Il personaggio, solo abbozzato nei precedenti episodi, appare ben caratterizzato e dotato di una propria personalità; impressione che viene ben presto confermata dal fortuito incontro con Theresa, la maga-veggente che ci accompagnerà durante l'avventura e sul cui passato Lionhead promette, finalmente, di voler fare luce. Elementi che, uniti alle dichiarazioni degli sviluppatori e ad un miglior taglio registico, sembrano puntare verso un'esperienza molto ricca da un punto di vista narrativo; ambito su cui i precedenti Fable non hanno mai brillato particolarmente. Un look più "dark" e adulto caratterizza l'ambientazione e il design dei nemici, restituendo un'esperienza dal feeling meno "scanzonato" rispetto al passato. Un risultato probabilmente, almeno in parte, favorito dall'Unreal Engine, celebre engine che ha rimpiazzato il datato motore proprietario di Lionhead, quasi sicuramente in "sala trucco" in vista di un Fable IV in arrivo su Xbox 720.
Il motore di Epic Games, unito all'abbandono della classica struttura open-world, ha reso possibile un apprezzabile passo in avanti dal punto di vista tecnico. Le ambientazioni, gli effetti luce e particellari esaltano ulteriormente il fascino di Albion, mentre i nemici appaiono ricchi di dettagli e ben animati. L'impressione è quella di trovarsi di fronte al miglior gioco per Kinect, almeno dal punto di vista visivo. Buona, anche se con qualche sbavatura (specialmente durante i movimenti più articolati) la risposta ai comandi. Alcuni attacchi magici richiederanno una certa precisione per andare a buon fine, portando ad un minor danno o ad un colpo a vuoto nel caso di movimenti imprecisi.
Presenti e ben implementati anche i comandi vocali per evocare le magie che, se selezionati, lasciano ai movimenti delle mani il solo compito di scagliarle. Questo nuovo incontro con il gioco, nonostante la grave assenza delle fasi a cavallo, ci ha dato la sensazione di trovarci di fronte ad un prodotto ben realizzato e, cosa più importante, sviluppato tenendo in considerazione le potenzialità della periferica. Le premesse sono buone, per scoprire le reali qualità del titolo (e la sua ipotetica natura “hardcore”) vi rimandiamo alla nostra recensione. Come la storia insegna: con Kinect meglio andarci con i piedi di piombo...
Come la storia insegna: con Kinect meglio andarci con i piedi di piombo...