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Il paragone, in fase di recensione, con i mostri sacri del genere è stato forse ingeneroso verso la creatura Digital ANViL, che si è trovata spesso di fronte insormontabili montagne. Ma è anche vero che la saga di Wing Commander, X-Wing e compagnia sono indelebili titoli storici impossibili da non prendere in considerazione nella valutazione di un titolo di combattimento spaziale. Per chi si è appassionato a questi capostipiti Starlancer, pur ripresentando alcuni elementi classici cari ai vecchi videogiocatori, potrebbe rappresentare una delusione, soprattutto per chi confidava in un nuovo capolavoro che rinverdisse i fasti dei titoli più giocati, trovandosi invece di fronte ad un anonimo e poco carismatico surrogato. I neofiti del genere, o comunque i meno esigenti, potrebbero trovare in Starlancer un titolo stuzzicante, discretamente vario, divertente, arricchito da una gradevole modalità multiplayer e da un background intrigante, a patto di possedere una sufficiente conoscenza dell'inglese parlato. Complessivamente, ad ogni modo, da Chris Roberts era lecito aspettarsi qualcosa di più.