Qui è bene citare l'ottima fisica della pallina, percettibile anzitutto nelle differenze tra le diverse superfici di gioco. Ma è ovviamente nel gioco multiplayer che Top Spin 4 dà il meglio di sé, potendo contare su un codice online dignitosamente ottimizzato (i problemi di lag sono sporadici) e un andamento delle partite meno squilibrato e noioso che in passato, che non fa più distinzione tra comuni mortali e semidei del tennis. Il riferimento è ovviamente a Top Spin 3, dove biechi figuri che potenziavano a dismisura solamente servizio, dritto e rovescio risultavano inaffrontabili.Dal punto di vista prettamente tecnico c'è ben poco da rimproverare al lavoro svolto da 2K Czech: valide riproduzioni dei tennisti reali, animazioni superbe e un impatto generale di alto livello (presente qualche sbavatura che lasciamo ai pignoli). Il tutto accompagnato da un reparto audio a dir poco sontuoso per le campionature e le ovazioni del pubblico. Nulla da eccepire.
Non perfetto, ma rasente la perfezione in quel che avviene nel rettangolo di gioco, presentando una dinamica delle partite ben più varia e avvincente che nella passata edizione. L'abbandono dei risk shot, a favore di un sistema di controllo meno arzigogolato è la piccola rivoluzione copernicana di questa produzione, capace di rendere accessibile il gioco a tutti (o quasi) senza per questo compromettere la componente simulativa. Alcune scelte dubbie nella carriera o un roaster dei tennisti non proprio eccelso possono essere considerati peccati veniali. Rimane però un interrogativo: l'appellativo di miglior gioco di tennis di sempre è dato dalla sua qualità in senso assoluto o dalla mancanza cronica di validi sfidanti?
12
8,5
Non perfetto, ma rasente la perfezione in quel che avviene nel rettangolo di gioco, presentando una dinamica delle partite ben più varia e avvincente che nella passata edizione. L'abbandono dei risk shot, a favore di un sistema di controllo meno arzigogolato è la piccola rivoluzione copernicana di questa produzione, capace di rendere accessibile il gioco a tutti (o quasi) senza per questo compromettere la componente simulativa. Alcune scelte dubbie nella carriera o un roaster dei tennisti non proprio eccelso possono essere considerati peccati veniali. Rimane però un interrogativo: l'appellativo di miglior gioco di tennis di sempre è dato dalla sua qualità in senso assoluto o dalla mancanza cronica di validi sfidanti?



