Recensione Top Spin 2

Gomito del tennista o tunnel carpale?
Un paio d'anni fa, mese più mese meno, i signori della PAM – No, non il supermercato! – diedero vita ad una interessante, almeno per gli appassionati, total conversion per la nostra macchina da gioco favorita (mutuata in toto dalla scatola targata Microsoft), di uno dei pochi giochi di Tennis oggi disponibili : Top Spin. Molta acqua e molte racchette sono passate sotto i ponti, dai tempi del mitico Pong. Quella semplice strisciolina bianca, capace di catturare l'immaginazione di milioni di utenti in tutto il mondo, ha lasciato il posto a riproduzioni digitali dei più grandi campioni di sempre. Così, oggi, grazie ai signori della Aspyr, i quali hanno patrocinato il lavori dei PAM, possiamo bearci (bearci?) delle mirabolanti azioni su prato, terra e asfalto dei vari “Top Spinner” che abbiamo imparato a conoscere grazie ai giornali, alla rete e alla televisione.Top Spin 2, il titolo oggi esaminato per voi da Gamesurf, è ancora una volta una conversione, stavolta mutuata dalla XBox 360 e, proprio come il suo predecessore, porta con se tutti i pregi (pochi) e gli svantaggi (troppi), di un operazione di questo genere.
Gioco smaccatamente votato al multigiocatore, del quale parleremo più avanti, Top Spin 2 ha al suo arco parecchie racchette...pardon, frecce, anche in singolo; fra Carriera, Esibizioni, Tornei e giochi di gruppo, gli amanti del tennis virtuale non avranno di certo di che lamentarsi in quanto a varietà.
La lunghissima installazione ci catapulterà nel menù iniziale, grazie al quale saremo chiamati ad impostare le classiche opzioni, per video, sonoro e comandi. In merito a quest'ultimo punto, ci sentiamo in obbligo di consigliarvi (obbligarvi!, ndAleNet) di abbandonare il famoso connubio “topo + tastiera”, in favore di un pad o di un joystick. La risposta ai comandi del nostro campione, tramite tastiera, è a dir poco snervante e la tentazione di usare il nostro controller di fiducia a mo' di racchetta, contro un monitor – pallina, sarà quasi irresistibile. Durante le nostre sessioni di prova, abbiamo scelto un MS SideWinder, e le cose non sono migliorate moltissimo, pur evitando la repentina distruzione del succitato monitor. Elementi variabili come altezza, angolazione e potenza di tiro sono stati tenuti in altissima considerazione, e pensare di premere la giusta combinazione di tasti al momento giusto – sempre tramite tastiera – può trasformarsi in una impresa degna di Neo.
Anche i più avvezzi al gioco in questione si troveranno, specialmente all'inizio, ad avere l'impressione che il nostro computer stia giocando da solo, relegandoci al semplice ruolo di “premitasto”, quando necessario. Col passare dei livelli, le cose cambiano, ma occorrerà munirsi di una pazienza degna di un bramino, specialmente se si ha poca dimestichezza con il tennis.Tuttavia, è indubbio che, chi ha una passione smodata per il gioco del tennis, troverà in TS2 tanti ottimi motivi per giocare. La presenza di quasi tutti i campioni oggi in circolazione (non ci spieghiamo come mai manchi una “colonna portante” del tennis mondiale come Nadal : problemi con i diritti?), nonché la facoltà, in modalità “Carriera” – vera punta di diamante della produzione – di creare un proprio alter ego e trascinarlo dal fango dell'anonimato fino ai vertici della notorietà, farà venire l'acquolina sulla racchetta a tutti gli appassionati. Come se non bastasse, il potente editor per la creazione del nostro personaggio prevede praticamente ogni sorta di “messa a punto” fisica, dal tipo di DNA, alla prominenza del mento, passando per altezza, colore dei capelli e quant'altro ci serva per rendere il nostro giocatore quanto più simile possibile a noi stessi.
Ovviamente, non è stato trascurato neanche il gentil sesso : tutte le pulzelle dai sexy gonnellini che conosciamo bene, sono state riprodotte in TS2 e noi stessi potremo creare un personaggio femminile completo di tutto punto, lanciandoci poi in spettacoli doppi e singoli su tutti i campi disponibili nel gioco (e sono davvero tanti, ottimamente riprodotti).
Come accennato, il meglio di sé, il gioco distribuito dalla Blue Label Entertainment, lo dà sicuramente sul fronte multigiocatore. Fino a quattro giocatori sullo stesso pc potranno affrontarsi in spettacolari doppi misti, a patto ovviamente di munirsi di quattro controller; è possibile anche sfidarsi in LAN, o nel Profondo Blu, grazie ai server ospitati da GameSpy.
Sul piano meramente tecnico, ci troviamo di fronte ad un titolo tutto sommato convincente, se si è molto,molto...disposti a passar sopra ad una serie di piccole e grandi magagne. Il motore di gioco scatta in modo logorante in molte situazioni – anche su pc che superano largamente i fin troppo alti requisiti minimi di sistema – e i tempi di caricamento da una azione ad un'altra sono lunghi in modo iniquo. I personaggi soffrono di una carenza di animazioni, col risultato che sembrano “pattinare” sul campo di gioco; il conteggio dei poligoni non fa gridare al miracolo e alcune texture paiono “slavate” e questo non giova ad un titolo che pareva contare molto sul realismo.
Le musiche sono rullanti, invasive ma tutto sommato adeguate, mentre il doppiaggio è rimasto nella lingua d'Albione; il gioco è però stato trasposto in un Italiano convincente per quanto riguarda menù, testi a video, scatola e manuale.Prima di effettuare un servizio sul commento finale, si ricorda a tutti che Top Spin 2 è già disponibile sugli scaffali, mentre leggete queste righe.