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Recensione Star Ocean: Second Evolution

Torna su PSP il secondo capitolo di una saga indimenticabile..
Fabio Fundoni Di Fabio Fundoni(25 febbraio 2009)
Tra stelle e oceano...
Spesso i rapporti tra figli e genitori non sono propriamente facili. Potreste anche avere il genitore migliore del mondo ma la situazione non sarebbe per forza gradevole. Anzi, immaginate di essere il figlio di un eroe, conosciuto e rispettato da tutti. Il peso della figura paterna potrebbe essere tanto opprimente da farvi sentire frustrati, nel difficile tentativo di diventare uomini senza essere semplicemente conosciuti da tutti come “il figlio di...”. Questa, più o meno, è la situazione di Claude, biondo primogenito di Ronyx Kenny, protagonista del primo Star Ocean, diventato ormai uomo di punta della Federazione della Terra. Arruolato sotto la guida del padre, Claude viene mandato in una missione di controllo, per acquisire nuove informazioni su un potente campo magnetico rilevato sul pianeta Milocinia, luogo ricco di resti di una antica civiltà aliena.
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 1
Imparerete presto la vera forza delle skill
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 2
I ritratti dei personaggi, godono di una realizzazione ottima
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 3
Rivelazioni sorprendenti a casa del sindaco...
Quella che sembra essere una normale escursione di controllo si trasforma in tragedia quando, proprio davanti a Calude, si apre un portale che lo risucchia in una dimensione sconosciuta. Risvegliatosi in mezzo ad un paesaggio idilliaco il nostro amico non ha nemmeno il tempo di cercare di capire quel che gli è accaduto, visto che si trova a dover salvare, grazie alla propria pistola laser, una ragazza dall'attacco di un mostro inferocito. Passato lo spavento, Rena (è questo il nome della giovane), conduce Claude al proprio villaggio, con l'intento di sdebitarsi.

Basto poco per far capire al ragazzo che qualcosa non quadra. Nessuno sembra aver mai sentito parlare del pianeta Terra, e nemmeno lui è in grado di riconoscere anche uno solo dei luoghi circostanti. Solo Rena sembra avere una certezza: lo strano forestiero non appartiene al suo mondo, ma incarna alla perfezione le leggende che annunciano l'arrivo di un salvatore per il suo pianeta, Expel , vessato da un cataclisma causato dalla caduta di un meteorite.. Segno indiscutibile è la sua Spada di Luce, con cui ha salvato la ragazza dalla furia del mostro. A poco servono le rimostranze del giovane, tese soprattutto a far capire che, più che una Spada di Luce, egli è armato di una "semplicissima" pistola laser. Ma, come ben sappiamo, è molto difficile convincere chi è sicuro di aver trovato il proprio salvatore. Ed ecco che Claude, volente o nolente, si ritrova gettato in una delle avventure più grandi di tutti i tempi...

Tradizione e innovazione
Uno spruzzo di fantascienza e un mondo fantasy bisognoso di essere salvato: ecco gli ingredienti principali inseriti nella trama di questo Star Ocean: Second Evolution. Il gioco fa parte del progetto di Square Enix atto a riportare in auge la saga in questione, aspettando l'arrivo del quarto capitolo atteso su Xbox 360. Si è infatti dato il via alla produzione dei remake dei primi due episodi, usciti uno su Super Nintendo e l'altro sulla prima PlayStation. Giochi di ruolo smaccatamente di stampo giapponese, con l'aggiunta di un battle system in tempo reale e un elaborato sistema d'acquisizione di abilità in grado di rivelarsi utili in ogni situazione.

Affidato al team Tri-Ace, che ne curò la prima uscita, il gioco si ripresenta forte di una nuova evoluzione, figlia delle moderne possibilità offerte dall'hardware PSP. E' necessario fare una premessa: l'operazione di recupero del brand, è naturalmente partita da Star Ocean: First Departure, il quale ha goduto di un notevole upgrade tecnico, vista la sua genesi a 16 bit. Second Evolution mantiene intatta la direzione artistica presa dal nuovo corso, andando parzialmente a ritoccare lo stile che si era visto su PlayStation. Più che un miglioramento, una reinterpretazione.

Protagonista quasi assoluta è la grafica in due dimensioni, fatta di paesaggi fissi e sprite "old style". Il 3D appare in concomitanza con l'utilizzo della mappa del mondo e l'entrata nelle arene di combattimento, sempre e comunque legato alla rappresentazione degli sfondi, lasciando i protagonisti a non preoccuparsi della profondità. L'uso delle due dimensioni non deve essere preso a pretesto per considerare obsoleto lo sviluppo di un gioco, ma rimane unicamente una scelta puramente artistica fatta in fase di sviluppo. Ma, come ogni altra strada, va seguita in maniera adeguata.

