In mezzo a tutta questa divertente e sanguinolenta bagarre, ci si trova, di quando in quando, a misurarci anche con qualche difetto intrinseco del gioco che, a tratti, può arrivare persino a minarne la giocabilità. In una certa frazione del gioco, ad esempio, siamo stati costretti a ricaricare il nostro salvataggio precedente, perché una certa porta non voleva saperne di aprirsi, in quanto un pupazzo avversario si era letteralmente ficcato dentro la porta stessa. Purtroppo, la cosa si è ripetuta per due volte e siamo stati costretti a rifare un bel pezzetto di gioco, in quanto i checkpoint (dimenticatevi quindi di poter salvare a piacimento, ndAleNet), sono piuttosto rari.
All'epoca della sua uscita (cfr. 2001), Return To Castle Wolfenstein ricevette, fra le tante, anche le lodi più o meno sperticate per la bellezza che offriva al comparto retinico dell'utente. In questo senso, l'opera patrocinata da ID, stranamente, non raggiunge quei livelli di ammirazione e, pur offrendo tutto sommato uno spettacolo accettabile, la sezione video non ci ha commosso in modo particolare. A fronte di filmati nel complesso ben realizzati, ci troviamo di fronte a personaggi talvolta un pò troppo legnosi, tanto nei modelli, quanto nei movimenti. Di contro, alcune locations sono spettacolari - fra tutti, citiamo il livello a bordo dello Zeppelin, e taluni effetti speciali, quali l'effetto del fucile Tesla, lo scorrere dell'acqua o l'accesso alla dimensione,per così dire, magica di Wolfenstein (cosa,questa,che genera talvolta un preoccupante calo del frame rate), appaiono decisamente gradevoli.
Naturalmente, Wolfenstein è anche multigiocatore,nonostante sia piuttosto lontano dai suoi illustri predecessori; ci sono tre modalità: Obiettivi, TeamDeathMatch e Cronometro. Obiettivi e Cronometro costituiscono il fulcro del gioco online, dal momento che si tratta di sfide che mettono di fronte la Resistenza contro l'Asse, in missioni di vario genere e natura. Il TDM, di suo, non ha, infine, bisogno di presentazioni. Non è molto, certo, ma è sicuramente meglio di niente!
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Wolfenstein ci dimostra come l'usato e abusato sentiero che percorrono ancora oggi gli FPS ancora non merita d'essere abbandonato,al di la dei fronzoli e delle innovazioni. Emozionanti scontri a fuoco (scriptati,certo,ma non si può avere tutto), boss ostici e ben realizzati sono il nucleo di questa produzione marchiata Raven che, lungi dall'essere perfetta, riesce tranquillamente in quel compito che si è posta : divertire. E, al giorno d'oggi e visti certi titoli attuali,non ci pare,per nulla,una cosa da poco.



