CI VUOLE UNA FISICA BESTIALE
Prendete Wave Race 64 e... ed elevatelo al Cubo! Pessima battuta, ma risultato sempre efficace. In quelle tristi parole si cela l'effetto finale, agli occhi del giocatore, della fisica che governa l'acqua e i suoi movimenti nel gioco per GameCube. Il fatto che sia stata inserita una funzione (attivabile con il tasto B) per permettere al pilota di accucciarsi leggermente cercando di attutire i contraccolpi dati dalle onde più forti, è solo uno degli indicatori dell'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori. In generale la sensazione è di trovarsi effettivamente dispersi in qualche chiazza d'acqua in giro per il mondo, con onde che si rifrangono tra le pietre, gli ostacoli, le nostre moto d'acqua e quant'altro
Senza contare, ovviamente, i movimenti "casuali" dell'acqua generati o dai nostri avversari o da avvenimenti studiati dai game designer per dare maggiore varietà alle gare. Due esempi: partendo in ultima posizione (come spesso accade) si viene spesso portati completamente fuori "rotta" dalle scie d'acqua generate dai sette concorrenti di fronte a noi! Lo stesso dicasi nel momento in cui si viene, casualmente, a contatto con due o più scie e onde generate dai motori di moto d'acqua che ci precedono di pochi centimetri... Per il secondo caso, ovvero quello degli avvenimenti "casuali", citiamo il tracciato glaciale Cool Ocean, in cui parti di un iceberg si staccano per cadere in acqua andando a generare forti onde e, contemporaneamente, ostruendo il cammino delle moto. Lo stesso dicasi per delle enormi casse metalliche lasciate cadere dalla nave ancorata nel porto in City Harbor