Il gioco come avrete capito si presenta molto lineare senza sbalzi o colpi di genio particolari e si mantiene su un livello di piena sufficienza senza mai strafare. Anche la modalità a due lascia un po' delusi perché non propone lo scontro diretto, ma un meccanismo a turni che rompe un po' l'atmosfera della sfida. Rimangono da sottolineare i bellissimi paesaggi, nei quali è possibile gareggiare con nuvole in cielo e isolotti sullo sfondo ricreati molto bene. Comunque, in generale, questo titolo manca di quella grinta e di quel mordente atti a renderlo più coinvolgente e gustoso anche per chi non ama particolarmente la disciplina. Il livello di difficoltà non è ben calibrato e la longevità non può essere garantita da qualche personaggio segreto da scoprire. In conclusione Surfing H30 si candida come il titolo per PlayStation 2 preferito dai surfisti, ma chi con la tavola e il mare non ha molto a che fare storcerà il naso di fronte a questa produzione.
Ogni sport ha il suo videogioco; anzi anche gli sport meno diffusi hanno successo nel mondo dei videogame. E allora perché non creare un bel gioco dedicato al surf? Questo si saranno detti alla Take 2 Interactive nella speranza di ripetere magari l'exploit di Tony Hawk dello scorso anno. Surfing H30 però non è coinvolgente come il titolo Activision dedicato allo skate. Non solo: è anche povero di idee, con una sola modalità vera in singolo che si conclude abbastanza in fretta. Inoltre il sistema di controllo rende tutto più difficile e non aiuta certo il titolo a emergere in un panorama già sovraffollato di produzioni. I personaggi da sbloccare e i bei paesaggi costruiti sullo sfondo non costituiscono uno stimolo sufficiente per giocare a lungo a Surfing H30 che si presenta adatto ai soli appassionati della disciplina.