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Recensione The Cave

Il ritorno di Ron Gilbert
Massimiliano Pacchiano Di Massimiliano Pacchiano(24 gennaio 2013)
I più giovani si chiederanno chi diamine è Ron Gilbert, ma nell'ambiente dei videogiochi tale domanda corrisponde un po' a chiedere chi erano i Beatles.  La risposta è semplice: se avete sentito parlare di avventure grafiche leggendarie come The Secret of Monkey Island, Zak Mc Kracken, Maniac Mansion o Indiana Jones and the Last Crusade, sappiate che il signor Gilbert non solo è l'autore dei suddetti giochi, ma è anche l'inventore dell'interfaccia grafica denominata SCUMM, che all'epoca rivoluzionò il mondo della narrazione interattiva. Prima di allora nelle cosiddette “adventures” grafico-testuali  bisognava digitare sulla tastiera i comandi da far eseguire ai personaggi, mentre grazie alla nuova intuizione del vecchio Ron era possibile fare tutto col mouse cliccando direttamente su verbi ed oggetti a video. Inoltre i risultati delle azioni erano mostrati in tempo reale da personaggi animati anziché da testi o schermate statiche, cosa che prima di allora non si era mai vista in giochi di questo genere.
The Cave - Immagine 1
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Ma si sa, i tempi cambiano velocemente ed i videogiochi anche, quindi il caro Ron ultimamente ha avuto ben poche occasioni per dimostrare il suo valore. L'ultimo tentativo fu Deathspank, hack'n'slash fantasy-umoristico che pur avendo la sua fetta di appassionati non ha in nessun modo lasciato il segno nel panorama odierno. Ed ecco l'illuminazione: tornare alle origini con qualcosa che si avvicinasse di più alle vecchie avventure pubblicate sotto etichetta LucasFilm e LucasArts. Spalleggiato dall'amico di sempre Tim Shafer (Grim Fandango, Day of the Tentacle) e dalla sua compagnia Double Fine, Ron dà alla luce The Cave, originale ed interessante connubio tra platform-puzzle e avventura grafica.

L'impronta tipica di Ron Gilbert è presente fin dal principio, infatti appena dopo il monologo introduttivo dovremo scegliere tre personaggi da una rosa di sette, ognuno con background e caratteristiche uniche. Questo aspetto ricorda il vecchio Maniac Mansion, nel quale tre ragazzi a scelta dovevano entrare nella magione di uno scienziato pazzo. E come nel vecchio gioco del 1987, alcuni aspetti dell'avventura cambieranno a seconda di chi sceglieremo, così come muterà il possibile approccio a determinati enigmi. Ognuno dei sette protagonisti ha un potere unico: ad esempio, il Cavaliere può diventare invulnerabile grazie ad una sfera di energia divina, mentre la Viaggiatrice del tempo potrà teletrasportarsi alcuni metri in avanti per superare determinate barriere e cancelli. La caverna stessa è strutturata in maniera “modulare” ed a seconda dei protagonisti scelti inizialmente l'esperienza di gioco sarà molto diversa, con aree “dedicate” a tali personaggi. Se ad esempio scegliamo i due Gemellini demoniaci, nel corso del gioco visiteremo una vasta area che ricorda la loro tetra e decadente magione, ricreata appositamente dallo spirito della Caverna per metterli alla prova e narraci la loro storia.

The Cave procede principalmente come un “normale” platform a scorrimento multidirezionale, tra piattaforme, abissi e corde (o scale) su cui arrampicarsi. Gli enigmi presenti sono di tre tipi, ma alternati e miscelati in maniera davvero sapiente, così da permetterci in alcuni casi di avere più di un modo per superare un determinato problema. Ma andiamo con ordine: innanzitutto ci sono gli enigmi platform, per intenderci quelli in cui dobbiamo azionare interruttori per aprire passaggi, spostare casse ecc. Spesso saremo spinti a far cooperare i personaggi per poter avanzare, alternandone il controllo un po' come accadeva nel vecchio e glorioso The Lost Vikings.
Il secondo tipo di enigma è quello da avventura grafica: ogni personaggio potrà portare al massimo un oggetto con sé, e questi potranno essere utili alla progressione: ad esempio (cito uno dei primissimi enigmi per evitare spoiler) potremo usare un certo oggetto profumato per attirare una creatura mostruosa, ma per ottenerlo dovremo attivare un distributore automatico. Al fine di allacciare la corrente necessaria però, dovremo fare prima un'altra azione. Inoltre andrà fatta anche l'azione inversa, per attivare un altro meccanismo che servirà, in congiunzione con l'oggetto profumato a.. ok mi fermo qui, ma gli enigmi riescono ad essere sia articolati che estremamente divertenti ed appaganti, senza essere quasi mai frustranti. La classe delle vecchie avventure LucasFilm si vede tutta.

Il terzo tipo di enigma è quello facoltativo, legato alle abilità dei singoli personaggi. E se invece di premere la leva per aprire quella porta ci passo attraverso? E se invece di usare l'oggetto X per distrarre quel personaggio, utilizzo la mia abilità di ghosting o l'invulnerabilità di quell'altro personaggio? O ancora, se invece di prendere il tunnel di destra, riesco ad imboccare quello di sinistra oltre la voragine, grazie al mio rampino? La complessità della struttura di enigmi e la varietà di approcci disponibili salta fuori proprio da questo terzo aspetto. Insomma, un Maniac Mansion in salsa platform dove abbiamo soluzioni multiple e dove la scelta dei personaggi ha un suo notevole peso.

