Allo spaccio militare sarà possibile acquistare i giornali, ma anche le missioni extra; inoltre, di tanto in tanto una "vecchia conoscenza" potrà darci qualche consiglio
Prendere confidenza col sistema di controllo è piuttosto semplice, perché nelle prime missioni saremo presi per mano dal tutorial, ma nonostante ciò avremo a disposizione molto presto tutte le principali opzioni di comando, permettendo alle cose di farsi serie in breve tempo. Il gioco propone due livelli di difficoltà - facile e normale: il primo è sicuramente più indicato per chi non ha esperienza di VK, mentre il secondo va benissimo per chi ha già avuto a che fare con lo strategico di SEGA. Anche il secondo, ad ogni modo, permette di impratichirsi con le novità grazie alle varie missioni opzionali e ad un livello di “danno” iniziale decisamente basso.
Le cose si complicano dopo le prime missioni di trama, quando improvvisamente ci troviamo al cospetto di eventi particolari (diciamo il vero inizio della trama) e con essi a picchi di difficoltà improvvisi ed inaspettati: la pianificazione, il level-up e l'imparare dagli errori diventano quindi un obbligo se si vuole sopravvivere, e a differenza del primo VK non è possibile salvare durante le missioni. La cosa più appagante del gioco è comunque il grado di personalizzazione delle unità: c'è da considerare che ciascuna delle 5 classi ha 7 cammini, per un totale di 35 tipi differenti di truppe (sebbene certe sostituiscano via via le precedenti).
La schermata dell'accademia di Lanseal costituisce a tutti gli effetti il menù principale del gioco: da qui accederete alle varie strutture e agli eventi
Infine, VKII prevede due modalità MultiPlayer, sfortunatamente limitate alla connessione ad-hoc. Queste saranno sostanzialmente la sfida uno contro uno o il cooperative; per entrambe sono presenti missioni apposite, e per la seconda sono state implementate delle “combo speciali” che permettono di intervenire nel turno dell'alleato quando si verificano specifiche situazioni. Se per esempio una vostra truppa è attigua a quella dell'alleato quando questa apre il fuoco, col giusto tempismo potrete inserirvi nell'azione in modo da effettuare un attacco combinato.
Concludendo, Valkyria Chronicles II è ancora un gran bel gioco, che regge senza problemi il passare degli anni e il downgrade di piattaforma, proponendo nuove soluzioni di gioco e adattando le vecchie al nuovo contesto. Certo, per apprezzarlo appieno dovreste aver giocato e magari terminato (e sicuramente amato) il primo VK su PS3, ed in questo caso non potete lasciarvi sfuggire questo secondo episodio, ma ad ogni modo anche preso singolarmente è una piccola perla che non mancherà di soddisfare tutti gli appassionati di strategici a turni e di RPG con una grande trama.
Anisette sta per sparare 20 colpi: per uccidere il bersaglio ne basterebbero 14, ma difficilmente, a giudicare dall'area di effetto, andranno tutti a segno... che sia il caso di avvicinarsi ulteriormente?
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Valkyria Chronicles regge il downgrade tecnico e si propone nuovamente come un ottimo gioco di strategia e contemporaneamente come un bel RPG, dalla trama interessante e stavolta anche con moltissime caratterizzazioni di personaggi; anche gli inevitabili “sacrifici” rispetto al fratello maggiore sono alla fin fine limitati, e compensati dalla cura posta in altri elementi. La nuova struttura a mappe frammentate tende un a far prediligere l'uso di alcune classi piuttosto che altre, ma il grado di personalizzazione e di evoluzione inserito basta a fare la differenza. Interessanti anche le modalità Multy, sebbene limitate alla connessione ad-hoc.