Purtroppo, qualcosa sembra essere andato per il verso sbagliato, consegnando al giocatore una realizzazione migliorabile in diversi punti. La buona (ma non eccelsa) resa dei fondali va a cozzare con gli sprite, che sembrano portare sulle spalle l'eredità di una risoluzione troppo bassa, mal mascherata dalla presenza di alcuni filtri atti a sfocare l'immagine per rendere meno visibili i pixel. Qualcosa migliora nelle sezioni di battaglia, dove maggior cura è stata infusa nel disegnare personaggi e mostri. Peccato che, in alcune situazioni, siano ravvisabili lievi rallentamenti, fattore davvero deludente, visto quel che ha dimostrato in passato di saper fare la console portatile della Sony. Lodi a profusione per le nuove sequenze filmate e per i ritratti dei personaggi, che nulla hanno da invidiare ai migliori anime in circolazione.
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 4
Benvenuto alla sagra delle due dimensioni!
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 5
Attenzione al testo! Le parole evidenziate sono molto importanti per la nostra avventura
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 6
Come resistere all'insegna?
Me la canto e me la suono
Se c'è una cosa che non sente il peso del tempo è la bellezza delle musiche composte nei lontani (videoludicamente parlando) anni '90. Con una sapiente rielaborazione dei temi principali, la colonna sonora che ascolteremo sarà di prima qualità, con il solo difetto di avere qualche tema un po' troppo ripetuto nelle varie situazioni. Va fatto un plauso anche al doppiaggio, estremamente credibile e presente in tantissime occasioni. Purtroppo, segnaliamo come sia stato inserito unicamente in inglese, esattamente come i sottotitoli e tutti i testi a schermo del gioco. Non che ci si trovi davanti ad un linguaggio particolarmente ricercato, ma i non anglofoni dovranno munirsi di dizionario, per non perdere il significato dei vari dialoghi.

Si, perché di dialoghi ne vedrete davvero tanti. La trama del gioco, benché non si possa definire innovativa (con una decade sulle spalle...), è impreziosita da moltissimi testi che, in diverse situazioni, rischiano di diventare persino troppi. Non di rado vi troverete ad assistere a scene di discreta lunghezza, che andranno a spezzare il ritmo del gioco, con l'indesiderato risultato di diventare quasi un fastidio.

Di tutt'altra pasta è invece la parte dedicata ai combattimenti, rigorosamente con l'apparizione random dei nemici, come vuole la vecchia scuola dei gdr nipponici. Una volta intrapresa una battaglia, ci troveremo a guidare in tempo reale i nostri personaggi, scegliendo quale muovere e lasciando gli altri in mano ad una buona intelligenza artificiale, comandata dai dettami tattici precedentemente decisi. Avendo sempre la possibilità di spostare il nostro comando su ogni protagonista, ci scaglieremo con armi e magie sugli avversari, cercando di colpirli nei momenti di maggiore vulnerabilità. In ogni caso, sarà possibile mettere il tutto in pausa per dare un'occhiata alle abilità e agli oggetti utilizzabili, in modo da non passare troppo in fretta a miglior vita, vista la difficoltà di alcuni scontri.

Altro punto focale del gioco è l'utilizzo delle skill. Ogni volta che saliremo di livello, riceveremo dei punti da "spendere" in diverse abilità, presenti in una lista davvero molto nutrita. Spiccano, tra tutte, le qualità legate al "crafting", cioè al potere di costruire oggetti combinandone altri.Potrete lavorare metalli, pietre o persino cucinare piatti dai molteplici effetti, tutto basato su una grande varietà di combinazioni possibili, non sempre realmente utili ai fini del gioco, ma decisamente interessanti e divertenti da scoprire.

Per portare a termine le avventure di Claude e Rena dovrete impiegare circa una quarantina di ore, in quella che si presenta come una longevità nella media del genere, anche considerando il fatto che, vista la possibilità di vivere la storia tramite il punto di vista dell'uno o dell'altro personaggio, potrete rigiocare Star Ocean: Second Evolution due volte, per scoprire nuovi particolari e pensieri dei protagonisti, senza contare alcune sezioni bonus sbloccabili. Il gioco è piacevole, la classe del team Tri-Ace traspare anche in questa nuova edizione, nonostante rimanga affetta da alcuni difetti già presenti in origine e sia figlia di decisioni stilistiche più adatte al First Departure. Un prodotto consigliabile agli appassionati dei gdr, con alcune riserve per chi soffre la narrazione prolissa. Ricordiamo inoltre che, chi fosse alla ricerca di un prodotto in grado do spremere a dovere l'hardware di PSP o di offrire spunti innovativi, dovrebbe rivolgersi altrove. In ogni caso, siamo davanti, nel bene e nel male, ad un mattone che ha contribuito a scrivere la storia dei giochi di ruolo giapponesi.
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 7
Celine si unirà a noi quasi subito... per la gelosia di Rena!
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 8
Le arene sono discretamente realizzate
Star Ocean: Second Evolution - Immagine 9
Non sottovalutate la magia!
7
"Per molti, ma non per tutti", recitava un vecchio spot televisivo. Altrettanto potremmo dire di Star Ocean: Second Evolution, un po' a causa della sua natura, un po' per una precisa scelta artistica nella direzione di questo remake. Il gioco conserva ottimamente l'anima dell'originale, ma si lega a doppio filo con la produzione del remake del primo capitolo. Le due dimensioni regnano sovrane (tranne in alcune situazioni), ma non rendono giustizia alla capacità di PSP e alle qualità mostrate in questi anni dal team Tri-Ace, complice una risoluzione non sempre ottimale, nonostante sia impossibile non segnalare il grande sforzo profuso nella realizzazione dei filmati e nella colonna sonora. L'anima di Star Ocean: Second Evolution, è comunque di classe, nonostante senta decisamente il peso dei dieci anni passati dalla sua prima apparizione. Inadatto a chi cerca qualcosa di diverso dai giochi conosciuti, ma caldamente consigliato a chi non ha paura di fare un salto nel passato, in compagnia di un battle system divertente e tante altre trovate. Peccato che, anche questa volta, i non anglofoni dovranno munirsi di vocabolario d'inglese, vista la totale mancanza di traduzione, anche a livello di sottotitoli.
voto grafica6,5
voto sonoro8
voto gameplay7
voto durata7
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