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Recensione The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

Si torna a solcare i mari in compagnia di Link, questa volta in HD!
Roberto Vicario Di Roberto Vicario(20 settembre 2013)
Nella lunghissima storia della serie Zelda, quando ci si appresta a parlare di Wind Waker si apre uno squarcio che ancora oggi, molti giocatori, sembrano non aver ancora rimarginato.

A lezione di Zelda

Di "operazioni nostalgia" ne abbiamo viste parecchie in questa generazione. Un modo facile, sfruttato dagli sviluppatori e soprattutto dai publisher, per far leva sui facili sentimenti dei videogiocatori nostalgici “dei tempi andati” e particolarmente legati ad una o l'altra saga per assicurarsi soldi facili. Operazioni, che non sempre possiamo dire essere pienamente riuscite.

In questo caso però ci troviamo davanti ad un'opera controversa, ma dalla forte carica emotiva. Un gioco che già nel 2002, una volta rilasciato sul mercato giapponese (e solo nel 2003 in Europa e America), aveva suscitato polemiche e che solamente dopo diversi anni ha saputo meritarsi il giusto tributo da parte degli appassionati di Link e compagni.
The Legend of Zelda: The Wind Waker HD - Immagine 1
Parlare di Wind Waker senza contestualizzare il periodo in cui è stato rilasciato è un errore che non vogliamo commettere. Dopo l'uscita di Ocarina of Time e Majora's Mask su Nintendo 64, tutti i fan si aspettavano su Game Cube - console di punta di allora - un capitolo rivoluzionario ed in grado di spingere il potente hardware della console, tra l'altro, già palesato con una tech demo - proprio di Zelda - che ancora oggi viene ricordata tra gli appassionati.

Una volta rivelato il design però, Wind Waker lasciò tutti di stucco, trasformandolo in quello che ancora oggi è probabilmente il capitolo più controverso e chiaccherato dell'intera saga. Quindi la domanda sorge spontanea: come mai proprio Wind Waker? la risposta, probabilmente, è semplice ma non così scontata. Quello che Eiji Aonuma ha realizzato con questo titolo è stato un prodotto che in buona parte ha spezzato degli elementi tipici della saga, facendogliene abbracciare di nuovi. Questa visione ai tempi non fu apprezzata da tutti e quindi Nintendo, forte delle sue convinzioni, quasi con spirito di rivalsa, ha deciso di riproporre - con le dovute migliorie - alle generazioni attuali questo controverso ma importantissimo capitolo della serie The Legend of Zelda.

Non una semplice operazione nostalgia

bene essere chiari sin dall'inizio: chi si aspetta stravolgimenti importanti o aggiunte significative in questo Wind Waker HD rimarrà fortemente deluso. Gli sviluppatori di Nintendo hanno infatti mantenuto la stessa storia, le stesse isole e gli stessi dungeon, apportando solamente modifiche di contorno che vanno a cesellare il gameplay, ma non il cuore dell'esperienza di gioco che rimane fondamentalmente immutata.

Questo però non vuol dire che non valga la pena rigiocare questo Zelda perché, credeteci, nonostante gli anni sulle spalle di questo Link in versione fanciullesca, la freschezza, la modernità e il divertimento che abbiamo provato nel rigiocare questa avventura sono incredibilmente attuali, dimostrando - se ancora ce ne fosse bisogno - quanto importante ed incredibilmente innovativo fu il titolo in origine.

