DOVEROSE PREMESSE
Il successo clamoroso riscosso da Tony Hawk's Pro Skater è irrimediabilmente legato alla sua originaria incarnazione per PlayStation. Nonostante le ottime edizioni pubblicate poi per Dreamcast e Nintendo 64, il progetto fu inizialmente concepito proprio per il 32 bit Sony ed è stato proprio il grande pubblico dell'ormai anziana console che ne ha decretato il successo più ampio. Questo porta a una conseguenza tanto elementare quanto prevedibile: il seguito sarebbe ovviamente stato pensato e concretizzato partendo proprio dalle capacità tecniche della PlayStation. E così è stato
Come nel caso del primo episodio, quindi, Tony Hawk's Pro Skater non può dirsi esattamente un titolo in grado di abbagliare il giocatore per la sua realizzazione tecnica, perlomeno non l'utenza Dreamcast relativa alla versione che stiamo analizzando. Le radici a 32 bit di Tony Hawk's Pro Skater 2 e un impegno non proprio maniacale degli sviluppatori hanno impedito lo sfruttamento degno di nota del potente hardware Sega. Nonostante questo si può perlomeno prendere nota di personaggi dai modelli poligonali piuttosto curati e sicuramente migliori rispetto a qualsiasi controparte (PC inclusa), nonché una grande sensazione di velocità e una fluidità tutto sommato discreta. I lati negativi della questione si ripercuotono su un aspetto piuttosto squadrato di tutte le locazioni, su delle texture buone ma ben lontane dalla media Dreamcast e su qualche effetto di nebbiolina fin troppo accentuato. Questo è quanto, passiamo al gioco vero e proprio..