Il problema è che a lungo andare il sistema di gioco tende ad abusare di questo stato di cose, facendo diventare i movimenti di palla e giocatori come una sorta di flipper su manto erboso. Inoltre abbiamo notato come la bassa intelligenza artificiale avversaria (quella della difesa in primis) e la presenza di alcune “mattonelle” che permettono sistematicamente di andare in gol anche con tiri non irresistibili, veicolino la partita verso risultati spesso “tennistici”. Buono, invece, il sistema di controllo che, riprendendo quasi alla lettera il sistema introdotto da Konami, permette di far eseguire ai propri giocatori un buon numero di animazioni nelle varie situazioni di gioco, dando alla partita un aspetto quantomeno veritiero, senza rimpianto alcuno per la mancanza del secondo paio di tasti dorsali.Tra le classiche modalità di gioco presenti è da sottolineare quella denominata “Sfida” che permetterà al giocatore di ricevere un giudizio sul proprio sistema di gioco valutando la propria attitudine alla precisione dei passaggi, al sistema difensivo e, ovviamente, ai gol messi a segno. Una volta scesi in campo verranno date dal sistema gli obbiettivi da raggiungere (niente gol da incassare e nessuna ammonizione, per esempio) e ad ogni passaggio andato a segno o pallone recuperato in extremis darà vita ad un punteggio che andrà però a decrescere ogni qualvolta un vostro avversario recupererà un pallone o, peggio ancora, riuscirà ad andare in gol. Il raggiungimento degli obbiettivi, come da tradizione, sbloccherà nuove squadre o tornei tra cui spiccano le squadre “storiche” della Coppa del Mondo, come il Brasile del '74 o l'Italia dell'82.
Una modalità di gioco simpatica e in fondo coinvolgente che se probabilmente fosse stata applicato ad un gameplay più raffinato sarebbe stato ancora più divertente e gradita. In ambito audio, invece, è da segnalare la presenza di un commentatore di tutto rispetto, un vero decano del telecronismo italiano. Parliamo ovviamente di Bruno Pizzul che, assente dalle scene sportivo da qualche tempo, ha prestato la sua proverbiale voce a World Tour Soccer e anche se il suo intervento si completa nei commenti d'inizio e fine partita e nel nominare puntualmente i portatori di palla sul campo, non si può non dire che il titolo non ne esca in qualche modo impreziosito.
Delude un pò, quindi, World Tour Soccer, risultando assolutamente al di sotto di quelle che sarebbe potuto essere con uno sviluppo più puntiglioso e attento. D'accordo sulla ricerca del divertimento senza compromessi, ma il rispetto di alcune regole non scritte sul gameplay dei titoli calcistici sono comunque da rispettare se si vuole avere un gioco divertente e, al contempo, quantomeno credibile. Consideratelo solo un buon allenamento, che guadagna qualcosina nel multiplayer Wi-Fi, che vi potrà intrattenere da qui all'uscita di PES 5 anche sulla compatta di casa Sony.
6
Non basta il cambio di nome (World Tour Soccer è la versione PSP di This is Football, in pratica), per cambiare le carte in tavola. Il titolo Sony potrebbe aspirare a qualcosa in più se si decidesse a sviluppare meglio alcune sezioni di un gioco a cui non si può fare certo una colpa per la sua dedizione nella ricerca del divertimento spensierato. Un divertimento che, comunque, dovrebbe quantomeno cercare un pizzico di realismo in più se non vuole irrimediabilmente ritrovarsi ad apparire come un gigantesco flipper su manto erboso. Consideratelo solo se siete veri fanatici del calcio in tutte le sue forme e non riuscite ad aspettare titoli di maggior prestigio e fattura.



