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Speciale Call of Duty: Black Ops III

Alcune info dalla beta multiplayer.
Luca GambinoDi Luca Gambino (2 settembre 2015)
Abbiamo aspettato fino all'ultimo giorno prima di pronunciarci su questa beta multiplayer di Black Ops 3. Abbiamo preferito aspettare perché conosciamo Activision e sappiamo bene che ama riservare diverse sorprese in corso d'opera, anche se si tratta di una “semplice” beta. E, infatti, anche questa volta le sorprese non sono mancate, con upgrade in corso d'opera sui level cap e una mappa nuova di zecca, giusto per aumentare il divertimento dei giocatori accorsi in massa a dare una prima occhiata a questo nuovo capitolo dell'annuale saga sparacchina, affidata a questo giro nuovamente a Treyarch.
E quindi, all'alba dell'uscita su Xbox One (che pare aver perso i suoi privilegi nei confronti di COD, a favore di PS4), siamo pronti a dire la nostra dopo una settimana di intensa attività a suon di proiettili, trickjumps e corse sui muri.

Si, perché la grande novità di quest'anno è legata proprio alle doti acrobatiche di cui saranno dotati i personaggi sullo schermo, capaci di correre sui muri, lanciarsi in doppi salti in barba alla forza di gravità e mantenere comunque sempre una elevata capacità di fuoco. Insomma, Activision rompe gli indugi di Advanced Warfare e si innesta direttamente nel solco segnato da TitanFall, proponendosi come titolo estremamente spettacolare e adrenalinico.
Call of Duty: Black Ops III
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Quelle provate in gioco sono un mix di sensazioni che abbracciano positivamente le novità introdotte e pongono alcuni dubbi minori su qualche caratteristica che merita una limatura prima dell'uscita definitiva. Iniziamo proprio con la novità principe di Black Ops 3, che abbiamo anticipato in apertura, ovvero la possibilità di effettuare dei veri e propri “slide” sulle superfici lisce delle mappe, creando scorciatoie per attaccare il nemico alle spalle e raggiungere zone tatticamente rilevanti per la propria squadra. La modalità d'accesso a questo allo slide è molto simile all'utilizzo dell'EXO. Tramite la doppia pressione del tasto adibito al salto si andrà ad attivare una speciale barra che si andrà a consumare garantendovi un doppio salto più o meno lungo, ma in presenza di una superfice liscia, vi consentirà di correrci sopra garantendovi comunque la possibilità di utilizzare le armi in vostro possesso.

Da qui la possibilità di studiare particolari azioni d'attacco o difesa spettacolari e divertenti che spesso sorprenderanno l'avversario. Attenzione, però, anche se sulla carta appare tutto molto semplice e lineare, alla prova dei fatti bisognerà perderci un po' di tempo per padroneggiare al meglio questa feature, per non rischiare figure barbine o, alla peggio, cadere nel vuoto regalando punti preziosi alla squadra avversaria. Ovviamente un feature così centrale nel gamplay dell'intera esperienza multiplayer non poteva non trovare un suo senso d'esistere se non grazie ad un level design cucitogli addosso da Treyarch. Le mappe di Black Ops 3 sono infatti pregne di lunghe pareti lungo cui far sfrigolare i vostri personaggi e dislivelli apparentemente irraggiungibili ma che grazie a sapienti doppi salti, sono sempre a portata di mano.
E' ovvio che esagerare troppo con salti e slide (anche la scivolata può essere allungata fino all'esaurimento della barra di cui sopra), tende ad esporvi comunque al fuoco nemico, quindi la sfida è anche quella di trovare un certo equilibrio nel gameplay, alternando le fasi “a terra” a quelle invece dove dovrete giocoforza librarvi per aria. Ed è proprio sul gioco “aereo” che si avvertono immediatamente le differenze con Advanced Warfare, che contrariamente a questo proponeva un controllo più “nervoso” del vostro personaggio, anche grazie alle varie schivate/accelerazioni dell'EXO. In questo caso, invece, il controllo del salto è sicuramente più dolce, quasi al limite della lentezza. Le prime sessioni di gioco saranno sicuramente utili per prendere la mano proprio con il nuovo sistema di controllo. Poi ci sono le armi.

