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Speciale Chi è il nuovo presidente di Nintendo?

Analizziamo la figura di Tatsumi Kimishima
Roberto VicarioDi Roberto Vicario (16 settembre 2015)
L'11 luglio 2015 la triste notizia della scomparsa di Satoru Iwata si espande a macchia d'olio tra i media e o social network. Dopo una lunga lotta, il quarto presidente di Nintendo si arrende ad una malattia che non gli ha lasciato scampo.

Oltre all'ovvio fattore umano, la perdita di Iwata avviene in un momento di forte transizione per l'azienda giapponese. L'insuccesso di Wii U costringe Nintendo a pensare in fretta e furia ad una nuova console da lanciare sul mercato. Parallelamente, dopo anni di chiusura totale, grazie alla partnership con DeNA, si decide anche di aprire al mercato mobile.

Due passaggi tanto cruciali quanto complicati, che lo stesso Iwata in più di una intervista aveva definito come fondamentali per riportarsi in pari con il mercato attuale. La nomina di Tatsumi Kimishima come quinto presidente di Nintendo, potrebbe quindi cambiare alcuni di questi piani? proviamo ad analizzare insieme la situazione.
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Una foto dei due più recenti presidenti di Nintendo.

Chi è Tatsumi Kimishima?

Prima di parlare di futuro, è bene inquadrare la figura di Kimishima. La sua carriera inizia in gioventù all'interno della Sanwa Bank of Japan, istituto di credito che lo porta a lavorare in giro per il mondo in un arco temporale di ben 27 anni.

Dopo questa esperienza entra all'interno di The Pokémon Kompany come Presidente finanziario. La sua esperienza non sarà lunghissima all'interno della società, ma sotto la sua direzione usciranno dei capitoli della saga che hanno segnato la storia di questo brand, come ad esempio Pokémon Oro e Argento.
Kimishima è il presidente meno gamer che l'azienda abbia mai avuto.

Nel 2002 l'allora presidente di Nintendo decide di “promuovere” Kimishima affidandogli la carica di Presidente di Nintendo America, lasciata vacante dopo solo un anno da Minoru Arakawa. Sotto il suo controllo, Nintendo esce dalle difficoltà avute sul suolo americano con Game Cube per abbracciare lo straripante successo di Wii che riporta l'azienda a fatturati degni degli anni '80 e '90, grazie ad una politica aggressiva e legata soprattutto a fare proprio il mercato dei casual gamer.

Dopo quattro anni di Presidenza, Kimishima viene richiamato al quartier generale diventando capo delle risorse umane. In questo periodo il suo ruolo è lontano dai riflettori, ma comunque decisamente valido tanto da spingere l'azienda a nominarlo consigliere delegato di Nintendo.

Il resto è storia recente. Dopo un carica pro tempore assunta da Takeda e Miyamoto, la grande N decide di affidare all'ormai 65enne Kimishima la carica di Presidente di Nintendo, e trasformando Genyo Takeda in GM della divisione ricerca e sviluppo integrata, e Shigeru Miyamoto in GM della divisione analisi e sviluppo.

Tatsumi Kimishima diventerà ufficialmente Presidente a partire dal 16 settembre 2015.
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Qui Kimishima in una foto piuttosto recente.

Le sfide da affrontare…

La scelta fatta da Nintendo, e comunicata attraverso un chiarissimo comunicato stampa, è sicuramente indicativa di quella che vuole essere la strada da seguire nei prossimi anni. Il primo, importantissimo, dato di fatto è che probabilmente Kimishima è il presidente meno gamer che l'azienda abbia mai avuto.

La sua formazione è classica, con tantissima esperienza maturata all'interno del mondo della finanza grazie ai ruoli ricoperti all'interno della banca giapponse. Inoltre, un occhio di riguardo è stato dato anche al marketing, con il nuovo presidente esperto anche in questo settore.

D'altronde tutto sembra molto chiaro, e persino nel comunicato stampa rilasciato dalla grande N le parole utilizzate lasciano presagire un futuro differente da quello a cui siamo stati abituati fino ad ora.
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Pokémon GO e il mercato mobile sarà una delle prime sfide che il presidente di NIntendo dovrà affrontare.
Quando si parla di “rafforzare e migliorare la struttura gestionale” o ancora meglio “revisione su larga scala della struttura organizzativa”, vuol dire che all'interno dell'azienda il cambiamento sta avvenendo di pari passo con le scelte di mercato fatte. Proprio per questo motivo serve un presidente solido, meno “sognatore” (passateci il termine!) e più concreto in termini di economia e finanza.

Questo non vuol dire che Mishima sia distante dai gamer, anzi, il fatto di aver lavorato all'interno di The Pokémon Company sicuramente avrà accentuato la sua visione dei giocatori e di quello che il mercato, sotto questo aspetto, richiede. Tuttavia, ci aspettiamo un approccio più pragmatico, diretto e soprattutto estremamente realista.

D'altronde le sfide da affrontare sono tante, con due fronti caldissimi che Nintendo ha deciso di prendere di petto come quello di NX, successore di Wii U e quello del mercato mobile che grazie al recente annuncio di Pokémon GO (in uscita nel 2016) ha mostrato potenzialità incredibili.

Una cosa è certa, quello che serve a Nintendo in questo momento è un cambio deciso di direzione e politica aziendale per rimane dietro un mercato in netta evoluzione. La scelta di Kimishima potrebbe rivelarsi una mossa valida, ma solo il tempo saprà darci delle risposte certe e reali.
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Una foto d'annata.
Il nuovo presidente di Nintendo, Tatsumi Kimishima, come avrete intuito da questo speciale, è una figura lontana e profondamente differente rispetto agli uomini che prima di lui hanno ricoperto questa carica. Questa scelta potrebbe essere stata fatta per appoggiare e supportare l'evoluzione e i cambiamenti interni che l'azienda ha deciso di affrontare. Sarà l'uomo giusto per la rinascita di Nintendo? solo il tempo saprà darci le risposte che cerchiamo.