Recensione Street Skater 2

Di Redazione Gamesurf (31 luglio 2000)

Una volta creati, i percorsi possono essere salvati nella memory card per averli a disposizione in un secondo momento. Tirando le somme, Street Skater 2 è un gioco non troppo complesso, con un livello di difficoltà medio e che offre una giocabilità discreta. Ciò che gli manca è sicuramente la capacità di attrarre il giocatore per più di tanto. La meccanica di gioco in fin dei conti è ripetitiva e non riesce nemmeno ad essere risollevata da una modalità multiplayer degna di tal nome. L'aspetto globale, nonostante gli ammiccamenti grafici e i preziosismi sonori, è quello di un clone, di un gioco come tanti

La lista delle acrobazie in puro stile picchiaduro

Non cattivo, ma nemmeno in grado di elevarsi sopra la media. Viene allora da chiedersi se vale la pena, nell'attuale panorama dei giochi sportivi per Psx, orientare le proprie spese verso un titolo che, seppur discretamente realizzato, non offre alcuna alternativa rispetto a ciò che è già stato realizzato, soprattutto quando dietro l'angolo fa capolino un succulento Tony Hawk's 2.

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Ci troviamo di fronte a una realizzazione nata per competere in un mercato ristretto e dominato da un solo titolo di una casa concorrente. Nettamente migliorato rispetto al prequel, Street Skater 2 si propone come un modesto (e onesto) gioco "di genere". Le idee nuove latitano e la cura realizzativa non spicca, pur trattandosi di un prodotto discreto. Un gioco che offre una grafica nella media, una giocabilità nella media, una stuttura simile a quella di altri titoli del genere, un grado di attrattiva nel tempo non troppo elevato, un simpatico editor di piste personalizzate. Quello che gli manca è un qualche elemento che lo discosti dai prodotti concorrenti. E' un clone, sa di esserlo e lo fa con dignità.

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