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Recensione War of The Monsters

Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (7 aprile 2003)
War of The Monsters - Immagine 1
ATTACCO ALLA TERRA
Le testate giornalistiche avevano un bel daffare a elencare tutti gli eventi che si susseguivano velocemente: gli alieni avevano attaccato la Terra, i cieli delle maggiori città erano oscurati dai dischi volanti che emettevano incessantemente i loro laser su cose e persone. Ben presto arrivò il contrattacco dei terrestri, che progettarono e realizzarono delle particolari torri elettroniche capaci di generare uno scudo di energia letale per gli alieni: i dischi volanti investiti furono seriamente danneggiati e si schiantarono sulla terra, rilasciando una strana sostanza verde. Fu così che avvenne l'irreparabile imprevisto: delle creature, delle persone e persino degli oggetti che entrarono in contatto con questa sostanza si trasformarono in mostri altri trenta metri e animati da uno spaventoso istinto di distruzione. Dopo aver dimostrato agli umani che le loro armi erano patetiche se commisurate a loro, i mostri cominciarono a darsi battaglia l'uno contro l'altro per stabilire ciascuno il suo dominio sul pianeta. Era iniziata la Guerra dei Mostri.
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B(eat')-M('up)OVIE?
War of the Monster è fondamentalmente un picchiaduro (in inglese Beat'm'Up), ovverosia un gioco il cui scopo consiste nello sconfiggere l'avversario o gli avversari tramite tecniche di combattimento corpo a corpo, come ovviamente pugni, calci, prese di lotta e così via. Solitamente, la natura propria delle creature che si danno battaglia è poco importante per questi giochi, limitandosi definire per lo più di ambientazione che non l'andamento peculiare del gioco, ma in WotM non è così: gli sviluppatori hanno infatti deciso di farci provare un'esperienza di gioco letteralmente a 360 gradi, mettendo i nostri mostroni in città intricate e piene di vita, permettendo loro di circolare liberamente, di danneggiare, frantumare ed abbattere case e grattacieli, e soprattutto di utilizzare macerie, travi, antenne, automobili, treni, aeroplani eccetera come armi improprie con cui prendere a mazzate l'avversario. Il gioco si ispira pertanto a tutti quei film catastrofici di mostri colossali ed invasori alieni che hanno in King Kong, Godzilla (quello originale giapponese) e La Guerra dei Mondi (tratto da un romanzo di H.G. Wells) i loro nobili capostipiti, e che per la caratteristica di essere per lo più realizzati in economia e con risultati più spassosi che non paurosi sono stati poi soprannominati B-Movie, o Film di serie B. Giocando a WotM, infatti, sembrerà in qualsiasi momento di trovarsi immersi in uno di questi film anni '50, a partire dai titoli realizzati come un notiziario dell'epoca, dai menù costituiti come elementi di un Drive-In, dalla colonna sonora sinfonica e, ovviamente, dal carisma e l'improbabilità dei personaggi - pardon - dei mostri proposti. Poco ci mancava che lo realizzassero in bianco e nero...

UN SISTEMA PER TUTTI, PER TUTTI I GUSTI
All'inizio del gioco, una volta visionate le opzioni e scelto il sistema di controllo che ci pare più funzionale (io mi son trovato benissimo con quello di default), passeremo alla scelta del nostro alter ego: la scelta sarà originariamente limitata a otto mostri, ma altri due aspettano solo di essere sbloccati (vedi oltre). Per quanto si distinguano per diverse caratteristiche (forza, velocità, applicazione della mossa speciale, eventuali mosse specifiche), i vari personaggi sono piuttosto simili tra loro ed in linea di massima potrete lasciarvi guidare semplicemente dal carisma che vi ispira l'uno o l'altro.
La prima cosa che colpisce di WotM una volta iniziata una partita è il fatto che il gioco sia in 3D vero e proprio, ossia che sia possibile, tramite il tastierino direzionale o il Pad analogico sinistro, vagare liberamente e senza alcun vincolo per la mappa; premendo due volte in avanti il mostro prende una breve rincorsa e poi si scaglia di corsa in avanti, con pochissima possibilità di variare la traiettoria, ma potendo effettuare un attacco in carica (tasto di Attacco Violento, vedi oltre). Due tasti (di default L1 ed R1) permettono di spostarsi lateralmente a sinistra e a destra senza però cambiare l'orientamento del personaggio, e quindi l'angolazione della telecamera; premendo simultaneamente questi due tasti, il personaggio si rivolge verso l'avversario più vicino al centro dello schermo (attenzione: non a quello fisicamente più vicino a lui!!!), e fintanto che sono premuti continuerà a “puntarlo”.
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