Sorprende che sia proprio Ancel, geniale ideatore di Rayman, a sfornare un titolo così insipido. Soprende perché proprio l'originalità e la carica esilarante che resero grandi il suo capolavoro sono le principali manchevolezze di Tonic Trouble. Di grandissimi problemi tutto sommato non ce ne sono; e questo sarebbe buono. Ma la quasi totale assenza di difetti non è controbilanciata da una copiosa presenza di particolari degni di nota, per un risultato quanto mai scontato: un titolo mediocre, né più né meno. Da comprare soltanto se superfanatici di platform e se già in possesso di Mario, di Banjo-Kazooie, di Donkey Kong 64 e di Rayman 2. A voi la palla!