Recensione Toy Story Mania

Tra i film di animazione che più sono entrati nell'immaginario collettivo, un posto di diritto spetta sicuramente a Toy Story (ed al relativo seguito), primo lungometraggio ad essere completamente sviluppato in grafica computerizzata. In attesa del terzo film della serie (previsto per l'anno prossimo), nei parchi Disney della California e della Florida hanno ben pensato di realizzare una nuova area dedicata alle avventure di Buzz e Woody, la “Toy Story Mania”, e proprio a queste nuove attrazioni è legato il nuovo (ed omonimo) titolo della Disney Interactive.

Da come si può facilmente evincere dalle premesse, ci troviamo ancora una volta dinanzi ad un party game, genere particolarmente florido sul Wii, che però a parte qualche eccezione (come la serie di Rayman Raving Rabbids) è stato purtroppo caratterizzato anche da una moltitudine di prodotti mediocri, coperti dalla ridicola giustificazione di essere indirizzati ad un pubblico giovanile o senza grandi esperienze videoludiche. 

Medesimo target al quale si rivolge anche Toy Story Mania, che ci permette di cimentarsi in trenta mingiochi suddivisi in cinque diverse ambientazioni. Nonostante il numero di sfide possa sembrare in apparenza adeguato, bisogna purtroppo sottolineare che molte di esse tenderanno ad assomigliarsi (eufemismo), riducendo in maniera notevole la varietà. La maggior parte delle prove da affrontare ci vedranno puntare il Wii Remote verso lo schermo per sparare a più non posso i bersagli di turno come se stessimo partecipando ad un tiro a segno.

In alcuni casi i proiettili saranno delle torte da scagliare verso dei personaggi in movimento, in altre situazioni saranno degli anelli con cui catturare gli alieni triocchiuti o delle ventose per abbattere i soldatini in plastica di Sarge, ma alla fine dovremo comunque ripetere sempre la medesima azione, con in più l'handicap di qualche sporadico problemino del reticolo di mira. Accanto a questa gettonata tipologia di sfida se ne affiancheranno anche altre di diversa natura ma dai risultati spesso non troppo convincenti; in alcune circostanze ci verrà chiesto di replicare con il “telecomando” i movimenti ballerini di un personaggio, in una altra ancora dovremo cercare di spedire un razzo alieno nello spazio agitando dapprima il Wii Mote e poi muovendolo con un colpo secco. Decisamente più apprezzabile lo skeeball, nome anglofono per definire quella sorta di labirinto di legno dove bisogna far muovere una piccola sfera fino al traguardo (agendo su entrambi gli assi) senza farla cadere nei buchi. In questa sua riproduzione virtuale lo skeeball potrà regalare qualche momento di soddisfazione al giocatore dopo aver preso un po' di dimestichezza con il sistema di controllo. 

La sfida offerta dal titolo Disney è in linea di massima davvero risibile anche se rapportata ai giocatori più inesperti, soprattutto in considerazione del fatto che molti dei minigiochi potranno essere superati in maniera un po' casuale. Nonostante ciò tutte le prove avranno comunque degli obbiettivi da completare; in via generale ne basterà superare due per passare al gioco successivo (nello story mode) e tutti e cinque per  poterlo sbloccare definitivamente. Alcuni dei risultati da raggiungere saranno legati alla realizzazione di un determinato punteggio o alla scoperta di qualche piccolo segreto, e nonostante non richiedano nulla di particolarmente impegnativo sarebbe stato comunque più comodo poter visualizzare il loro stato all'interno del menù di pausa.

Eccessivamente semplicistico, poco vario e scarsamente divertente, sono solo alcuni dei difetti imputabili a Toy Story Mania; la mera volontà di voler sfruttare in maniera adeguata e diversificata il controller del Wii non basta purtroppo a risollevare la qualità di un titolo che a parte qualche raro ispirato  minigioco cerca di salvarsi aggrappandosi ad un aspetto tecnico non di primo livello, ma sicuramente curato e d'effetto (soprattutto per i più piccoli) grazie anche allo stile impareggiabile dei Pixar. In tal senso è doveroso segnalare la presenza all'interno della confezione di un paio di occhiali 3D (quelli classici di cartone con le lenti rosse e blu) che per l'appunto dovrebbero rendere ancor più tridimensionale l'aspetto visivo di alcuni appositi minigiochi. A parte la simpatia di questa scelta bizzarra, il risultato finale non mostra sostanziali differenze dal giocare senza gli occhiali. 
Toy Story Mania ci lascia così purtroppo con l'amaro in bocca, vedere Buzz e Woody e tutti altri personaggi del film annaspare in un titolo sorretto da poche idee è infatti fonte di grande delusione. Qualche piccolo videogiocatore potrà forse lasciarsi attrarre dal fascino della licenza, ma dietro di essa la sostanza è davvero poca.