carta vince carta perde. Indovinate sotto quale quadratino si nasconde il cerchio. L'occhio è più veloce della mano?
Il test, le cui prove potranno cambiare di volta in volta, punterà a valutarvi tramite cinque elementi: colpo d'occhio, movimento oculare, visione periferica, coordinazione occhio-mano e una ben più fumusa, almeno nella definizione, acuità visiva dinamica. Ognuna delle prove punterà su di un particolare aspetto e alla fine avrete anche un diagramma che vi mostrerà i risultati nelle diverse aree. Una cosa decisamente positiva di Training for your Eyes, che lo differenzia dal suo modello ispiratore, è la velocità del test. Se per valutare la vostra età cerebrale ci voleva magari anche un quarto d'ora, qui tutto il test è molto più immediato, facendo sì che affrontarlo anche quotidianamente non sia per nulla un peso.
L'allenamento quotidiano può essere affrontato in due modi. Potete decidere di affrontare prima i quattro esercizi selezionati per voi, in base al risultato del test e poi eventualmente tutti gli altri. In alternativa potete sempre scegliere gli esercizi liberamene.
Andiamo però ora ad esaminare nel dettaglio che tipo di giochi/esercizio vi vengono offerti e se, cosa più importante, riescono a catalizzare la vostra attenzione. Partendo sempre dal presupposto che ogni esercizio è focalizzato su uno dei cinque elementi prima elencati, sono comunque suddivisi in due macroclassi: gli esercizi base e quelli sportivi.
I primi sono quelli che nell'impostazione ricordano di più Brain Training. Anche se qui non c'è mai la matematica di mezzo, memoria e colpo d'occhio sono il comune denominatore per esercizi che utilizzano forme, cifre e lettere dell'alfabeto. Sarete impegnati in una sorta di gioco delle tre carte, a ricordare le cifre apparse per pochi attimi sullo schermo oppure a contare quante volte una lettera compare durante uno scorrere velocissimo di caratteri.
Il secondo tipo di esercizi vi vede impegnati in esercizi dove la coordinazione occhio mano e la velocità di riflessi la fanno da padroni. Mai come in un titolo del genere possiamo dire che "anche l'occhio vuole la sua parte" e quindi abbandonando la fredda grafica degli esercizi base eccoci in ambientazioni più gradevoli a tentare di schiacciare palle a rete, colpire palline da baseball o colpire i guantoni del nostro allenatore.
Ovviamente solo pochi esercizi sono disponibili inizialmente e solo collezionando timbri sul calendario ne sbloccherete di nuovi. Conseguendo inoltre risultati degni di nota, sbloccherete i livelli di difficoltà superiore. Una cosa in cui Training for you eyes è superiore a Brain Training è sicuramente la parte che riguarda statistiche e record. Qui vengono differenziati in base al livello di difficoltà con cui li si ha conseguiti e questo rende molto facile tenere sotto controllo i propri risultati e confrontarli con quelli degli amici.
Se forse More Brain Training vi aveva lasciati perplessi per la troppa somiglianza con il primo capitolo, Training for your eyes potrebbe veramente essere il seguito che stavate attendendo.
Fino a quattro persone possono registrarsi sulla stessa cartuccia. Gamesurf si è allenata duramente per voi!
La cosa che però più conta è che Training for your eyes risulta molto coinvolgente. I piccoli esercizi quotidiani sono un piacevole intermezzo che potete concedervi in ogni momento della giornata e anche il test, a differenza di quanto avviene in Brain Training, si completa in pochi minuti. Probabilmente il titolo sarebbe risultato più appetibile se non fosse uscito a prezzo pieno ma anche così possiamo sicuramente parlare del vero erede del dottor Kawashima.