Toccherà, naturalmente, a Leonard e compagni contrastare le sue malvagie mire espansioniste, anche grazie a un libro intitolato “Antefactum” che permetterà loro di viaggiare nel passato.
Se invece foste nuovi nell'universo di WKC, non abbiate paura: all'interno del BR del gioco è infatti contenuto il primo gioco, in modo da consentire ai neofiti di viverne tutta l'avventura prima di gettarsi a capofitto nella nuova. Provvedimento necessario? Probabilmente indispensabile, anche perché, come vedremo, il sistema di gioco è praticamente identico. Per chi non lo sapesse, WKC (e quindi WKC2) appartiene alla categoria dei JRPG: in questo ci troveremo a rivivere le avventure di Leonard e compagni, affrontando combattimenti e accumulando lungo strada tesori ed esperienza che renderanno più potenti i nostri personaggi.
Per quanto, come detto, il sistema di WKC2 sia essenzialmente identico a quello di WKC, è bene riassumerlo per sommi capi. Durante le vostre avventure controllerete un personaggio alla volta, lasciando gli altri alla cura dell'IA: potrete comunque cambiare liberamente la formazione senza che ci siano (quasi) mai personaggi obbligatori, e potrete cambiare il personaggio controllato durante lo scontro tramite l'apposito menù. I combattimenti inizieranno quando arriverete a portata di un nemico ostile, o quando in generale deciderete di aggredire una creature neutrale: in quel caso una barra circolare comincerà a riempirsi (sistema ATB), e quando sarà completa potrete eseguire la tecnica selezionata, a patto di essere a portata del nemico.Le tecniche a disposizione del personaggio andranno impostate in una serie di barre-menù sempre visibili durante lo scontro: nel frattempo che attendete che l'ATB sia carico potrete scartabellare questo menù in cerca della tecnica desiderata, oltre che cercare di evitare e schivare gli attacchi, oppure pararli. Alcune tecniche richiederanno Punti-Magia per essere attivate, ed il relativo serbatoio si ricaricherà autonomamente nel tempo. Più difficile, invece, accumulare i Punti-Azione necessari per attivare le Combo (sequenze di attacchi prefissati) o la trasformazione in Cavaliere (per i personaggi che ne saranno capaci): questi si accumulano infatti eseguendo tecniche “standard” nel bel mezzo dello scontro.
Dal punto di vista tecnico, il gioco riprende buona parte del database del predecessore: non mancano naturalmente nuove locazioni, nuovi personaggi e nuovi nemici, ma è abbastanza evidente che i modelli di base, come ad esempio Leonard, gli altri personaggi e il Cavaliere Bianco, oltre a numerose locazioni ri-esplorabili, partano da quelli del prequel. Ad ogni modo è possibile notare un discreto incremento nel numero dei poligoni, e dunque nel dettaglio: sebbene lo stile grafico rimanga quindi molto “pupazzoso” (ma a questo punto si tratta di una scelta stilistica specifica), l'aspetto finale è più ricco e morbido.
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