Tiscali

Recensione Watchmen

I guardiani mascherati a spasso sul PSN
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(10 marzo 2009)
Altra saga di supereroi rispolverata ed altra pellicola cinematografica zeppa di effetti speciali: stiamo parlando di Watchmen, dal fumetto scritto da Alan Moore e disegnato da Dave Gibbons nel 1986, vincitore tra l'altro del premio Hugo. I “Guardiani” (perché questo vuol dire Watchmen), con la sola eccezione del Dr. Manhattan non hanno superpoteri ma dedicano comunque la loro vita al mestiere di “giustizieri mascherati” (il paragone più vicino è pertanto Batman). Praticamente in contemporanea, giorno più giorno meno, con il lancio del film al cinema, sul PSN compare il gioco pronto per l'acquisto online, comprensivo di versione dimostrativa gratuita.
Watchmen - Immagine 1
La maschera di Rorschach è da interpretare
Watchmen - Immagine 2
Nite Owl scruta il cielo
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Mentre Rorschach studia l'avversario da disarmare, Nite Owl prende botte a destra e a manca
Vestiti i panni di Nite Owl o di Rorschach ci troveremo, dopo un'introduzione a fumetti, nel cortile di una prigione in rivolta: le guardie carcerarie, pur non volendo il nostro aiuto e anzi minacciandoci di aprire il fuoco contro di noi, sono totalmente incapaci di riportare l'ordine, e pertanto sarà compito nostro. Ma basterà poco per rendersi conto del fatto che la rivolta e tutta una serie di “coincidenze” (black out, incendi...) sono in realtà orchestrate per permettere la fuga di Underboss, un malavitoso che i nostri eroi hanno catturato vent'anni addietro.

Il gioco in sé e per sé assume la struttura del classico Beat'm'up a scorrimento: man mano che si avanza nella vicenda ci troveremo ad affrontare i cattivoni a suon di pungi, calci, prese di lotta e sapienti schivate. I nemici comuni avranno qualche differenziazione: si va dal malvivente nudo e crudo che picchia e prende botte in allegria, a quello esperto di lotta che tenderà a parare i colpi e a reagire con proiezioni, a quelli armati, fino ai ciccioni lenti e possenti. Il gioco assume immediatamente le tinte del co-op: anche in singolo, infatti, all'eroe selezionato farà seguito il fedele alleato, anche se naturalmente si evince che il massimo del divertimento lo si ottenga condividendo l'esperienza con un amico in split screen.
Watchmen - Immagine 4
Va bene essere sprovvisti di superpoteri, ma questo non significa necessariamente che ci presenteremo impreparati alla pugna
Watchmen - Immagine 5
Che botta! Rorschach è fisicametne meno forte diNite Owl, ma quando entra in furia è meglio stargli lontano
Watchmen - Immagine 6
Se un gruppo di avversari si rende fastidioso, non c'è niente di meglio che afferrarne uno e lanciarlo contro gli altri
I due protagonisti tra cui potrete scegliere presentano interessanti differenze: Rorschach è agile ed in grado di brandire le armi strappate ai nemici, ma meno forte del socio... tranne quando riesce a riempire a suon di botte l'indicatore della “furia” e attiva uno status temporaneo di forza e invulnerabilità; Nite Owl è di base più robusto ma meno sfuggevole, e per utilizzare le sue abilità speciali attinge ad una riserva energetica che però poi deve ricaricarsi col tempo. Ci lascia un po' perplessi il sistema di progressione delle tecniche e delle abilità speciali, le quali si sbloccano raccogliendo dei gettoni e dei poster distribuiti tra i livelli, ma poi rimangono disponibili per successive partite: un po' come dire “la prima volta sputerete sangue, ma in seguito sarete semi-dei”.

Tecnicamente il gioco è abbastanza gradevole: i modelli dei due protagonisti sono ben realizzati, così come gli ambienti e la struttura degli stessi. Una cura decisamente inferiore è stata posta nei nemici, per i quali tra l'altro nelle dinamiche di lotta abbonda sovente il Bad Clipping. Alcuni effetti speciali, soprattutto legati all'acqua, alle fiamme e all'elettricità, rendono il tutto un po' più gradevole, per un risultato alla fin fine apprezzabile. Discorso analogo per il sonoro: per quanto le musiche tendano a presentarsi durante gli scontri, per poi interrompersi quando questi terminano e riprendere pochi secondi dopo all'arrivo di altri nemici, in sostanza sono ben realizzate. Ottimi anche i doppiaggi e i dialoghi, sebbene limitati all'Inglese: in compenso avremo una buona traduzione in Italiano su schermo.

Prendere confidenza coi controlli è decisamente facile, ed il sistema di combo, pur essendo basato su una certa tempistica, è ugualmente semplice, oltre che per lo più ignorabile (leggasi: si può pestare allegramente i tasti a caso). In alcune sezioni di gioco le strade dei due personaggi si divideranno (magari Rorschach si arrampicherà per una grondaia mentre Nite Owl balzerà su un tetto col rampino), rendendo quindi l'esperienza di gioco differente, e lo psicopatico dal costume a macchie potrà anche scassinare alcune serrature per ottenere power-up attraverso l'apposito sottogioco.

Peccato però che i nemici, come già detto, tendano ed essere tutti più o meno limitati a quei tre-quattro tipi, e andando avanti si limitano a “cambiarsi d'abito” e diventare più forti e robusti. Mancano inoltre dei semi-boss: l'unico scontro “diverso” è quello finale contro Underboss, il quale tra l'altro si raggiunge e sconfigge in meno di due ore. Considerando che nel gioco mancano differenti livelli di difficoltà, questo significa che dopo la seconda partita in singolo e una o due con un amico, probabilmente poi smetterete di giocare a Watchmen. Una longevità decisamente troppo breve per appagarci...
Watchmen - Immagine 7
I livelli saranno piuttosto vasti e ben studiati, sebbene per la maggior parte lineari
Watchmen - Immagine 10
Un suggestivo Artwork dell'uomo col soprabito
Watchmen - Immagine 9
Nel livello cittadino avrete a ceh fare con bande di motociclisti
5,5
Ad una prima occhiata Watchmen non è un brutto gioco: al realizzazione tecnica, pur ben lungi dal capolavoro, è gradevole e pulita (a parte un Bad Clipping un po' eccessivo per i tempi moderni) e la struttura da picchiaduro a scorrimento classico è comunque immediata e scorrevole. Andando avanti si apprezzano digressioni come parti in cui i personaggi si separano o il sottogioco dello scassinamento, ma ci si accorge anche che i nemici si limitano a cambiarsi d'abito e ad essere più forti e robusti, ma sostanzialmente identici, e che mancano totalmente dei boss tranne quello finale. Boss finale che, tra l'altro, si raggiunge e sconfigge in meno di due ore, e mancano livelli di difficoltà superiori: decisamente troppo poco...
voto grafica6
voto sonoro6,5
voto gameplay6
voto durata4
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