Aonuma e soci hanno deciso di ritoccare, in meglio, alcuni elementi di cui la maggior parte degli utenti si era lamentata: la navigazione e la gestione dell'inventario. Da una parte troviamo infatti la possibilità - finalmente - di poter viaggiare al doppio della velocità e sempre a favore di vento, questo grazie all'utilizzo della vela veloce, acquistabile sull'isola Taura poco dopo l'inizio dell'avventura. Soluzione semplice, ma non del tutto scontata. Uno dei difetti maggiormente lamentati dell'originale Wind Waker era l'eccessiva lunghezza che bisognava intraprendere negli spostamenti tra un'isola e l'altra sia nella navigazione libera che nelle missioni principali. Inutile sottolineare come questo escamotage riduce di molto i tempi morti tra uno spostamento e l'altro.
Altra innovazione, nata grazie alle specifiche del gamepad, è la possibilità di gestire in remoto l'inventario di Link utilizzando lo schermo touch per assegnare ai differenti tasti gli oggetti che abbiamo recuperato durante la storia e che serviranno per superare tutti i dungeon. Un sistema veloce, intuitivo e che minimizza la macchinosità di dover entrare nel menu, selezionare l'oggetto e tornare in game. Inoltre, sempre tramite il gamepad avremo la possibilità di controllare costantemente la mappa di gioco, ingrandendo e diminuendo la visuale in qualsiasi momento, sia in mare (a patto di aver svelato la mappa) quanto nei dungeon. Senza dimentarci del d-pad che viene utilizzato per gestire più velocemente l'utilizzo del gancio, delle bombe e della bacchetta una volta in acqua.

A questo poi si aggiungono altri elementi che servono a stimolare il giocatore che ha già vissuto questa avventura a rimettersi nuovamente nei panni di Link. Tra questi troviamo una nuova difficoltà di gioco chiamata “eroica” che aumenterà la vita e il numero di nemici nei dungeon rendendo la sfida decisamente più pepata. Oppure, nella parte di gioco in cui bisogna recuperare i pezzi di triforza, il numero di frammenti da raccogliere è stato diminuito da 8 a 3, rendendo meno tediosa la ricerca.

Non mancherà, nonostante non serva più un Game Boy Advance, il Tingle Tuner. A sostituire l'ormai vetusta console portatile ci pensa nientemeno che il Miiverse che utilizza le stesse identiche dinamiche di quello che faceva il GBA una volta collegato al Game Cube. Ovviamente non tutte le aggiunte hanno apportato migliorie, dobbiamo quindi segnalare che l'utilizzo del giroscopio per mirare non è proprio comodissimo da utilizzare e la maggior parte dei giocatori continueranno a preferirgli lo stick analogico.

Il vero punto forte della produzione è però l'interfaccia grafica. Sfruttando un cel shading ancora estremamente attuale, gli sviluppatori hanno fatto un delicatissimo lavoro di rifinitura per quanto riguarda l'upgrade delle texture in alta definizione e di un'illuminazione finalmente dinamica ed al passo coi tempi. Il risultato è veramente potente ed evocativo, in grado di stimolare la fantasia e la curiosità dei milioni di appassionati. The Legend of Zelda: Wind Waker HD è senza ombra di dubbio il miglior porting in HD che sia mai stato realizzato e a testimoniare questa affermazione bastano davvero pochi minuti di gioco che vi assicuriamo vi lasceranno quanto mai stupiti.

Unico neo sul frame rate che per pur essendo inchiodato sui 30 fps fissi quasi sempre, nelle sezioni in mare, risente ancora di qualche rallentamento. Sotto questo aspetto, visti i potenti mezzi attuali era davvero lecito aspettarsi di più.Nulla da segnalare invece per quel che concerne la componente audio, con una rimasterizzazione totale del comparto sonoro che risalta ancora di più lo splendore già esibito ai tempi.

Insomma in attesa di un nuovo Zelda, questo The Legend of Zelda: Wind Waker HD si è rivelato un prodotto che non vuole fare semplicemente leva sulla nostalgia dei tempi passati, ma piuttosto, vuole mettere nuovamente in risalto quello che il gioco ha rappresentato nella storia della saga e che non tutti, ai tempi, avevano apprezzato. Quindi fidatevi di noi, non esitate e salpate verso l'orizzonte in compagnia di Re Drakar e Link, per un'avventura che vi assicuriamo vi scalderà il cuore, ancora una volta.
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The Legend ofZleda: The Wind Waker HD non è la classica operazione nostalgia che si può attendere da questo tipo di prodotti. E' una vero e proprio tributo ad un gioco che ancora oggi, con i dovuti ritocchi, si è rivelato estemamente attuale e divertente da giocare. Un'esperienza magica, evocatica ed in grado di rapire la fantasia del giocatore. Non giocarlo sarebbe un grave errore.
voto grafica9,5
voto sonoro9
voto gameplay9
voto durata9