Ma passiamo al gioco vero e proprio: siamo in un prossimo futuro in cui l'umanità si è estinta, e la caotica città di Tokyo è ormai ridotta a un deserto fatto di cemento e vegetazione spontanea. In questa strana ambientazione troviamo tutta una serie di animali, che vanno dalle bestiole domestiche alle belve selvatiche (fuggite dallo zoo a quanto pare) ed il nostro compito sarà semplicemente quello di sopravvivere impersonando di volta in volta un diverso rappresentante della catena alimentare. Detto così sembra un gioco piuttosto limitato, ma in realtà Tokyo Jungle riserva parecchie sorprese ed una profondità inaspettata.
Inizialmente avremo a disposizione solo due animali tra cui scegliere: un cagnolino (il classico volpino giapponese) ed un cerbiatto. Queste due bestiole rappresentano in pratica le due classi che troveremo nel gioco: i predatori e gli erbivori. Si tratta di due approcci differenti al gioco, con la prima categoria costretta ad uccidere per procacciarsi il cibo (magari assalendo gli animali più indifesi), mentre l'altra è più propensa a difendersi, nascondersi e nutrirsi di piante e frutti. Inutile dirlo, gli erbivori adottano uno stile di gioco più votato allo stealth, mentre i predatori alternano azione pura ad un pizzico di discrezione in presenza di animali particolarmente pericolosi.
Ci si muove all'interno della capitale giapponese inquadrata lateralmente, ed a seconda dell'animale prescelto avremo tutta una serie di obbiettivi (differenti ad ogni partita) da conseguire per aumentare le nostre caratteristiche fisiche. Ad esempio inizialmente ci potrà venir chiesto di nutrirci un certo numero di volte per completare una determinata missione ed ottenere così un bonus +4 sulla forza, o cose del genere. Queste missioncine ci indirizzano verso un corretto percorso di gioco: è infatti possibile ignorarle e giocare “come viene” ma gli obbiettivi scandiscono le tappe della crescita del “personaggio” e tentare di perseguirli entro il tempo limite (misurato in anni che scorrono rapidamente) ci consente di aumentare le caratteristiche fisiche dell'animale molto più in fretta.
Oltre a sopravvivere e nutrirci, potremo infatti conquistare i vari territori della città marcando determinati punti segnati da delle bandierine. Una volta fatto ciò avremo accesso alla “tana” dell'area corrente, dove potremo appartarci con una delle femminucce della nostra specie accorse per l'occasione. Questo avverrà solo se avremo già raggiunto un livello di “rispetto” all'altezza della status della bella di turno: ad esempio una femmina alfa vorrà un maschio alfa e genererà dei cuccioli forti, quindi prima di approcciarla dovremo farci rispettare dal resto della fauna. Ebbene si, le femmine sono sempre uguali, anche nel regno animale.
Una volta terminato l'accoppiamento (rappresentato in modo piuttosto buffo) controlleremo uno dei nuovi nati, al comando dell'intera cucciolata. La nuova generazione erediterà parte delle caratteristiche del padre, ed inoltre se moriremo avremo la possibilità di continuare controllando uno degli altri nati. Più avanzeremo nel gioco (e nelle generazioni) e più la cucciolata sarà numerosa, dandoci ulteriori possibilità di sopravvivere alle fasi più ardue del gioco.
12