Tiscali

Recensione Superstars V8 Racing

Più che ad un bolide, V8 Superstars assomiglia ad un'utilitaria: vi speghiamo il perchè.
Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(7 luglio 2009)
Prendi una macchina “normale”. Una di quelle che ti porti dal punto A al punto B. Carina, ma dalla linea non entusiasmante. Potente, ma mica tanto. Facile da guidare ma non appassionante, con interni decenti ma che non fanno gridare al miracolo. Un'auto senza pregi particolari (anzi con qualche difetto) che svolge solamente il suo dovere. Una vettura del genere dovrebbe primeggiare almeno in un fondamentale aspetto: il prezzo.  Questo piccolo preambolo fa da metafora a ciò che questo V8 Superstars offre e, pertanto, al prezzo che il prodotto dell'italiana Milestone dovrebbe avere, ed invece non ha.
Superstars V8 Racing - Immagine 1
Audi e BMW sono due delle marche rappresentate nel gioco con licenza ufficiale
Superstars V8 Racing - Immagine 2
Morbidelli e Ghedina si speronano in uscita di curva
Superstars V8 Racing - Immagine 3
L'IA ha la strana abitudine di non volersi rassegnare alla nostra presenza nelle curve
Un'auto dalle prestazioni blande

Partiamo dal cuore del gioco, dal suo gameplay. V8 Supertars offre una giocabilità a metà tra quella che vorrebbe essere una simulazione ed un arcade, con una netta propensione verso quest'ultima classe di giochi. Le auto rispondono ad una fisica piuttosto approssimativa, incentrata su di un perno che abbozza in maniera del tutto teorica le leggi inerziali e quelle comportamentali di un'autovettura. Ad un panorama non certo entusiasmante per chi è alla ricerca del realismo, si aggiunge una situazione non felice concernente i controlli, in particolare nell'implementazione della vibrazione e del force-feedback. Sia che si utilizzi il volante o che ci si rivolga al solo joypad, la vibrazione non aiuta a percepire il comportamento dell'auto. Lo si nota immediatamente giocando con il joypad poiché sin tanto che si rimane sul tracciato il joypad non emette una vibrazione. Che l'auto sbandi, perda aderenza, o faccia slittare le gomme, il vibrogramma è piatto e si attiva solo nel caso in cui si tocchino i cordoli, si esca fuoristrada o si venga urtati dagli avversari.
E' facile intuire quanto questo possa incidere negativamente sulla guida, poiché non consente di interpretare il comportamento dell'auto. Il sovrasterzo diventa un pericolo quasi incorreggibile. Una volta che la vettura è partita, dato che si agisce in ritardo, diventa davvero difficile recuperarla per evitare l'uscita di pista. In generale il controllo sull'auto risulta piuttosto gommoso, poco diretto e soddisfacente per gli amanti della simulazione e nemmeno così attraente per chi invece predilige gli arcade. E' vero che macinando chilometri diventa intuitivo e tutto sommato sfruttabile per qualche partitella in scioltezza con gli amici sul Live o in single-player, ma non rappresenta sicuramente il suo punto di forza.
 
Un'auto nella configurazione base, decisamente con pochi optional
A rendere ancora meno attraente il gameplay nel suo complesso, ci pensa una struttura piuttosto esile, dai contenuti alquanto rastremati. Già la licenza non è certamente tra quelle di maggior pregio. Si tratta infatti del campionato italiano superstars. Una competizione piuttosto giovane (nata nel 2004) che, anche se sta vedendo aumentare sempre più il numero degli appassionati che si interessano alle sue gare, non si può certo dire sia particolarmente famosa ed ambita dal grande pubblico. rattandosi di una serie italiana, all'estero probabilmente raccoglierà consensi ancora minori, anche se le auto coinvolte (delle vetture in stile turismo molto potenti) sono di marche straniere. A corroborare l'idea di un videogame dal budget ridotto, contribuisce anche il fattore licenze, poiché non tutte le auto sono rappresentate dal loro marchio ufficiale. Infatti, mentre compaiono Audi, Jaguar e BMW (la marca con la più cospicua presenza di modelli, pare inoltre che abbia dato un contributo alla realizzazione stessa del gioco), latitano i marchi di Mercedes, Chrysler, e Cadillac: le auto sono riconoscibili, ma prive del logo, e denominate unicamente dal nome della scuderia.

