Dal punto di vista del sonoro siamo ugualmente più che soddisfatti: i brani musicali sono tutti accattivanti, coinvolgenti e perfettamente adeguati alle situazioni in cui vengono eseguiti, siano esse arene di battaglia, filmati maestosi o l'esplorazione della Campagna. Ottimi anche tutti gi effetti sonori, mentre per i doppiaggi è stata operata una scelta singolare: circa la metà dei personaggi parla in Giapponese, mentre i restanti in Inglese, più o meno in funzione della propria nazionalità. Questo è sicuramente accettabile fintanto che avviene durante gli scontri, ma appare piuttosto inadeguato durante i filmati e i dialoghi... La qualità degli uni quanto gli altri, comunque, non è in discussione. Ottime le traduzioni dei testi in Italiano.
Il sistema di combattimento di Tekken non è qualcosa che si padroneggia in un paio di scontri: c'è bisogno di pratica per imparare ad utilizzare così-così anche un solo personaggio, anche se di solito a quel punto si è appresa abbastanza la tempistica delle combo di base da permettere di ottenere qualche modesto risultato con tutto il cast. Per ottenere la maestria, però, è necessario vero impegno: le combo sono veramente tante, con concatenamenti di attacchi che possono durare anche diversi secondi e per imparare tutte quelle di un personaggio (oltre che per imparare a contrastare quelle avversarie) ci vuole tempo.In modalità Campagna le cose sono relativamente più semplici, visto che per affrontare i molteplici nemici minori che scemeranno contro di noi saranno solitamente sufficienti tre-quattro combinazioni chiave, meglio ancora se ad ampio raggio. Anche i Boss, costituiti dai lottatori da sbloccare, tendono ad essere meno aggressivi quando affrontati i questo frangente, e salvo alcuni fastidiosi picchi di difficoltà (come il distretto del sumo) di norma andrete avanti lisci e tranquilli. A variare la situazione intervengono non solo i succitati potenziamenti relativi all'equipaggiamento, ma anche Item raccattabili in giro, come i curativi, i danni extra e le armi ad uso limitato (tubi di piombo, mitragliatrici e lanciafiamme).
Certo, la personalizzazione del lottatore è piuttosto limitata e guidata: gli abiti sono specifici per personaggio, costano un occhio della testa e vanno comprati separatamente per colore. Diciamo che il gioco ci “obbliga” o pompare il modello da Campagna con gli oggetti trovati, e ci lascia spazio per un modello da sfida da realizzare con cura.
Non si discute neppure la longevità: per quanto la modalità Campagna si porti a termine agevolmente in meno di una decina di ore (parliamo della prima volta: in seguito si sblocca la difficoltà superiore), è interessante la possibilità di riogiocarla con altri personaggi, oltre alla ricerca di vari nemici ed aree segrete. Rimangono poi tutte le altre modalità canoniche, e ovviamente non ultimo il MultiPlayer, a garantire a tutti gli appassionati ore su ore di gioco ininterrotto.
Insomma, concludendo: non ci aspettavamo meno di un capolavoro da Tekken 6, e lo abbiamo avuto.
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Tekken arriva al sesto capitolo regalandoci un rooster impressionante (ben quaranta personaggi), una storia ben più che “accennata” sviluppata attraverso l'ottima e accessibile modalità Campagna a scorrimento, e naturalmente tante innovazioni tecniche. I nuovi personaggi si integrano alla perfezione col sistema, naturalmente ritoccato alla bisogna, e le varie modalità, compresa la già testata “Fantasma”, ci terranno occupati a lungo. Lasciarsi sfuggire questo nuovo mattone di una colonna portante del picchiaduro 3D sarebbe un peccato per tutti gli appassionati.