Per quanto riguarda l'aspetto narrativo, The Cave riesce ad essere interessante e, in un certo qual modo, allegorico. I sette personaggi si addentrano in queste misteriose caverne stregate e surreali per una ragione. Sette diverse motivazioni e sette storie che starà a noi scoprire trovando i “graffiti” sparsi lungo l'avventura. Sette racconti che parlano della natura umana e dei suoi errori, dell'addentrarsi all'interno dei meandri dell'animo umano: una figurativa caverna oscura. Ma nonostante questo l'atmosfera è leggera: i dialoghi e la voce narrante non risparmiano battute e nonsense, frizzi e lazzi in pieno stile Monkey Island e affini. Il narratore (che è in realtà la caverna stessa) talvolta si rivolge direttamente ai singoli personaggi, quindi anche ciò che udiremo cambierà in base alla scelta iniziale. Tutto il versante audio è estremamente curato, dalle musiche al doppiaggio inglese e persino i sottotitoli in italiano sono decisamente buoni. Tuttavia c'è da dire che il particolare stile dei dialoghi “alla LucasArts” rende molto meglio in forma unicamente testuale che non recitato; detto in maniera semplice “farebbe più ridere” leggendo che non ascoltando.
The Cave - Immagine 5
Dal punto di vista grafico, The Cave ci offre un design davvero pregevole: ambienti, personaggi ed animazioni hanno uno stile cartoon molto elegante e ricercato. Soprattutto le creature sono splendide, spesso ricche di dettagli come macchie, spuntoni, artigli e denti aguzzi. Gli ambienti non sono molto appariscenti, ma spesso regalano piccole chicche e particolari buffi, come oggetti inusuali incastonati nella roccia o segni di chi “ci ha preceduto” nell'esplorazione. I movimenti e le animazioni dei personaggi sono particolarmente riusciti: molto dettagliate e diverse tra loro, riescono a fornire personalità ai protagonisti. Purtroppo non tutto è positivo: il difetto tecnico più rilevante è rappresentato da sporadici scatti durante il gioco, che possono essere di diversa entità e durata. A quanto pare questi cali di frame-rate avvengono quando il gioco accede al disco rigido per caricare porzioni di scenario o particolari animazioni, e la loro presenza unita ad un aggiornamento modesto (siamo intorno ai 30FPS a fronte di una complessità poligonale tutt'altro che elevata) e ad un'illuminazione della scena non sempre all'altezza, toglie alcuni punti sia al fattore visivo che alla fluidità dell'esperienza di gioco. Inoltre sono presenti alcuni saltuari bug nelle collisioni, ma nulla di eccessivamente fastidioso.

La longevità è molto soggettiva, infatti anche se una singola tornata di gioco può essere risolta in breve tempo (se si conoscono già gli enigmi), sono proprio i tentativi falliti ed il tempo speso a capire cosa fare (e come) ad aumentarne il tempo di fruizione.. proprio come nelle vecchie avventure grafiche. Possiamo stimare la prima tornata intorno alle 5 ore (a meno di non bloccarsi definitivamente da qualche parte, ipotesi comunque remota), ma tenendo conto che ogni personaggio ha delle sue aree modulari che verranno inserite dalla “Caverna” all'interno della mappa di gioco, rendendo ogni partita diversa, possiamo stimare la durata totale intorno alle 12 ore di gioco, nel caso si vogliano utilizzare tutti i personaggi e vedere tutti i finali. Ciò infatti richiederà un minimo di tre tornate, progressivamente più brevi a causa del numero di enigmi già visti.
The Cave - Immagine 6
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Un'ultima curiosità: nonostante i sottotitoli in italiano siano ben tradotti, la versione review del gioco in nostro possesso figura nella dashboard italiana con un titolo storpiato: “Il Caveroni” anziché The Cave. Possiamo solo supporre che qualcuno, magari un burlone della Double Fine, volesse inserire un titolo provvisorio per definire la versione italiana dal gioco e, non sapendo la corretta traduzione del titolo, abbia optato per una classicissima gag americana: la crasi col termine “maccheroni”. E quindi dopo i Jobberoni del wrestling ecco il mitico “Il Caveroni”.
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Perfetto connubio tra platform-puzzle e avventura grafica, The Cave è un esperimento che riesce a svecchiare entrambi i generi, ma purtroppo non mancano le sbavature. Abbiamo enigmi estremamente intelligenti e godibili ma mai frustranti, scrittura notevole di trama e dialoghi (Ron Gilbert non ha perso il suo smalto), un ottimo stile grafico e soprattutto una struttura dinamica: il gioco cambia di partita in partita in base ai personaggi scelti, tra mappe modulari ed enigmi con più soluzioni. Purtroppo ci sono anche difetti difficili da ignorare come, il massiccio backtracking e la realizzazione tecnica ben lontana dall'eccellenza. Tra cali di frame-rate, piccoli bug, illuminazione non eccelsa e risoluzione appena discreta, The Cave è un gioco ricco nella sostanza ma carente nell'aspetto estetico. Contiamo che questi difetti siano assenti in versione Pc, ma il backtracking e la ripetitività nell'affrontare porzioni di gioco già viste rimangono.
voto grafica7,5
voto sonoro8
voto gameplay8,5
voto durata8