Nell'attesa di sviluppi futuri, un titolo come Table Tennis si affida senza troppe complicazioni all'interpretazione di istruzioni precostituite. Il ping pong di Rockstar, già sperimentato su X360, si arricchisce della componente gestuale; il tavolo visualizzato lungo l'asse verticale, la telecamera posta dietro l'atleta in posizione leggermente rialzata, il movimento del controller verso le sei direzioni principali (destra, centro e sinistra, in prossimità della rete imprimendo una traiettoria bassa o sul fondo imprimendone una alta) atto a spedire la pallina nel punto corrispondente della metà di campo avversaria. Su tale impostazione di base si costruiscono le variabili dell'azione, tramite la pressione combinata di pulsanti o la scelta di specifiche tempistiche di reazione.
Per ottenere una battuta più incisiva occorre scuotere il wiimote mentre l'indicatore sulla barra indica la zona verde
Il modo più efficace per rispondere all'avversario è utilizzare il suo stesso effetto, ma senza caricare eccessivamente il colpo
Tenendo premuto il tasto A si effettua infine il tocco morbido, di prezioso aiuto nelle risposte alle palle più veloci o nei cambi di ritmo al fine di cogliere in contro-tempo l'avversario.
Se i meccanismi appena descritti identificano l'approccio standard, amministrabile brandendo il solo wiimote, due ulteriori configurazioni complicano e approfondiscono il gameplay basandosi sull'apporto del nunchuck. In modalità “smanettone”, l'analogico gestisce lo spostamento del tennista, altrimenti affidato alla cpu; l'ulteriore grado di libertà nella personalizzazione della propria condotta di gioco si paga con la difficoltà supplementare di tenersi nella posizione più agevole, evitando di sbilanciarsi troppo e di subire facili punti sul lato scoperto. In assetto da “cecchino”, l'analogico è invece adibito al piazzamento della palla, consentendo un grado di accuratezza superiore ma eliminando del tutto la funzione di indirizzamento dinamica.
Liu Ping è uno dei personaggi dalle statistiche più equilibrate, la cui scelta è molto indicata soprattutto agli inizi
Un errato posizionamento rispetto al campo, offre all'avversario la possibilità di colpire senza pietà sul fianco scoperto
Insieme, nel loro attribuire un'impressione di flebile differita all'azione (complice il ralenti con cui la regia accompagna alcune conclusioni), costituiscono un compromesso funzionale, per quanto ancora vagamente artificioso e distante dall'ideale intuitività.
L'esperienza, senza tanti fronzoli sul piano delle opzioni di gioco (non si va oltre i tornei di crescente difficoltà, le esibizioni liberamente configurabili che ospitano anche le sfide in multiplayer e una sezione di allenamento onestamente poco esplicita) e forte di un motore grafico solido (molto buoni i modelli poligonali) ma non troppo appariscente, si focalizza sulla resa dello sport giocato. Non si può certo parlare di simulazione, ma la riduzione videoludica coglie e rielabora nell'ottica del divertimento immediato buona parte delle dinamiche reali; in particolare, è la combinazione di effetti e contro-effetti sulla palla a rendere interessanti e verosimili le partite, portando ad imbarazzanti tiri fuori bersaglio nel caso di risposte errate agli spin, consentendo di variare da un piglio spudoratamente offensivo a una subdola strategia attendista, con la costante certezza e coscienza di piazzare i colpi proprio dove si desiderano.
Al fine di non concedere punti di riferimento, è opportuno variare il tipo di battuta, alternando conclusioni potenti e mirate
Il gioco non distingue tra l'esecuzione di dritto e rovescio; è necessario solo impartire la direzione del tiro
7,5
Table Tennis è forte della fisicità garantita dal controllo tramite wiimote, in grado di dare un apporto consistente all'immedesimazione, ma non ne sfrutta il potenziale come potrebbe, rimanendo legato per molti aspetti all'originale concezione per un pad tradizionale. Rockstar riesce in tutti i modi a interpretare in maniera convincente, con spirito arcade e divertito, l'essenza del ping pong, nelle sue dinamiche e nella sua componente agonistica.



