Immersi nelle nostre nazionali (e nazionalistiche) abbuffate di calcio, sempre più spesso restiamo, come da italica tradizione, ai margini di sport che nel resto del mondo infiammano folle oceaniche e muovono altrettanto grandi giri di danaro. Uno di questi è il baseball, gioco tanto mitizzato in paesi come Giappone e Stati Uniti, quando tristemente snobbato a casa nostra. Eppure, quasi per ironia della sorte, siamo stati bombardati per diverse generazioni dalla messa in onda di serie animate gravitanti attorno al mondo di questo particolare sport. Chi ha passato la propria adolescenza negli anni '80 e '90, non può non ricordare almeno qualche puntata di cartoni come “Tommy, la stella dei Giants” o “Pat, la ragazza del baseball”, prodotti di grande successo, ma non capaci di inserire il baseball nella cultura dei nostri giorni.
Nel mentre però, una schiera di appassionati irriducibili si è formato attorno alle gesta dei campioni d'oltreoceano e alle partite del nostro campionato che, per la gioa di molti, ha mostrato diversi miglioramenti che potrebbero sfociare nel 2010 in quello che si preannuncia come il passaggio al professionismo per i giocatori italiani.
Logicamente, fuori dai nostri confini, ogni anno vengono prodotti diversi videogame basati sul baseball che però, a causa dello scarso interesse italiano, quasi mai arrivano nei nostri negozi. Dopo un tentativo su Nintendo Wii, 2K prova a dare nuova fiducia ai videogiocatori sportivi italiani, portando sul nostro mercato The Bigs 2, titolo di stampo marcatamente arcade, ma forte della licenza della Major League, il principale campionato americano, marcando quini la presenza di tutte le più importanti stelle del firmamento U.S.A.
A differenza di molti altri titoli di baseball, la serie The Bigs ha sempre preferito mettere da parte la simulazione troppo rigorosa per dare spazio ad un approccio più arcade, capace di rendere interessante e immediata ogni fase del gioco. Ed è appunto questa l'arma scelta per cercare di fare breccia anche sul nostro territorio, evitando così di fossilizzarsi troppo su regole che sembrano risultare talvolta un po' troppo ostiche.
Intendiamoci, nulla che alla resa di conti possa risultare più complicato della calcistica regola del fuorigioco, ma intraprendere da zero una disciplina sportiva potrebbe scoraggiare più di un giocatore. Invece, per quanto riguarda The Bigs 2, basterà una generale idea delle principali meccaniche di gioco per gettarsi nella mischia e dare il via ad una nuova passione, senza comunque scordare chi già ha una infarinatura a riguardo.
Le molteplici facce della “pallabase”
Oltre alla classica trafila di partite amichevoli e alla possibilità di giocare una stagione intera alla guida della squadra prescelta, The Bigs 2 si segnala per la presenza di un'interessante modalità carriera, dove dovremo creare il nostro eroe (grazie ad un discreto editor) e metterci nei panni di un campione decaduto a causa di un grave infortunio, impegnato nella scalata per ritornare tra i grandi del baseball. Sarà quindi necessario rimboccarci le maniche e riprendere a giocare dai campi di seconda categoria per riuscire a strappare una nuova chiamata in Major, per poi dimostrare di saper reggere il ritmo dei migliori, in una sequela di partite con obiettivi da centrare e minigiochi che serviranno a migliorare le nostre qualità.
A corredo del tutto, quando non avremo voglia di intraprendere una partita intera, oltre ai minigame giocabili singolarmente avremo a nostra disposizione l'Home Run Pinball. Saremo catapultati nel bel mezzo di una delle città disponibili, tra cui ad esempio Tokyo o Las Vegas, nei panni di uno dei battitori a nostra scelta tra quelli del roster, dovendo ribattere le palle del lanciatore a mo di flipper, per colpire cartelloni e monumenti così da fare punti su punti e accedere a vari bonus. Il tutto è studiato estremamente bene, fornendo molteplici target in base alla potenza e all'angolazione scelta per la battuta, dando vita ad un turbine di colori ed effetti speciali, al punto che in rari casi saranno quasi un impedimento a capire la traiettoria del lancio che dovremo ribattere. Appena presa la mano col il tempo per l'impatto con la palla, l'Home Run Pinball riuscirà a tenervi incollati al pad per diverse ore; sarete infatti sempre pronti a ricominciare l'ennesima partita per segnare un nuovo record.
