Recensione Syphon Filter 2

Di Redazione Gamesurf (21 aprile 2000)

I livelli sono divisi in checkpoint, ogni volta che morirete (ed accadrà spesso) dovrete ripartire dall'ultimo che avete passato, in genere posto in modo da non dover fare più di 3-4 passaggi difficili per volta, in modo da non rendere troppo frustrante il titolo, ma neppure troppo facile. E' possibile salvare in qualunque momento, anche se quando riprenderete il salvataggio dovrete ripartire dall'ultimo checkpoint. Alcune osservazioni prima di concludere: il titolo è decisamente di buon livello, ma del tutto simile al precedente, nessuno si sarebbe scandalizzato se si fosse posto in vendita come data disk, solo la longevità molto alta e la presenza di due CD contenenti 21 missioni, 20 livelli multiplayer, oltre ai numerosissimi filmati possono giustificare un prezzo pieno, anche se forse da un sequel sarebbe lecito aspettarsi qualche innovazione in più.

Il coltello è estremamente efficace a breve distanza

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Un prodotto che si colloca esattamente dove si trovava il suo predecessore, ottimo il gameplay, orientato in maniera forte verso l'azione, ma che non disdegna alcune parti più tattico-riflessive. La longevità si attesta su livelli piuttosto alti, le missioni sono numerose e decisamente lunghe, con una buona varietà di situazione e ambienti, la trama è divertente anche se non troppo originale. Il doppiaggio e i filmati sono di buona fattura, ma niente che faccia gridare al miracolo, le caratterizzazione dei personaggi non sono del tutto riuscite e i cattivi non fanno poi così paura. La difficoltà non è altissima, forse anche per la non eccelsa IA degli avversari, o forse solo per la tendenza a semplificare i giochi in modo da renderli accessibili a tutti.

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