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Recensione The fast and the furious: Tokio Drift

Corse clandestine, derapate e tuning pesante. Parliamo di The need for speed? No, ma quasi...
Marco Del Bianco Di Marco Del Bianco(28 marzo 2008)
Se la saga di The need for speed della Electronic Arts deve molto, a livello d'ispirazione, alla trilogia cinematografica di The fast and the furious, non c'è da stupirsi che l'ispirazione abbia fatto anche il percorso inverso. Eccoci quindi tra le mani The fast and the furious: Tokyo Drift per Playstation Portable, un titolo che fin dalla prima partita dimostra in modo fin troppo evidente il proprio modello di rifermento.
 
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 1
Quando passate in prossimità di un punto d'interesse verrete prontamente avvisati.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 2
Una schermata di attesa per caricamente...ne vedrete molte e molto a lungo durante il gioco.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 3
Il vostro avversario si dilegua all'orizzonte. Forse è il caso di potenziare la vostra vettura prima della prossima sfida.
In un mercato dei videogiochi in cui però i format originali sono merce rara (i possessori di Psp si godano fin in fondo Patapon!) inserirsi in un filone ben preciso non è necessariamente una cosa negativa, se lo si sviluppa con cura e qualità. Andiamo quindi a vedere cosa succede per le strade della capitale giapponese. Ovviamente all'inizio della vostra avventura disporrete d un budget limitato, che vi basterà giusto per acquistare la prima vettura e farci dei timidi ritocchi. I modelli disponibili saranno pochi e non particolarmente potenti ma, si sa, la gavetta è dura.

La scelta iniziale è fondamentale per decidere come impostare la partita. A seconda del tipo di trazione, il comportamento della vettura cambierà di molto e in questo bisogna dare atto ai programmatori di aver fatto un discreto lavoro. Potrete quindi scegliere un'auto a trazione anteriore, posteriore o integrale a seconda di quale sia il vostro stile di guida. Per poter comunque completare il gioco, prima o poi, avrete comunque bisogno di avere in garage auto di qualsiasi tipo.
Salito al volante del vostro nuovo mezzo, arriva finalmente il momento di scendere in strada. In The fast and the furious: Tokyo Drift  comunque di pazienza dovrete averne sempre molta poiché i caricamenti sono assai frequenti e non particolarmente veloci.
 
Il vostro primo contatto con la strada prima o poi comunque avverrà e potrete iniziare a scorrazzare per le highway della capitale nipponica. Il gioco si sviluppa su una mappa abbastanza ampia sulla quale, se vorrete, potrete scorrazzare liberamente. Il traffico è sempre piuttosto rado, si potrebbe pensare la cosa sia voluta, data l'ambientazione notturna dell'azione; il sospetto però che ciò sia motivato dall'esigenza di semplificare la programmazione. Alcuni di questi incontri che farete per le strade saranno con potenziali avversari.
 
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 4
Inizialmente le vetture a vostra disposizione non saranno né potenti nè tantomeno affascinanti.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 5
Come in tutti i titoli di questo tipo, la parte di tuning è fondamentale.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 6
Vittoria! E' sempre bello assaporare il dolce sapore del successo.
Vi basterà avvicinarvi, lampeggiare coi fari e la corsa avrà inizio. Il vincitore sarà colui che riuscirà a mettere tra sé e l'avversario duecento metri. Se ci pensate bene, anche in questo si legge chiaramente il modello al quale c si è ispirati. Il cuore del gioco sono invece le sfide vere e proprie che partiranno da determinati punti della città. Questi rendez-vous, come gli altri punti d'interesse, saranno visualizzabili sulla mappa. Potrete raggiungerli guidando oppure semplificarvi la vita e trasferirvi automaticamente sul luogo d'interesse.

A seconda dell'ubicazione delle gare avrete da affrontare team diversi di avversari e soprattutto tipi diversi di competizioni. Si potrà andare dalle sfide di accelerazione a quelle nelle quali invece dovrete dimostrare le vostre abilità di controllo del mezzo attraverso tortuosi tracciati. Come il titolo del gioco suggerisce, non potevano mancare le gare di drift, ovvero di derapata controllata.
 