Correttamente rappresentati invece tutti i piloti tra cui ci sono nomi di piloti quotati (come Morbidelli) ed altri famosi ma con un palmares motoristico più limitato alle spalle (come ad esempio lo sciatore Kristian Ghedina). Licenze a parte, torniamo a focalizzarci sulle modalità che V8 Superstars offre. Esattamente come nel "cugino" SBK '09, c'è il classico schema: allenamento (girare liberamente sulla pista per allenarsi), gara veloce (per scendere in pista con due scelte in croce), week-end di gara (che comprende le due sessioni di prove libere, quella di qualifica e la gara) e, ovviamente, campionato (10 tracciati con classifiche). A questo schema semplicistico, privo di qualsivoglia modalità carriera che fornisca una qualche progressione nel gioco oltre alla mera scelta del grado di difficoltà dell'IA, si aggiunge una sorta di modalità “patenti” che comprende sfide al cronometro, duelli e scenari di gara particolari. Si tratta forse di una delle parti più ispirate del gioco, grazie alla sua varietà. Peccato che il numero di sfide sia piuttosto limitato e che risulti estremamente facile portarle a termine (noi abbiamo raggiunto la medaglia di platino sempre al primo tentativo, salvo un solo caso). Abbiamo accennato all'IA e riprendiamo il discorso in proposito per concludere la disanima dell'offerta ludica di V8 Supertars. Anche in questo caso non si tratta di una caratteristica in cui il prodotto Milestone si distingue, anzi...
Superstars V8 Racing - Immagine 4
Il meccanico saprà consigliarci negli assetti...ma non è detto che i suoi consigli portino a risultati positivi
Superstars V8 Racing - Immagine 5
Una volta persa l'auto in sbandata, è davvero dura andarla a recuperare: manca la ibrazione ad avvertire delle perdite di aderenza
Superstars V8 Racing - Immagine 6
La partenza, anche con gli aiuti disattivati, non rappresenta un particolare problema
Gli avversari si comportano in maniera piuttosto anonima, decidendo di percepire la nostra presenza solo a tratti, per poi tramutarsi in parassiti pestiferi, incollandosi alla nostra autovettura durante le curve. Fortuna che i danni sono seri solo per modo di dire. Per danneggiare gravemente l'auto bisogna darsi da fare schiantandosi perpendicolarmente ai muretti ad alta velocità, ma nemmeno così riusciremo a fermare del tutto l'andatura del nostro veicolo. Anche a livello estetico i danni sono rappresentati in maniera piuttosto effimera, tramite paraurti e cofani appena distaccati da una parte. La parte multyplayer offre un'alternativa ovviamente migliore all'IA del gioco, consentendo di sfidare altri 11 contendenti in gare che possono risultare anche attraenti per via della loro semplicità, ma che proprio per questa mancanza di profondità (riscontrabile anche nella configurazione delle stanze) non offrono uno svago longevo. Tuttavia, qualche partitella, anche togliendo le collisioni, si è dimostrata uno svago tutto sommato apprezzabile, anche se ovviamente dipende sempre da chi ci si ritrova a sfidare.
 
Un'auto non prestazionale, almeno fosse bella
Quindi, dal punto di vista del divertimento il gioco, tranne qualche sprazzo, non offre spunti particolarmente positivi. Pur non dimostrandosi catastrofico o ingiocabile, non offre caratteristiche peculiari capaci di attrarre il pubblico. Purtroppo V8 Superstars non fa sfaceli nemmeno dal punto di vista tecnico. L'impatto generale del gioco in movimento potrebbe dirsi discreto, ma andando ad osservare con attenzione la grafica ci si accorge di come i tracciati, per quanto rappresentino la controparte reale in maniera affidabile, non siano ricchi di particolari e presentino delle texture di qualità altalenante. Il pubblico ed altre componenti sono realizzati visibilmente in 2D, tramite dei cartonati davvero poco appariscenti. Le auto, seppur non siano costruite con un numero fantasmagorico di poligoni, sono l'aspetto grafico meglio riuscito, nonostante i succitati danni (solo parziali) e alcuni dettagli realizzati approssimativamente ( i dischi dei freni che stanno quasi sempre accesi come dei neon). Ciò che invece ulcera un po' la retina è un eccessivo carico di bloom, che annega la grafica con contrasti eccessivi e con una sorta di patina giallognola (difetto tipico di questo tool) che falsa un po' la resa generale della palette di colori (come avviene su GRID).
A questo si aggiunge una massiccia dose di blur, che aumenta sì la sensazione di velocità, ma lo fa con un pesante trucco che spalma tutti i contorni rendendo l'impatto generale ancor meno soddisfacente. Il sonoro invece si dimostra ben realizzato, per quanto riguarda la parte degli effetti motoristici, che restituiscono un concerto piuttosto appassionante.
La colonna sonora invece è piuttosto ripetitiva e non presenta nomi o motivi degni di nota.
 
