PASSANO GLI ANNI..
Probabilmente riproporre lo stesso gioco di tanti anni fa con una nuova veste grafica non avrebbe attratto un grande numero di giocatori, abituati ormai a strutture di gioco più complesse e articolate. Così gli sviluppatori di Midway hanno pensato di mantenere ben fermi alcuni punti della struttura del vecchio gioco, rimodellandone altri secondo le nuove esigenze. L'aspetto che salta maggiormente all'occhio è di certo la nuova prospettiva di gioco, che abbandona la visuale a volo d'uccello del primo Spy Hunter per passare ad una più moderna visuale tridimensionale della strada. Una seconda importante ristrutturazione è avvenuta relativamente alla suddivisione dei livelli: il gioco è ora composto di una serie di missioni, quattordici per l'esattezza, ciascuna comprendente un obiettivo primario da portare necessariamente a termine più una serie di compiti secondari. L'avanzamento da una missione all'altra è regolato dal numero di obiettivi raggiunti dal giocatore nel gioco: in caso non si abbia un numero sufficiente di assegnazioni completate sarà possibile ripetere più volte le missioni precedenti allo scopo di rimediare e aprire la strada per proseguire nel gioco. Superare le missioni permette di ottenere nuovi percorsi e dotazioni aggiuntive (o potenziamenti) per l'IntercettoreGli obiettivi delle varie missioni non sono estremamente vari tra loro e riguardano di solito la distruzione di un qualche tipo di bersaglio, ma l'eccellente varietà dei percorsi e l'integrazione con i differenti compiti secondari rendono sempre stimolante l'approccio ai livelli successivi di gioco. Immutata è anche l'impostazione totalmente arcade del gioco, riscontrabile nello stile di guida poco impegnativo e non troppo realistico (ma comunque apprezzabilissimo) e nei continui combattimenti da affrontare contro gli inviati di Nostra, che raramente lasciano al giocatore il tempo di riprendere fiato. Grande lavoro è stato anche riposto nella nuova definizione delle "piste" nel gioco, per le quali è stato chiaramente abbandonato l'aspetto di infinite strade rettilinee per lasciare spazio a eccellente ambientazioni tridimensionali di varia tipologia, che spaziano da simil-circuiti a veri e propri scenari da esplorare, sullo stile di giochi come Twisted Metal o Vigilante 8: sotto quest'ottica sono da segnalare una "tranquilla" gita a Venezia (in cui le capacità natanti dell'Intercettore vengono messe a dura prova) e una puzzolente scampagnata nelle paludi del Messico, tra strade sterrate e fetidi acquitrini, per citare un paio tra le ambientazioni più singolari