Sin dalla fase iniziale è chiara quale sia la più grande cadenza di questo titolo, nella statica di introduzione ai tavoli sono rappresentate diverse figure umane ma nessuna di queste si anima, nessun rumore di sottofondo tipico di un Casinò ci aiuta ad immergerci nell'atmosfera di questi tempi del gioco d'azzardo. Non pretendiamo di aver simulata una vecchietta paranoica che sgomita al nostro fianco mentre stiamo giocando con una delle tante Slot, ma all'interno di tutto Vegas Games e soprattutto nella rappresentazione di tutti i tavoli non esiste un momento in cui si possa interagire visivamente con un crupier né entrare in contatto con le facce a volte felici a volte disperate degli altri avventoriQuesto senso di vuoto e piattezza è accentuato da altri particolari che posso essere considerati marginali ma che nella loro complessiva assenza limitano pesantemente questo titolo. Per esempio attivando una Slot non esiste animazione della leva, vincendo una grossa somma a una macchinetta non c'è nessuna simulazione ne sonora ne visiva della montagna di monetine che cadono, i dadi non ruotano sul panno verde e la pallina della Roulette appare solo nel momento che si è fermata su un numero. Mi ripeterò dicendo che sono piccolezze, soprattutto se rapportate alla quantità e varietà dell'offerta ludica proposta in questo caso, ma sono quel genere di componenti marginali che se sottratte ci tolgono l'unico vero scopo di un gioco simile, l'esultare a una vittoria e l'arrabbiatura per una grossa perdita
La grafica pulita e sempre molto leggibile, la varietà dell'offerta e l'immediatezza dell'azione sono elementi plaudibili di Vegas Games, che avrebbero potuto portare questo gioco nell'olimpo delle simulazioni tascabili di Casinò se solo alla 3DO si fossero ricordati che l'unica cosa fondamentale in questo tipo di programmi sono i fattori divertimento e coinvolgimento .
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 Di Redazione Gamesurf (29 agosto 2000)
Di Redazione Gamesurf (29 agosto 2000)



 
									
									 
									
									






 
									
									 
									
									 
									
									 
									
									
 
									
									 
									
									 
									
									
Non esiste infatti nessun motivo che ci spinga a vincere, nessuna storia parallela, o stanze private da sbloccare. Così anche se il gioco è tecnicamente apprezzabile il fattore coinvolgimento e di conseguenza il divertimento sono su livelli ben inferiori alla media delle produzioni attuali per Gameboy Color.