Una questione di listino
In definitiva, come anticipato in sede introduttiva, questo V8 Superstars si presenta come un prodotto mediocre, incapace di appassionare i fan delle simulazioni quanto i giocatori che cercano lo spettacolo arcade in un racing-game. Non si tratta di una catastrofe totale, poiché il gioco riesce a mantenersi a galla, dimostrandosi giocabile per i palati meno esigenti. Più che difetti clamorosi che lo rendano impresentabile qui si può parlare di mancanze che semplicemente lo rendono anonimo. Mancanza come quella di un parco auto assortito, di incidenti spettacolari, di modalità accattivanti, di una fisica approfondita. In poche parole si tratta di un racing game che non riesce a distinguersi sotto praticamente nessun aspetto, se non per la presenza di ben 7 tracciati italiani (sui 10 totali), che potrebbero attrarre chi vuole ripercorrere le emozioni provate in un trackday, o chi avrebbe sempre desiderato fare un giro su quel tracciato di cui ha solo sentito parlare nelle chiacchere da bar.
Ma in genere un appassionato di questo livello ricerca simulazioni più realistiche ed emozionanti, ed allora siamo di nuovo da capo, ovvero chi realmente potrebbe essere interessato all'acquisto di questo V8 Superstars?
La risposta è semplice: chi è alla ricerca di un racing game senza troppe pretese, ma capace di svolgere semplicemente il suo ruolo di intrattenitore di medio livello.
Proprio come ad un'automobile si richiede semplicemente di trasportarci dal punto “A” al punto “B”, come è capace di fare anche la più modesta delle utilitarie.
Ma proprio come l'utilitaria nuda e cruda fa del suo basso costo la principale attrattiva rispetto alle alternative più attraenti, così dovrebbe fare anche V8 Superstars, proponendo un prezzo nettamente inferiore rispetto alla diretta concorrenza.
Ciò non avviene, per questo motivo la valutazione del prodotto non raggiunge la sufficienza.
Superstars V8 Racing - Immagine 7
Durante le gare mancano le fermate ai box e quindi non vi è alcuna strategia di gara particolare
Superstars V8 Racing - Immagine 8
Le due serie 3 si stanno dando battaglia, in quella di destra si nota il cofano leggermente alzato a causa di qualche botta di troppo
Superstars V8 Racing - Immagine 9
La capacità di gestire l'auto viene cambiata davvero di poco mediante la disattivazione degli aiuti
5
V8 Superstars si presenta come un prodotto mediocre, incapace di appassionare i fan delle simulazioni quanto i giocatori che cercano lo spettacolo arcade in un racing-game.
Non si tratta di una catastrofe totale, poiché il gioco riesce a mantenersi a galla, dimostrandosi giocabile per i palati meno esigenti.
Più che difetti clamorosi che lo rendano impresentabile qui si può parlare di mancanze che semplicemente lo rendono anonimo. Mancanza come quella di un parco auto assortito, di incidenti spettacolari, di modalità accattivanti, di una fisica approfondita. ..
In poche parole si tratta di un racing game che non riesce a distinguersi sotto praticamente nessun aspetto.Ma allora, chi potrebbe essere realmente interessato all'acquisto di questo V8 Superstars?
La risposta è semplice: chi è alla ricerca di un racing game senza troppe pretese, ma capace di svolgere semplicemente il suo ruolo di intrattenitore di medio livello.
Proprio come ad un'automobile si richiede semplicemente di trasportarci dal punto “A” al punto “B”, come è capace di fare anche la più modesta delle utilitarie.
Ma proprio come l'utilitaria nuda e cruda fa del suo basso costo la principale attrattiva rispetto alle alternative più attraenti, così dovrebbe fare anche V8 Superstars, proponendo un prezzo nettamente inferiore rispetto alla diretta concorrenza.
Ciò non avviene, per questo motivo la valutazione del prodotto non raggiunge la sufficienza.
voto grafica6
voto sonoro7,5
voto gameplay5
voto durata5