Straight Outta Compton è uno degli album che hanno portato un gruppo di giovani afroamericani della cittadina in cima alle classifiche mondiali con il loro rap da strada e nell'occhio del ciclone per i loro testi esplosivi. Dr. Dre e Ice Cube, un dj dall'orecchio strepitoso e un paroliere dotato di talento e sfrontatezza coinvolgono nel loro sogno musicale Eazy E, uno spacciatore del loro quartiere che ha intuito come il pugno di ferro della polizia stia mandando in crisi l'attività criminale. Eazy E ci mette il capitale e, un po' per scherzo, anche il carisma del leader, e in poco tempo la volontà di raccontare con sincerità la vita vista da Compton li rende famosi, ricchi e persino invisi al FBI.
Basata su ore di interviste con i protagonisti e di documentazione anche inedita, la sceneggiatura più volte rimaneggiata del film compie la saggia scelta di garantirsi uno spazio d'azione mettendo al centro l'omaggio a Eazy E, morto per HIV negli anni di riavvicinamento dei membri dopo liti e tradimenti e assoluto protagonista del film con le sue contraddizioni e il suo carisma. Questo permette di lasciare ai margini Dre e Ice Cube, senza però sottostimare il loro ruolo e risparmiare loro alcuni episodi negativi della loro ascesa.
Interessato al progetto dagli inizi e cresciuto nelle medesime realtà, F. Gary Gray tira fuori il film della carriera, dirigendo un film di formazione meno retorico e più duro della media, genuinamente emozionante e davvero ben giostrato.
A fare la differenza è anche il cast, che affianca a un notevole Paul Giamatti nei panni del controverso produttore bianco della band un quintetto di attori poco conosciuti e talvolta senza una vera formazione nella recitazione. La sorpresa più bella è Jason Mitchell, un signor nessuno che fa funzionare alla grande le contraddizioni e gli sbalzi emotivi di Eazy E, giostrandoli nel rapporto luci e ombre col personaggio di Giamatti.Nonostante la notevole lunghezza, (due ore e venti minuti) la schiettezza con cui dipinge i suoi personaggi e la capacità di una storia musicale di trent'anni fa di raccontarci ancora gli Stati Uniti di oggi fanno di Straight Outta Compton una missione riuscita. Quella di dare voce agli Stati Uniti oppressi e mal rappresentati, spesso vittimizzati dalla caucasica Hollywood. Meno Selma e più Compton per tutti.
Nonostante la notevole lunghezza, (due ore e venti minuti) la schiettezza con cui dipinge i suoi personaggi e la capacità di una storia musicale di trent'anni fa di raccontarci ancora gli Stati Uniti di oggi fanno di Straight Outta Compton una missione riuscita. Quella di dare voce agli Stati Uniti oppressi e mal rappresentati, spesso vittimizzati dalla caucasica Hollywood. Meno Selma e più Compton per tutti.