Recensione Tak and the power of Juju

“Carissimi fedeli, il perfido Tlaloc ha rubato le pietre lunari e quasi tutti gli abitanti della città sono stati trasformati in pecorelle,ma ho deciso uno di voi andrà a recuperarle!! Tak...sei stato nominato!!! (sguardo perplesso da parte di tutta la popolazione...). Ed è così che il povero Tak volente o nolente, apprendista sciamano, si ritrova catapultato in questa avventura molto simpatica sviluppata dalla TQH. La storia come si può dedurre tratta la solita lotta 'buoni contro cattivi', senza particolari fronzoli narrativi in cui noi impersoneremo l'eroe di turno (anche se, diciamocelo, Tak a ben guardarlo è proprio un antieroe a tutti gli effetti) alla caccia del cattivone. Quello che doveva essere il vero eroe del villaggio ovvero Lok è stato trasformato, come il resto degli abitanti, in una pecora quindi non ci resta altro che prendere la nostra fidata cerbottana, il costume da pollo e dare inizio a quella che sarà una divertentissima avventura. La caratteristica particolare in questa storia però è il livello di comicità che hanno certe scene di gioco. Non raggiunge la demenzialità di Sam e Max, sia chiaro, ma sicuramente vedere Tak impegnato in qualche assurda manovra ci strapperà più di qualche sorriso, senza dimenticare, comunque, che i dialoghi sono stati sviluppati in maniera ironica e piacevole. Il gioco è basato sulla costante interazione con l'ambiente e l'utilizzo delle armi (inizialmente disporremo solo della cerbottana) di cui Tak dispone, per il proseguimento del gioco. Come detto, quindi, il nostro personaggio inizia il gioco con una quantità di armi limitata ma via via il suo arsenale si arricchirà notevolmente permettendoci di eliminare molto più velocemente i nemici lungo il percorso.Trovandosi in una giungla Tak si dovrà a dover interagire spesso con degli animali. Potrete utilizzare le pecore per mascherarvi e non farvi vedere dai nemici o per sbloccare alcuni meccanismi, mentre i gorilla che ci utilizzeranno come proiettili da catapulta lanciandoci in zone altrimenti inacessibili. Starà a noi trovare il metodo giusto con cui usare appunto un determinato animale per trarne beneficio. Ma che cos'è il Juju? Il Juju non è altro la magia che si trova nel mondo di Tak e che lui spesso si ritroverà ad usare durante il gioco. Oltre ai numerosi power up e alle armi che utilizzeremo contro i nemici, ci ritroveremo in alcuni stage ad interagire con dei pozzi magici. Questi non sono altro che dei portali che si attiveranno con la magia Juju ma che hanno una particolarità che spiegherò con un esempio.In uno stage Juju si ritrova a dover trovare tutte le magie Juju per attivare un portale che gli permetterà di passare quella zona, una volta attivato il portale comparirà un ponte ma insieme ad esso anche dei nemici che prima non potevamo vedere, in pratica è come se il portale ci trasportasse in un'altra dimensione per un breve periodo.
Un'altra cosa molto divertente è vedere Tak indossare il suo costume da supereroe ( DA POLLO!!!). Quando Tak avrà addosso questo costume potrà planare sui suoi nemici e questo si rivelerà molto utile quando attaccandoli dall'alto questi non potranno colpirci. Non mancheranno nemmeno i sottogiochi oramai tipici di ogni platform, ci ritroveremo per esempio impegnati in una folle corsa con uno snowboard (immaginatevi un ometto basso e bruttino con quella che dovrebbe essere una tavola da snowboard fare acrobazie fuori dal comune).La storia bisogna dirlo procede comunque in maniera non sempre lineare ma pur sempre piacevole e ben presto ci ritroveremo affezzionati a questo simpatico indigeno trovatosi suo malgrado coinvolto in questa incredibile avventura. L'IA dei personaggi che affronteremo e con cui ci ritroveremo ad agire è sviluppata bene e avremo modo di rendercene conto noi stessi durante il proseguimento dell'azione. Graficamente la THQ ha sviluppato davvero un buon titolo, considerato soprattutto il target a cui è rivolto, con alcune chicche (i riflessi sull'acqua, ad esempio), che sono propri di produzioni di ben altra caratura. La stessa cura è riversata anche sui filmati d'intermezzo, che servono a stemperare l'azione di gioco e a renderci partecipi sullo svolgimento della trama vera e propria. Ma si sa, la grafica non è tutto e dopo che l'occhio ha avuto la sua parte non ci rimane che dire che anche dal punto di vista della giocabilità Tak non ha deluso. E' possibile muoversi attraverso i numerosi stage nei modi più disparati e lasciare libera intentiva sul come affrontare e risolvere i vari intoppi che ci si porranno davanti, senza raggiungere mai livelli di frustrazione, anche per le fasce d'età più giovani.

In definitiva, Tak si è rivelato un titolo decisamente gradevole e divertente, forse privo di quegli spunti necessari a farlo diventare un classico del genere, ma sicuramente sufficiente per regalare ad un pubblico di tutte le età ore di spensierato e 'soffice' divertimento.