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Recensione Winning Eleven 6

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (8 maggio 2002)
Winning Eleven 6 - Immagine 12
Il comparto sonoro, per quel poco che abbiamo capito (ricordo ancora che il gioco è in Giapponese) è dotato di un'ottima telecronaca dell'ormai famoso Jon Kabira, dico ottima non perché abbia fatto un corso accelerato di Giapponese, ma perché è possibile modificarne le impostazioni e quindi potremo ascoltare un racconto completo, le azioni principali o i soli nomi dei giocatori, ovviamente speriamo tutti che il livello non sia quello visto in PES (anche se mi sembra difficile fare peggio), inoltre c'è da dire che i cori e gli altri suoni ambientali sono un po' sotto il resto, così come lo sono gli stadi che non sono la parte più riuscita del gioco, soprattutto per il pubblico che è realizzato in maniera un po' povera.

L'interfaccia di gioco ed i comandi sono rimasti sostanzialmente gli stessi, siamo su livelli altissimi e quindi con un paio di pressioni sui tasti è possibile cambiare al volo la strategia o l'atteggiamento del nostro undici.
Come avete visto Winning Eleven 6 è uno di quegli acquisti obbligati per chi vive di Joypad e pallone, le modifiche sono molto e tutte indovinate e contribuiscono a migliorare il gioco portandolo a livelli prossimi alla perfezione, di veri aspetti negativi non c'è ne sono e quindi Konami merita solo i nostri sentiti applausi.
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Chi possiede una PS2 PAL sarà costretto ad aspettare l'uscita della versione dedicata, chi invece ha la fortuna di possedere una console Jap non deve avere il minimo dubbio e catapultarsi dal più vicino distributore e procurarsi una copia di questo capolavoro.
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