Tra la rigorosa simulazione e lo sfrenato arcade, oltre al traffico, c'è il mare di 120 gare, per 90 veicoli, di 17 marchi, su 6 scenari estesi fino a 6 Km quadrati, adoperando un modello fisico con 200 parametri, giocabile fino a 6 utenti in multiplayer che possono scegliersi un avatar tra 10 modelli precostituiti. WR2 non dà solo i numeri, ma inventa un'impostazione diversa per il comune gioco di corse automobilistiche su pc. Quando l'auto (quella vera) è in riparazione o fare il pieno costa troppo, non c'è più bisogno di recarsi affranti dal negoziante per chiedere “il solito” gioco di guida. Ora è arrivato WR2. E forse passerà un bel po' di tempo prima andare in rottamazione.IL GIOCO DELLA GUIDA
La macchia d'olio su cui predecessori di WR2 sono slittati era quella di sottovalutare le possibilità di gioco, lasciando inesplorate molte strade. Guidare e basta è la struttura fondamentale. Ma come guidare? – questa è una domanda senza una risposta convincente. Non basta più la scelta tra simulazione e arcade. Serve altro. WR2 prova ad aggiungere qualcosa di nuovo.
L'inizio è nel segno della tradizione: carriera e gara libera. Ma prima occorre selezionare un avatar con quale sottoporsi ad alcuni test preliminari. Valutata la capacità del provetto pilota, si inizia la carriera. Su un tracciato e a bordo di un'auto entrambi preselezionati per ogni singola competizione, la vera sfida non è arrivare primo. Non è solo questo. Non c'è “una” sola sfida: ce ne sono almeno tre. Arrivare primo. Raggiungere una certa velocità media. Non produrre troppi danni all'auto. Vi basta? Scusate se è poco. Centrare uno solo degli obiettivi non basta. Ma guidare non basta. Bisogna guidare bene senza commettere troppe scorrettezze. E così WR2 stabilisce un sistema di valutazione basato su “speedbucks”, cioè i dollari della velocità, che corrispondono, insomma, alla valuta corrente nel mondo di WR2. Dal punto di vista strategico, questa scelta riesce a stringere carriera e free-roaming evitando che la prima diventi una muraglia troppo alta per i giocatori inesperti che ricadono nella trappola di un free-roaming con piste e veicoli già sbloccati che fanno precipitare la longevità.
Sarebbe poi noioso pensare alla modalità “free-roaming” come ad una semplice scarrozzata in lungo e in largo, salendo su qualunque veicolo. Invece no. La gara libera contiene ben quattro modalità: collaudo, gara singola, test e uscita libera. Ma non finisce qui. Per accedere ad un tracciato, occorre acquistarlo. Infatti, a parte il collaudo, le restanti tre modalità libere impongono l'esborso di “speedbucks” per accedere al tracciato e anche alla vettura prescelta.
AL VOLANTE
Niente da eccepire. Sterzo preciso, freni puntuali. E' lui...diceva una vecchia pubblicità degli anni '80, ma vale anche per WR2. E' un sistema di controllo che, in omaggio alla linea espansiva con cui è stato progettato il titolo, include anche opzioni non direttamente collegate al racing più puro: frecce direzionali, luci di emergenza e posizione, clacson. C'è anche la “nitro” di cui, a ben vedere, non si capisce l'utilità, se non quella di imprimere un modesto boost. Nel tentativo di combattere la mediocrità dei giochi di corse su pc, WR2 rischia di essere gravato da un carico di elementi di gioco troppo pesante. Vivamente consigliato l'uso di un joypad per conferire dolcezza alla guida, altrimenti appesantita dalla tastiera. Ad ogni manovra particolarmente spericolata WR2 fa scattare un immediato replay. Personalizzare le vetture è possibile, ma se le scelte si riducono al colore della carrozzeria, ai vinili e ai cerchioni, la fantasia motoristica finisce per sbiadirsi. Macinando chilometri su chilometri, si para sulla strada l'impressione, sconsolante, dell'imposizione di uno stile di guida basato sulla condanna di ogni errore, sulla forsennata ricerca della traiettoria ottimale, sul tirare il freno a mano al momento giusto. Ma il divertimento? Lo stress per evitare la minima sbavatura nello sterzo potrebbe diventare insopportabile. Ripetere la stessa curva a gomito mancandola per una frazione di secondo può compromettere la vittoria – e il successo di WR2.THE LOOK OF THE ROAD
I paesaggi meritano una citazione particolare. Sono capaci di integrare elementi urbani con elementi naturali, fondendo centri abitati e praterie, cascine e grattacieli, spiagge, montagne e asfalto in un unico quadro visivo. Ad animare questi complessi paesaggi ci pensa l'alternarsi di giorno e notte – anche se mancano gli effetti climatici e il meteo variabile. Ma la festa degli occhi non è rovinata perché WR2 non appanna il suo fascino perché la sua vena innovativa continua a pulsare succulente novità. Come l'estensione degli scenari e, udite udite (anzi: guardate!), la presenza di molteplici strade, tutte accessibili, sia asfaltate che sterrate. L'asfaltatura non è mai la stessa, ma risente delle condizioni geografiche: le strade italiane non brillano per la qualità del loro asfalto, mentre quelle americane sfoggiano strade così pulite e regolari da poterci fare il pic-nic. I borghi italiani e le città americane ripropongono visivamente la loro realtà, così come l'Egitto. Il livello più alto dei dettagli è sulle textures, piuttosto che sulle strutture poligonali. Cose di poco conto. Ora le auto. Fattori positivi: l'implementazione dei danni è favolosa, rendendo un piacere sfasciare lentamente le carrozzerie, prima grattando la vernice e poi procedendo con cura a perdere portiere, cofani e paraurti.
Fino a ritrovarsi la scocca e poco più. Ulteriore fattore positivo: le automobili del traffico sono realizzate con buona qualità, personalizzate a seconda dello scenario (la polizia italiana) e con differenti modelli (trasporto, sport, utilitarie).
Fattore negativo: gli urti con i veicoli del traffico producono l'effetto di un urto tra un macigno e una scatola di latta. Le auto appaiono troppo pesanti, con la conseguenza di produrre incidenti ridicoli in cui i veicoli tamponati sono sparati fuori dalla carreggiata. Irrealistico. Provate poi a socchiudere un occhio guardando solo gli scenari; ora provate a socchiudere l'altro per concentrarvi solo sulle vetture. Individualmente, gli scenari e le vetture sono come coccole per la vista. Ora guardate lo schermo con tutti e due gli occhi: bello. Ma c'è qualcosa che stride. E' come se le auto fossero sovrapposte alla strada. E' un effetto dovuto soprattutto alla carente ombreggiatura dei veicoli e ad un sistema di illuminazione forse troppo solarizzato... ma resta la miglior grafica su un titolo racing per pc – e non è poco.
8
Schizzando ad alta velocità su piste complesse in scenari affascinanti, WR2 vorrebbe far impallidire i suoi avversari, anche se la concorrenza non è certo agguerrita. E taglia il traguardo per primo. La giocabilità è strutturata in modo più innovativo, con un antagonismo rafforzato, obiettivi multiple, numerosi tipi di gare. E WR2 resta sul podio, anche se non in prima fila perché quest'abbondanza di gioco non sempre è facilmente digeribile. Un po' città, un po' rally, un po' burnout, un po' free-roaming...di tutto un po', WR2 potrebbe essere la summa della guida su pc. Ma non per questo vincere il campionato della qualità.