L'armamentario di Black Ops 3, almeno per quanto visto in questo primo scorcio, presenta il solito equilibrio a metà tra armi di grosso calibro che pagano in trasportabilità, ad altre che sono molto efficaci dal punto di vista della mobilità ma che lasciano a desiderare in quanto ai punti ferita inferti. Una cosa che abbiamo notato, sempre a proposito delle armi, è che nei vari “challenge” con i vostri nemici, una volta colpiti, la vostra mira tenderà ad alzarvi emulando il sobbalzo al colpo avversario. Una variabile che si somma al normale rinculo dell'arma e di cui dovrete tenere conto se vorrete rispondere a dovere e avere la meglio sullo scontro diretto.
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In Black Ops 3 avremo a disposizione due diverse linee di evoluzione delle caratteristiche: una legata al nostro personaggio e l'altra invece legata proprio alla nostra arma. I punti esperienza del nostro personaggio daranno il via libera alla conquista di particolari Token che potranno essere utilizzati per sbloccare di nuovi perk o gadget utili per raffinare alcune caratteristiche del nostro gameplay, mentre le armi raggiungeranno nuove vette di precisione e mortalità grazie agli accessori sbloccabili riguardanti l'ottica, la manovrabilità e la precisione d'attacco. A questi due aspetti, comunque piuttosto conosciuti nell'universo di Call of Duty si uniscono le solite killstreak che probabilmente necessitano di essere livellate perché alcune di esse creano uno squilibrio troppo marcato nelle forze in campo, rischiando di inficiare sul divertimento generale del titolo.

A tutto questo si deve unire la vera novità di quest'anno, ovvero quello delle specialità. Ogni giocatore potrà scegliere di interpreta una classe di personaggio ben specifica, ognuna della quali non solo sbloccherà una specifica skin, ma consentirà anche di sbloccare un'arma/potere speciale che si andrà a caricare man mano durante il gioco in base non solo al tempo trascorso, ma anche e soprattutto per via delle nostre uccisioni/assist sul campo di battaglia. Una volta riempita questa barra, potremo accedere a questo bonus che permetterà di avere tra le mani un lanciagranate “multiplo” o un fucile che spara speciali dardi elettrici capaci non solo di fulminare il malcapitato colpito direttamente, ma di elettrificare anche i giocatori circostanti.

Vista l'estrema potenza di queste armi bonus, queste avranno una vita piuttosto breve, posto che non si esauriscano prima i colpi a propria disposizione. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una buona idea che rischia però di essere penalizzante per la durata media delle partite che tra killstreak a volte troppo esagerate e armi bonus devastanti potrebbe ridursi in termini di tempo ma potrebbe anche tracciare un solco troppo netto tra le fazioni in gioco.

Ad ogni modo, come detto anche in apertura, ci troviamo davanti ad una beta realizzata proprio per evidenziare i limiti di una esperienza di gioco che ancora dev'essere definita e modulata in tutte le sue parti, compreso anche un lancio delle granate (fondamentale, per chi scrive) che abbiamo trovato davvero impreciso. Quello che ci siamo trovati davanti è comunque un gameplay davvero divertente e veloce, che pur avendo impresso il classico DNA del Call of Duty di razza, necessita di qualche ora di praticantato e che lascia intravedere ottime possibilità di sviluppo. Insomma, non vediamo l'ora di avere il titolo completo tra le mani. E mancano ancora tre mesi, dannazione…
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Come se non fossero bastate le ottime impressioni relative alla versione in singolo, arriva questa beta che spazza via gli ultimi dubbi su Black Ops 3. Al netto di alcuni aspetti che necessitano di qualche limatura, quanto visto in questa beta ci ha convinti sulla bontà del progetto Treyarch e sulle meraviglie del multiplayer che ci aspettano a Novembre.