Eleine è solo l'ennesima vittima della tossina rilasciata da LeChuck. Ora, senza più la spugna guaritrice tra le mani, sarà ancora più difficile far tornare tutto alla normalità.
Essere sotto l'occhio di una folla inferocita che non vuole far altro che sgozzarti non è il massimo della vita. Ma Guybrush, da Temibile Pirata, dovrà uscirsene in qualche modo.
Colpi di scena si susseguono, rivelazioni inaspettate sul passato della saga e dei personaggi storici - LeChuck in primis - deliziano i palati dei fans di vecchia data. Mancherà forse qualche nuova comparsa degna di nota, come accaduto in Lair of the Leviathan, ma lo script è così mozzafiato da coprire ogni altra lacuna. Trial and Execution, almeno a parere nostro, è il vero seguito dei Monkey Island di Ron Gilbert. Humour nero, ambientazioni tetre e mix perfetto di ironia e serietà. Persino il Club 41, una delle aree visitabili, richiama palesemente il leggendario Scumm Bar (sarà per la colonna sonora, ri-arrangiata dal pezzo che già conoscevamo?). Cosa accadrà a Guybrush? Riuscirà a fermare i mefistofelici - e ancora incomprensibili - piani del marchese? Si ricongiungerà nuovamente con LeChuck, sua nuova spalla? Ovviamente ve lo lasceremo scoprire da soli.
Questa "dolce" ragazza fa parte dell'accusa. Possibile che Guybrush l'abbia realmente sfregiata in una rissa al bar? A noi il compito di discolparci.
Quando anche il giudice è sotto l'effetto di una malattia malefica, le possibilità di diventare innocenti calano vertiginosamente.
Doppiamente triste che suddetto backtraking sia l'unico difetto degno di nota riscontrato. Vero, Telltale non è nuova a simili tipi di riciclaggio delle ambientazioni, e Sam&Max ne è la prova più lampante, ma altrettanto vero è che se c'era una cosa su cui Tales of Monkey Island si distingueva dalle saghe precedenti, quella era proprio l'offerta di zone sempre create da zero. Sperando che questa linea venga ancora una volta stroncata da Rise of Pirate God, ovviamente. Il vantaggio di avere un mondo già bello che pronto è, come detto prima, il maggior tempo concesso alla software house per lavorare ad altri contenuti. Trial and Execution offre, di fatto, la più grande zona esplorabile dell'intera miniserie. Parliamo infatti dell'intera Flotsam già visitata nel primo capitolo, oltre a qualche altro scorcio messo su per l'occasione. Ci riferiamo al già citato Club 41, il bar pirata che, nel primo capitolo, abbiamo ammirato solo dall'esterno, e al Tribunale di Giustizia, che ha ora aperto finalmente i battenti. Tanto da fare, altrettanto da esplorare. La sfida è assicurata.
Il banco delle prove. Da qui potete capire quali sono i capi d'accusa da cui discolparvi. Certo che alcune di queste sono assolutamente esilaranti.
Guybrush, in veste di avvocato di sè stesso, può anche chiamarsi al banco dei testimoni. I siparietti avvocato-testimone, con lui che si scambia continuamente di ruolo, sono esilaranti.
8
In definitiva, possiamo sbilanciarci con un commento globale su questo Trial and Execution of Guybrush Threepwood? Senza paura, potremmo dire che è il migliore dei quattro episodi. Sarà per la perfetta mescolanza di enigmi qualitativi e copione scoppiettante, sarà per l'atmosfera azzeccatissima, o sarà perché ora - più che mai - fremiamo dalla voglia di vedere come va a finire. Questo è un capitolo di svolta per l'intera saga: colpi di scena imperdibili, rivelazioni sul passato capaci di rivoltare come un calzino la vostra visione della saga. Insomma, un prodotto limato praticamente su ogni aspetto. Peccato per la riproposizione di ambientazioni già percorse e digerite in Launch of Screaming Narwhal. Il backtraking è, in linea di massima, l'unico difetto del gioco, e la sensazione di già visto si fa sentire. Il ritorno a Flotsam non poteva mancare, anche per cavilli di trama, ma rimane pur sempre un luogo conosciuto che - per quanto nel frattanto possa essere cambiato - non offre le novità necessarie per farsi apprezzare fino in fondo. Per il resto, prova superata. E che la rinascita del Dio Pirata possa concludere in bellezza questa scintillante serie episodica. Rimanete con noi, l'8 Dicembre non è poi così lontano.



