La realizzazione tecnica di Theatrhythm Final Fantasy è di duplice natura. L'aspetto grafico è piuttosto carino, ma anche altrettanto semplice: tutti i personaggi e i mostri sono realizzati con uno stile super-deformed simpatico e scanzonato, ma gli unici elementi in 3D che danno un minimo di senso allo schermo superiore sono i fondali dei FMS; in tutti gli altri casi, la stereoscopia è utilizzata esclusivamente per creare un “distacco” tra le icone di comando e l'azione sottostante - se ne può insomma fare a meno senza danneggiare particolarmente l'aspetto grafico. Il risultato è comunque gradevole, leggero e soprattutto - fondamentale per il concept di gioco - fluido e perfettamente sincronizzato con la musica.
Discorso certamente più entusiasta per quanto concerne il lato audio, il quale naturalmente costituisce uno degli elementi di forza del titolo, se non il principale. Stiamo parlando delle musiche più famose di 25 anni di Final Fantasy, Signori: era lecito aspettarsi niente di meno di un capolavoro di colonna sonora! Certo: a riascoltare le musiche dell'epoca 8-Bit non può non manifestarsi un sorriso, ma questo è spesso accompagnato da una “lacrimuccia” se le si è adorate a loro tempo; ed anche quando non è così, è sufficiente giocare queste musiche “datate” appena un paio di volte perché ci entrino nel sangue come le più recenti. Inutile soffermarsi oltre su questo parametro: sarebbe l'inutile ripetizione di un concetto già espresso, ossia che la colonna sonora è un capolavoro!
...tener premuto per tutta la striscia verde e rilasciare con movimento diagonale... a seguire un tocco veloce nella direzione opposta, ma occhio al ritmo!
Certo, bisogna ammettere che la “Storia” introdotta non ha assolutamente nessuna profondità: molto semplicemente, lo scopo del giocatore è quello di accumulare i punti Rhythmia necessari per “rivitalizzare” il cristallo del Ritmo indebolito dall'eterna lotta tra Cosmos e Chaos, il ché si configura nel giocare le 13 modalità Serie per poi affrontare il livello speciale di Chaos. Ovviamente non è su questo elemento che si basa la longevità del gioco, quanto sul desiderio di ripetere le varie prove cercando di ottenere risultati migliori, sulla necessità di potenziare i personaggi per migliorare stats e abilità, sulla voglia di sbloccare i personaggi nascosti e, soprattutto, di accedere a nuove tracce, non ultime le difficili Dark Note della Chaos Shrine.
Insomma: Theatrhythm Final Fantasy è certamente un tributo, una celebrazione, un omaggio e un titolo dal sapore prettamente commerciale - qualcosa, insomma, destinato principalmente ai fan, e più sfegatati questi sono e meglio è. Ma a monte di questo è comunque un rhythm-game ottimamente realizzato, ricco di brani splendidi e dalla longevità più che robusta, tra l'altro enfatizzata dalla possibilità di affrontare determinate prove in Multiplayer ad-hoc fino in quattro o di scambiare elementi tramite StreetPass. È un gioco divertente ed accalappiante che i fan di Final Fantasy non possono lasciarsi sfuggire e a cui anche gli altri dovrebbero dare una possibilità.
Felice Anniversario, Final Fantasy!
12
8,5
25 anni e non sentirli, o questo perlomeno è quanto si pensa dopo aver giocato il tema del primo Final Fantasy su questo Tehatrhythm, un gioco che applica un gameplay immediato, divertente, accalappiante e, ad alti livelli, decisamente impegnativo ad un pot-pourri delle più belle musiche rese celebri dalla Saga. Il fatto che la cosiddetta “trama” sia un pretesto e che la grafica sia - volutamente - molto semplice passano decisamente in secondo piano quando ci si abbandona allo splendore delle musiche ed al divertimento puro del gameplay. Felice Anniversario, Final Fantasy!



