Tirando le somme...
Dopo questa ecatombe di difettucci sparsi qua e là parliamo del sonoro, che si dimostra di ottimo livello, grazie soprattutto alla buona mole di parlato e all'ottimo doppiaggio in italiano. A conti fatti, questo TRAoD non ci ha convinti: il problema non sono state di certo le aspettative nutrite in questi mesi ma il gameplay capace di apportare novità ridicole quale quella dell'evoluzione delle capacità fisiche e di ancorarsi ancora al vecchio tomb raider style, nascosto da una finta e brutta facciata di dialoghi ed elementi stealth che lo snaturano. Chiudono il quadro la possibilità di usare un altro personaggio a gioco avanzato, che in alcuni livelli ruberà la scena a Lara, ma è davvero troppo poco per risollevare le sorti di un gioco che si aggrappa più alla protagonista che alla sua effettiva qualità.
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L'idea era quella di dare nuova linfa vitale a un prodotto ormai stantio, riciclato e riproposto in tutte le salse compreso il nero di seppia. L'idea era quella. Purtroppo gli impegni presi dai programmatori nei mesi precedenti si sono rivelati delle mere promesse elettorali, e le speranze di tutti coloro che si aspettavano un cambiamento “risolutore” capace di fornire una nuova anima a questa serie, si sono disperse nel nulla. E' così: le promesse dei programmatori gli si sono ritorse contro e ora Tomb Raider, come direbbe il nostro caporedattore, ricorda da vicino quegli individui dei college americani che vanno in giro per la scuola con la scritta “Kick Me” dietro la schiena. Tutti pronti a gettare il dito contro e a recriminare ancora per il gameplay che si appoggia al vecchio “Tomb Raider Style”, stavolta celato però da una ridicola facciata ricca di dialoghi, elementi stealth e altre banali trovate in grado solo di snaturarlo. Trovate che in un videogioco, se vengono male, non fanno che distruggere il prodotto. I fan chiedevano una ventata di aria fresca e tante novità? La Eidos risponde, con la sola differenza che impiega il doppio del tempo a far uscire un gioco che si limita ad arricchire il proprio gameplay di elementi presi a prestito da altre tipologie di giochi, in maniera molto discutibile. E se la trama, con i suoi intrighi spettacolari e la sua storia accattivante è appena più convincente di quanto si vede in altre produzioni, purtroppo le ambientazioni e le locazioni, più volte capaci di donare fascino e atmosfera alla saga, ora cadono miseramente. Lara sarà il cuore e l'anima di questo gioco, ma Tomb Raider non è solo Lara: sarebbe ingeneroso affermarlo. Cambiata la facciata, snaturata l'atmosfera e perso anche quel fascino che la saga a priori offriva, si rimane un po' con l'amaro in bocca. Stavolta si toccano argomenti più “seri”, ma forse a conti fatti ci manca il caro, vecchio, sempre uguale e riciclato Tomb Raider: almeno era appassionante. Che Lara non sia in forma per l'occasione è palese, che poi si lasci rubare il palcoscenico in alcuni livelli da un altro personaggio... non è da lei. Povera Lara.



