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Recensione Z: Steel Soldiers

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (8 luglio 2001)
Dopo una lunga e faticosa "gestazione", le truppe più sgangherate dell'universo, capitanate dal generale Zod, sono finalmente ritornate sui nostri monitor.
Sono passati ben quattro anni dall'apparizione del primo Z, opera prima su PC dei Bitmap Brother, un piccolo gruppo di programmatori che prima di questo gioco, avevano sfornato degli autentici capolavori per l'ormai defunto Amiga (ricordiamo i due Xenon o il mitico Speedball, giusto per citarne qualcuno).
Il risultato di tale approdo nel mondo dei PC, per certi versi nuovo per i Bitmap Brothers, fu la creazione di uno strategico in tempo reale, che chiamarono Z appunto.
Tale titolo si distinse dalla massa degli altri RTS, per l'attenzione posta dai programmatori per gli aspetti prettamente bellici del genere strategico, rispetto a quelli ritenuti più tattici.
Non era necessario perdere tempo nella ricerca o nell'estrazione di quel particolare minerale, o nel creare quelle determinate strutture, si scendeva immediatamente sul campo di battagli a darsele di santa ragione.
Z: Steel Soldiers - Immagine 1
Ci apprestiamo ad installare il gioco. Mmmmm poco rassicurante questo robot! E pensare che è il nostro comandante
Un altro aspetto che possiamo definire originale in questo genere, è da ricercare nell'umorismo che permeava l'intero titolo (talaltro rimasto intatto anche in questo seguito).
Infatti, le truppe al vostro commando altri non erano che dei semplici robot, dal comportamento al limite della demenzialità, capitanati dal mitico generale Zod.
Costui, che ovviamente ritroviamo in questo seguito, capitano inflessibile e con il sigaro perennemente in bocca, sembrava preso di peso direttamente dal film Full Metal Jacket.
Dal primo e fortunato Z, sono trascorsi ben 509 anni dall'inizio delle ostilità tra la Corporazione e gli imperi TransGlobal.
Una terribile guerra senza esclusione di colpi che ora sembra finalmente volgere a termine.
Grazie ad una lunga e proficua mediazione, i comandanti delle due fazioni in lotta, in un incontro definito storico, hanno accettato di ritirarsi dal pianeta Rigal, aprendo cosi uno spiraglio per la tanto decantata pace.
Nel frattempo sul pianeta Rigal, le truppe delle rispettive fazioni aspettano con ansia la fine delle ostilità.
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