Come potete notare dalle immagini, l'inquadratura è una quasi soggettiva che vi pone appena alle spalle del vostro pugile, che appare solo in trasparenza. Questa scelta, ormai un classico per le simulazioni pugilistiche, consente di sentirsi il più possibile calati nello spirito del ring.
I momenti topici dei match sono inoltre evidenziati con replay ed effetti grafici che aumentano l'appeal grafico di Victorious Boxers Challenge.
Le modalità sono molto elementari e presentano uno story mode, elemento centrale di tutto il gioco dove nuovamente emerge l'elemento manga, il match singolo da solo o contro un amico e il tutorial. Se scegliete un match singolo potrete selezionare uno dei diversi pugili disponibili, ognuno dotato di proprie caratteristiche fisiche e tecniche differenti, nonché spettacolari colpi speciali. Se poi giocate contro un amico avrete anche la possibilità di regolare le caratteristiche dei contendenti per aiutare il giocatore meno esperto.
Il tutorial è poi un elemento tutt'altro che secondario poiché alla Ubisoft, in materia di sistemi di controllo, non hanno certo risparmiato con gli sforzi di fantasia, nel tentativo di accontentare i palati di tutti i giocatori. Una sessione di apprendimento è quindi più obbligatoria che fortemente consigliata, in particolar modo per apprendere le tecniche più avanzate come per esempio i colpi speciali. Ci sono ben sei tipologie di controlli potremmo dividere in tre grandi categorie.
La prima è quella che sfrutta in modo più massiccio i sensori di movimento. Il sistema che la fa da padrone è esattamente quello che ci aspetteremmo su questa console, con Wiimote e Nunchuck che, stretti in mano, vengono mossi per portare i pugni ed eseguire i movimenti. Il risultato è decisamente arcade e un filo caotico.
Tirare cazzottoni in aria è divertente e i colpi sono portati con una discreta precisione rispetto alle vostre intenzioni. Purtroppo però la tecnicità della nobile arte è lasciata un po' in soffitta e così difesa, schivate e colpi portati in punta di fioretto non sono esattamente le tattiche da preferire.
Esilarante, per la pochezza dei risultati ottenuti, la modalità a puntatore. Scimmiottando un po' quanto studiato dalla Konami per la conversione Pes, dovrete utilizzare il Wiimote per puntare il vostro avversario sullo schermo e schiacciare i pulsanti per portare i colpi. In tutto questo il Nunchuck viene sfruttato in chiave difensiva per muovere il vostro pugile. Come anticipato il risultato è pessimo e si finisce per avere un'azione più simile a House of Death che non a un gioco di boxe: punterete l'avversario e inizierete a premere tasti come degli ossessi.
Le modalità di controllo terminano con le due possibilità che vi vengono offerte di utilizzare il Classic Controller del Wii o il vecchio pad del Gamecube. In questi casi l'esperienza di gioco è decisamente più ordinaria e, pur essendo discreta, perde molto dell'appeal che ha l'esperienza di gioco con il Wii.
In definitiva, analizzando soprattutto la giocabilità offerta dai sistemi di controllo simil-guantoni, Victorious Boxers Challenge offre un'esperienza di gioco molto arcade. Questo di per sé non sarebbe affatto una cosa negativa. Purtroppo però l'azione, dopo una prima fase di intrigo ed entusiasmo, molta tutti i suoi limiti strutturali e di profondità, rivelandosi non particolarmente varia e un po' troppo caotica. Il risultato è di vedere una curva dell'interesse che sterza bruscamente verso il ribasso e presto finirete col riporre questo titolo sullo scaffale.
Purtroppo Victorious Boxers Challenge finisce nel novero di quei titoli che non riescono a emergere come versioni implementate delle discipline di Wii Sports, accanto a tennis e golf già visti e accantonati con rimpianto.
5
Victorious Boxers: Challenge presenta alcuni spunti davvero interessanti. Prima fra tutti la veste grafica fumettosa, molto intrigante anche se non eccessivamente definita. Anche il sistema di controllo con sensori di movimento non sarebbe male, in linea di principio. Purtroppo però il tutto naufraga in un'azione di gioco che stenta a decollare, per colpa di una eccessiva connotazione arcade che riduce il tutto a un caotico mulinar di pugni. Se a ciò aggiungiamo la poca varietà nell'offerta e la pessima resa degli altri sistemi di controllo proposti, capiamo il perchè del voto. A poco giova la sfida in split screen, che pur offrendo un pò più di spessore rispetto alla boxe di Wii Sports non riesce a coinvolgere il giocatore nella "nobile arte". In definitiva un titolo che lascia l'amaro in bocca, lasciando intravedere quello che sarebbe potuto essere...ma non è.



