Recensione Syberia II

C'era una volta...
Un piccolo riassunto dell'episodio precedente prima di riprendere il viaggio è d'obbligo. Il nostro alter-ego virtuale era, come in questo nuovo episodio, un'avvocatessa newyorkese di nome Kate Walker spedita in un paesino sperso fra le alpi Francesi lontano dalla frenesia e dal caos delle grandi città, per concludere la vendita di una vecchia fabbrica di giocattoli di proprietà di un certo Hans Voralberg ad una multinazionale di giochi per bambini. Quel semplice incarico, che prevedeva una banalissima firma su un foglio di carta, si trasformò velocemente in qualcosa per Kate di molto più grande e complesso a cui se in principio non prestò molta attenzione, col passare dei giorni la appassionò a tal punto da essere disposta a mettere in secondo piano la sua brillante carriera di avvocatessa per poter arrivare a conoscere e condividere il sogno di Hans.

Treno diretto a Syberia, prossima fermata Romansbourg!
Quando Kate scelse di salire sul treno, eravamo lì con lei, i dubbi erano troppi e la curiosità per quel mondo che si stava aprendo davanti ai nostri occhi era troppa. A distanza di due anni, un po' meno per chi ha provato la versione Xbox del gioco, potremmo riprendere il viaggio nel fantastico mondo di Benoît Sokal, verso la terra dei mammouth, alla scoperta di... Syberia II.

Come avvenne nel primo, anche in questo secondo capitolo il viaggio ci porterà alla scoperta di quattro locazioni particolarmente stravaganti ed estremamente coinvolgenti. La prima fermata sarà Romansbourg, ultima roccaforte conosciuta dalla civiltà russa prima di addentrarsi nelle desolate lande siberiane. Lo stile architettonico di questa località é molto simile a quello già visto a Valadilene e a Barrockstadt anche se molto più curato nei particolari. Qui avremo a che fare con una nuova conoscenza, il Patriarca a capo del monastero di Romansbourg, un personaggio piuttosto ombroso che giocherà un ruolo importante sullo stato di salute di Hans.
Una volta che ci saremo lasciati alle spalle Romansbourg e il suo monastero, proseguiremo verso il Passaggio del Grande Nord, una foresta all'apparenza molto affascinante e misteriosa allo stesso tempo; un luogo che sembra non aver ancora conosciuto l'incuria dell'uomo e che sicuramente ci riserverà qualche sorpresa.
Il viaggio continuerà poi sempre più a nord verso il villaggio di Youkol, un piccolo insediamento disperso fra le montagne di cui al momento per volontà degli sviluppatori non si sa nulla se non il fatto che da lì potremmo ripartire per raggiungere e realizzare il sogno di Hans Voralberg, che con il passare del tempo è divenuto anche il nostro sogno, di vedere Syberia la terra dei mammouth.

Nel corso del nostro viaggio troveremo delle ambientazioni molto più vive e profonde rispetto al primo Syberia e questo ci permetterà di dialogare e ricevere informazioni da molte più persone anche se tra queste ci sarà il rischio di fare pure qualche brutta conoscenza.

Grafica e sonoro
Parlando del comparto audio non possiamo dire molto se non che, avendo potuto visionare un breve filmato, le musiche sembrano aver conservato tutta la qualità che possedevano nella prima avventura e grazie agli straordinari paesaggi disegnati da Benoît Sokal contribuiranno senz'altro ad aumentare l'immersione nel gioco. La speranza è che il doppiaggio in italiano sia presente e che sia affidato ancora agli stessi attori che lavorarono sulla versione precedente visto il buon livello che si era riuscito ad ottenere nei dialoghi, i quali peccavano forse su certi passaggi un po' lunghi ma non certo sull'interpretazione a nostro modo di intendere più che buona.

La parte che conterrà sicuramente le maggiori migliorie sarà senz'altro il comparto grafico. Primi su tutti gli scenari che seppur rimanendo dei fantastici sfondi in 2D, grazie al gran lavoro degli sviluppatori abbandoneranno la loro staticità prendendo vita: alzando gli occhi al cielo potremo infatti ammirare le nuvole muoversi, gli alberi saranno smossi dal vento, i ruscelli avranno un'aria molto più realistica grazie a nuovi effetti grafici, potremo ammirare la neve cadere e lasciarvi le nostre impronte quando la calpesteremo ed i dettagli luminosi come i riflessi del vetro saranno molto più curati. Costante ormai di quasi tutti i giochi attuali, sono le ombre e le luci dinamiche che riserveranno piacevoli sorprese ed effetti in ambienti come il monastero dove ci verrà sicuramente voglia di fermarci a guardare ardere le fiammelle delle candele e la conseguente ombra tremolante proiettata sui muri. La qualità complessiva dei personaggi sarà maggiore, con nuovi vestiti con dettagli dei tessuti molto più curati, nuove e più realistiche espressioni facciali e movimenti del corpo più sciolti.
Unica cosa che speriamo non si noti visto che gli sfondi saranno comunque in 2D è che i nuovi effetti creati per renderli più vivi siano ben integrati e che non ci diano la spiacevole sensazione di essere una cosa "attaccata" sopra.

Il punta-e-clicca non è morto
Per volontà degli stessi sviluppatori, l'interfaccia di gioco sarà esattamente la stessa del primo episodio così da permettere a chi ci lo ha già giocato di partire subito alla scoperta di questo nuovo capolavoro. Avremo quindi a disposizione ancora il nostro bravo block notes da cui potremmo gestire i vari dialoghi e gli oggetti raccolti, mentre il nostro collegamento con la civiltà, ovvero il telefonino, a quanto pare ricoprirà un ruolo minore rispetto a prima, quando Kate poneva ancora la carriera in cima ai propri obiettivi. Il dialogo con i nostri compagni di viaggio (Hans e Oscar) e con i personaggi secondari che incontreremo lungo il viaggio risulterà più importante e fondamentale ai fini del completamento dell'avventura.
Il passaggio da una schermata all'altra che, anche nella versione per PC era abbastanza frustante, sarà migliorato e velocizzato notevolmente così da non far staccare per troppo tempo il giocatore dall'incantesimo del gioco.
Altro miglioramento che contribuirà notevolmente alla "realisticità" ed alla giocabilità del titolo sarà dato da una maggior profondità degli scenari, da una storyline molto più dinamica e da un notevole incremento dell'interattività dei paesaggi rispetto a quelli forse troppo statici del primo Syberia.

Cosa aspettarci?
Chi ha vissuto Syberia, ormai avrà già iniziato da un pezzo il conto alla rovescia. La Primavera, periodo in cui è prevista l'uscita del secondo capitolo, si avvicina. La speranza principale è quella che gli sviluppatori Microïds riescano a realizzare un sistema di controllo migliore che si adatti di più al joypad Xbox, perché è proprio in questo genere di giochi in cui il divario tastiera/mouse pad si fa sentire maggiormente.
Consigliato sicuramente a tutti quelli che hanno apprezzato il primo capitolo, a tutti coloro che amano i giochi con atmosfere coinvolgenti (con il consiglio di giocare anche il primo) e a chi per una volta tanto vuole staccare almeno momentaneamente la spina dai "soliti" FPS e titoli sportivi.