Grande attenzione è posta anche nella differenziazione dei giocatori: se utilizzando un Kafelnikov è praticamente impossibile permettersi di giocare sotto rete con una certa disinvoltura e provando a organizzare spettacolini circensi, è invece vero che si può adottare un gioco da fondo campo, con larghe spazzate bimani e lungolinea alternati a incroci. Passando invece ad Haas, per esempio, si può tranquillamente affrontare la partita in modalità opposta a quanto appena descritto: ovvero voléé a non finire, rovesci, tutto gioco con una mano. Ancora: Moya appare come il tennista più equilibrato, riuscendo a offrire una grande potenza di battuta e un discreto gioco sia a fondo campo che sotto rete, pur non eccellendo particolarmente in quest'ultimo caso e preferendo qualche colpo bimane a i tocchi di fino. E così via per ognuno dei personaggi presenti. La situazione rimane simile ma leggermente meno rosea nel caso dei giocatori inventati, che risultano comunque discretamente caratterizzatiL'utilizzo di due soli tasti (colpo normale e lob) non inficia la simulazione di gioco, anche se si sarebbe potuto sperare in un utilizzo di più tasti per rendere ancor più tecnico il gioco. In questo modo l'immediatezza è assicurata e la facilità di gestione dell'incontro (perdersi nel marasma di due soli tasti e impresa difficile) ma si ha anche la sensazione che qualcosa di più si sarebbe potuto fare
Prima di rimandarvi al commento finale, ricordiamo che la versione europea del gioco (in uscita a breve) sarà completamente identica a questa controparte statunitense recensita, mentre quella giapponese dovrebbe offrire una modalità di gioco on-line, che, però, lungi da noi sapere se sarà sfruttabile anche al di fuori del paese del Sol Levante.
SECONDO COMMENTO
Virtua Tennis è sicuramente un gioco che ha tutti i crismi per durare. Tecnicamente eccellente, immediato senza peccare in profondità e maledettamente divertente. Quello che fa rabbia è l'assurda mancanza di una modalità che permetta di "far carriera" nei vari tornei ATP, ricalcando le orme di quel Pro Tennis Tour che tanto aveva illuminato le nostre giornate simul-tennistiche. Alla fine nel gioco singolo ci si annoierà parecchio nella sezione arcade... Meno male che il World Circuit offre simpatiche variazioni sul tema, ma alla fine quello che manca è proprio il "vero Tennis", e scusate se è poco!
Le modalità di gioco sono sicuramente divertenti e giocare con gli amici è sicuramente fenomenale, visto che si può giocare in quattro contemporaneamente per eccezionali sfide di doppio.
In definitiva un gioco consigliatissimo, soprattutto a chi ha la possibilità di invitare a casa i soliti scrocconi del videogioco!
Simone Soletta