Questo perché gli avversari sono tutti piuttosto simili a loro stessi e “vantano” i medesimi script di comportamento. Sono pochissime, le varianti, come qualche “boss” di fine livello, oppure i cecchini, ma complessivamente ci troviamo di fronte a delle routine di IA davvero di bassa lega...con l'ovvio risultato che l'azione tende a ripetersi e il gioco stesso decolla si, ma poi mantiene un volo piuttosto basso.
Ci sono, è vero, piccolissime varianti al gameplay: per esempio, ci sono alcune postazioni fisse che danno un lieve senso di divertimento, oppure alcune sequenze in slow-motion (talune davvero ben realizzate) durante le quali, come insegna la pellicola, dovremo sparare ai proiettili che ci vengono incontro e, nel contempo, uccidere anche chi ci ha sparato. Queste sono, probabilmente, le sessioni più impegnative dell'intera produzione, ma nulla che faccia gridare al miracolo. Certo, è innegabile che, specialmente le prime volte, piegare la traiettoria dei proiettili e vederli conficcarsi nel corpo dei nemici da una bella soddisfazione : quasi, sembra di rivivere il feeling con la pellicola, il che di sicuro non è poco.
Tecnicamente parlando, ci troviamo di fronte ad una buona produzione, ma che è comunque un gradino sotto le reali potenzialità visive e sonore della console Sony. Le texture sono un po' piatte e tendono a ripetersi, mentre il frame rate ci è parso piuttosto incostante. Inoltre, i tempi di caricamento sono decisamente troppo lunghi e, cosa peggiori, i “loading” sono davvero troppo frequenti; le sequenze in FMV sono gradevoli, ma poco utili nell'economia generale del gioco. Tuttavia, alcuni livelli, per quanto lineari in un modo che ricorda gli sparatutto di tanti anni fa (ovvero, senza la minima possibilità di scegliere un percorso alternativo, neanche per un secondo), sono ben realizzati e, tutto sommato, immersivi. La possibilità di “sbloccare” alcuni premi, come fumetti, info speciali, e la chance di giocare un livello impersonando uno dei Boss del gioco, aumentano leggermente la varietà del titolo; i salvataggi, come da consolidata tradizione, sono disponibili solo attraverso dei checkpoint, per fortuna relativamente vicini uno con l'altro. “Wanted WoF” è in Inglese, localizzato in Italiano solo per quanto riguarda i menù e i sottotitoli; discrete le musiche, ma utilizzate in modo sbagliato: ogni volta che sta per accadere qualcosa, la colonna sonora cambia, anticipando di fatto l'azione...il che, toglie quel poco di pathos che avvolge la produzione.
Possiamo dire, quindi, che il titolo oggi sotto esame, è tanto breve, quanto relativamente semplice. I livelli lineari, i nemici poco intelligenti e, in generale, uno stile di gioco ridondante, fanno di questa produzione un titolo sufficiente, ma nulla di più.
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Un titolo che sulla carta avrebbe avuto molte cose da dire...ma,alla prova dei fatti, tutto sommato è un classico (ennesimo) sparatutto in terza persona, con ben poche cose da raccontare al pubblico. Dedicato essenzialmente a chi ha amato la pellicola da cui il gioco è tratto e a chi vive di pane e sparatutto...tutti gli altri, probabilmente, troveranno maggiori soddisfazioni verso altri lidi.
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