L'interazione con i personaggi non giocanti è sicuramente una delle fasi più curate dell'intero gioco. Questa avviene per mezzo dei dialoghi parlati (ma ci sono anche i sottotitoli escludibili a piacimento), recitati in modo magnifico dai doppiatori. Moltissime scelte e decisioni verranno prese attraverso i dialoghi scegliendo una delle frasi proposte: parecchie volte saremo messi di fronte a bivi chiave, fondamentali sia per lo sviluppo dell'avventura sia per la crescita del nostro personaggio sempre in bilico tra la luce ed il lato oscuro della forza.
Spesso ci si interroga su cosa sarebbe successo se avessimo effettuato una scelta differente, e ciò non può che dare maggiore spessore ad un titolo che oltre alla grandissima longevità, grazie alla lunghezza della quest principale ma anche per merito delle subquest, fa della rigiocabilità una delle sue armi importanti.
Ma è altrettanto curato lo sviluppo dei nostri personaggi. Ogni volta che effettueremo un'azione che sfrutta una delle abilità, e ogniqualvolta uccideremo un nemico, verremo premiati con dei punti esperienza che ci consentiranno, una volta superata una quota stabilita, di passare di livello. Ogni passaggio di livello ci permetterà di migliorare le caratteristiche dei personaggi: il sistema consente una personalizzazione pressoché completa degli stessi. Per i più pigri c'è sempre la possibilità di far fare tutto in automatico alla CPU. Mille altre cose ancora sarebbe necessario dire e raccontare su questo titolo. A partire dallo sviluppo della storia e della trama, fino ad arrivare agli aspetti come grafica e sonoro che verranno trattati in dettaglio nelle rispettive voci. Ma ogni parola spesa in più non aggiungerebbe poi molto a quelle che sono le conclusioni. Come detto inizialmente, ci troviamo di fronte ad un titolo mastodontico che può tranquillamente fregiarsi del titolo capolavoro senza timore alcuno. E ora il commento.
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Ci troviamo di fronte alla trasformazione in realtà del sogno di ogni fan di Star Wars. Mastodontico, ed è la terza volta che lo ripetiamo, è l'aggettivo che, prima di tutti, viene in mente pensando a KotOR, sia durante le lunghe sessioni di gioco, sia a mente fredda. Un ottimo comparto tecnico, anche se l'aspetto grafico è penalizzato in parte da un frame rate ballerino, fa da cornice ad una storia che potrà assumere sfumature differenti a seconda delle scelte che effettueremo. Lo sviluppo dei personaggi, la grandissima longevità e lo splendido sonoro, contribuiscono in enorme misura a creare la sensazione di esserci. Ed è qui che KotOR centra in pieno l'obiettivo. Cosa si può desiderare di più da un rpg se non che sia coinvolgente?