Qui potrete dare libero sfogo a una guida più spettacolare e creativa, fatta di frenate e controsterzate. Sconfiggendo i vari team guadagnerete rispetto, soldi e la possibilità di sfidare avversari più ostici. Avrete quindi bisogno di migliorare costantemente le prestazioni delle vostre vetture o di comprarne di nuove e più potenti. In questo vi viene in aiuto la mappa che, oltre ai già citati luoghi di corsa, vi mostrerà anche le concessionarie, i garage e le officine dove fare tuning.

I veicoli che potrete comprare aumenteranno col vostro progredire all'interno del gioco e li troverete suddividi in concessionarie monomarca per quanto riguarda le case nipponiche e in uno generale multimarca per le vetture americane. Se però non vi capiterà spesso di cambiare auto, molto più di frequente farete visita alle officine dove potrete elaborare i vostri mezzi. Come di consueto le modifiche si distingueranno in due grandi categorie: quelle estetiche, dove dimostrare tutto il vostro animo tamarro, e quelle relative alle prestazioni dell'auto. In entrambi i casi anche qui i programmatori hanno svolto bene il compitino, copiando pari passo quanto insegnato dagli sviluppatori della Electronic Arts.

Andando ad analizzare la realizzazione tecnica, si è già accennato ai lunghi e ripetuti caricamenti, alla lunga decisamente fastidiosi. Per quanto concerne la fase di guida vera e propria bisogna ammettere che è di buona fattura. Il comportamento delle vetture in strada è discretamente diversificato e piuttosto realistico, pur non dimenticando mai la vena spiccatamente arcade di The Need for Speed.

Anche per quanto riguarda la fluidità e la velocità dell'azione non c'è male. Del resto sarebbe stato strano aspettarsi il contrario, visti i pochi elementi che caratterizzano l'azione. Va bene l'ambientazione notturna, però qualche altre vettura in più incontrata nel corso delle competizioni avrebbe reso meno la sensazione di correre in un circuito chiuso.
Tirando le somme di questo The fast and the Furious: Tokyo Drift lo potremmo catalogare tra i titoli “sarebbe potuto essere”. Si intravedono infatti potenzialità non da poco, perse però nella totale mancanza di spunti innovativi e in tanti piccoli difetti che sommati minano pesantemente l'esperienza di gioco.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 7
Un'altra vettura! Il traffico in strada è merce veramente rara in questo videogioco.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 8
Uno sguardo alle spalle per controllare il vostro avversario, ormai l'avete seminato.
The fast and the furious: Tokio Drift - Immagine 9
State attenti a usare con parsimonia il nitro, ne avrete veramente poco a disposizione.
6
Ma il The Need for Speed di quest'anno non si chiamava Pro Racer e non Tokyo Drift? Ah già...ma questa non è una puntata della saga Electronic Arts. L'errore è comunque più che giustificato visto che The fast and the furious sembra più una rivisitazione di un qualsiasi The need for speed piuttosto che un gioco nuovo di zecca. Gli elementi ci sono tutti: corse clandestine, band rivali, guida libera per la città, tuning estetico e di motore. Ciò non sarebbe comunque male se accompagnato da una buona realizzazione e qualche spunto innovativo. In The fast and the furious di innovazione non c'è l'ombra e la realizzazione tecnica è buona ma non esente da pecche. L'azione di gioco è rapida e coinvolgente ma ci si ritrova praticamente sempre a correre senza incontrare altre vetture. Uno dei problemi più fastidiosi è la lentezza e la frequenza dei caricamenti, che spezza l'azione di gioco e mette a dura prova la pazienza dei giocatori. In definitiva una discreta simulazione di guida, poco originale e con qualche elemento che ne mina purtroppo una votazione che sarebbe potuta essere ben maggiore.
voto grafica7
voto sonoro6,5
voto gameplay6,5
voto durata5
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