Anima arcade e cuore sportivo. Praticamente ogni momento della partita è basato su un minigame o, quantomeno, ne viene influenzato. Per lanciare dovrete centrare un bersaglio con la giusta potenza e angolazione, per battere sarà necessario capire il momento migliore per usare la mazza, per conquistare le basi l'occhio si punterà sull'hud di gioco che in sovraimpressione mostrerà la posizione di ogni attaccante. Persino per ricevere una palla potreste trovarvi a dover premere i tasti del pad in una particolare combinazione. Oltre a queste situazioni, l'adrenalina salirà a dismisura con l'aumentare delle barre del turbo. Sia che stiate giocando in difesa o in attacco, in base a come vi comporterete riceverete punti che andranno a riempire due indicatori. Uno sarà diviso in cinque porzioni, permettendovi di usare il turbo sia per lanciare che per battere o correre, mentre l'altra sarà un vero e proprio bonus da giocare in un colpo solo. Potrete infatti godere di forza extra per un turno, in modo da sconfiggere qualsiasi battitore o segnare un fuoricampo altamente coreografico.
Un buon giocatore è uno che ci prova - Branch Rickey
Anche tecnicamente il gioco sa farsi valere, mostrando una grafica non al top della potenza della console ma comunque di ottimo livello, soprattutto nella realizzazione dei giocatori, resi estremamente somiglianti alle controparti reali. Le animazioni sono piacevoli, e decadono unicamente in alcune situazioni mostrando una innaturale goffaggine. Buona la colonna sonora, dove si fanno sentire gruppi del calibro dei Pantera e dei Korn. Simpatica anche la telecronaca, dove non mancheranno alcune espressioni colorite, ma comunque sempre in inglese come d'altronde è tutto il gioco, compresi i testi scritti.
Qualche appunto deve segnarsi all'intelligenza artificiale dei propri compagni, che alcune volte si è dimostrata non del tutto al passo con le situazioni di gioco. In più di una occasione avremmo preferito vedere il corridore scattare verso la base successiva invece che difendere quella conquistata, ma i casi sono stati comunque sporadici. Ottima invece quella avversaria, che già a livello di difficoltà “normale” ci ha dato davvero del filo da torcere
Per quel che riguarda il multiplayer, The Bigs 2 permette di giocare in locale a due utenti sia uno contro l'altro che in cooperativa, anche nella modalità Home Run Pinball. Spostandoci online, i giocatori possono diventare un massimo di quattro, per divertenti sfide 2vs2. Purtroppo però, praticamente ogni partita che abbiamo provato a imbastire tramite Xbox Live si è rivelata afflitta da lag, fenomeno davvero fastidioso in un videogame dove tempismo e precisione sono alla base della vittoria. Un vero peccato, speriamo che in futuro giunga qualche patch a migliorare la situazione.
The Bigs 2 è un prodotto solido, veloce e intrigante. Adatto non solo a chi ama il baseball, ma a tutti coloro che sono alla ricerca di tante ore di divertimento senza spaventarsi dall'incontro con uno sport magari poco conosciuto, ma certamente non difficile da imparare. Se aggiungiamo il fatto che il gioco è presentato sul mercato ad un prezzo budget, abbiamo una ghiotta possibilità per entrare nel mondo del baseball con un approccio leggero e interessante. Cosa aspettate a prendere la mazza? È il vostro turno di battuta!
In messico vanno molto i tatuaggi... e grazie all'editor potremo decorare anche noi la nostra pellaccia
8
Bando alle ciance: The Bigs 2 è un gioco affascinante e divertente. Sappiamo perfettamente che la maggior parte del pubblico italiano non è appassionato di baseball, ma la struttura arcade proposta dal titolo in questione è in grado di far appassionare chiunque abbia quantomeno la buona volontà di scoprire le regole base del gioco e prendere un po' la mano con il set di comandi. Tra lanci speciali, battute col turbo e saldi degni di un film hollywoodiano, le partite scorrono via che è un piacere. Grazie a ottime intuizioni nel gameplay e un più che discreto comparto tecnico. Tra un campionato e la ben congegnata carriera, troverete anche il tempo dedicarvi ai tanti minigiochi, dove l'Home Run Pinball rischia realmente di creare dipendenza e tenervi tantissime ore attaccati alla vostra Xbox 360. I difetti ci sono, legati principalmente all'intelligenza artificiale, alla lag e a qualche animazione, ma non riescono a minare il valore intrinseco del prodotto che, ricordiamolo, viene presentato ad un prezzo speciale, iniziativa sempre gradita. Insomma, è il momento migliore per avvicinarsi ad uno degli sport più amati al mondo, ancora però troppo poco seguito nel nostro paese.



