Eccenzion fatta per alcune mosse tra cui il "super attacco", la lotta dei gladiatori rispetta parecchio i movimento del Move
Sono inoltre presenti, oltre ai dieci di base, altri sei personaggi, specialisti e “campioni” delle sei modalità, che potranno essere sbloccati sconfiggendoli su loro stesso terreno dopo aver conquistato almeno il trofeo d'oro. Come abbiamo detto, gli atleti avranno tutti le loro caratteristiche che li renderanno più o meno forti in ciascuna disciplina, ma queste differenze sembrano essere più marcate quando vengono utilizzati dall'IA piuttosto che dai giocatori, rendendoli in questo senso una scelta più estetica che altro.
Facciamo ora una carrellata sulla sei discipline. La prima in cui ci siamo cimentati è stata il tennis-tavolo, o ping-pong che dir si voglia, ma l'impatto non è stato positivo al 100%: nonostante, infatti, la racchetta su schermo replichi correttamente i movimenti del controller, e per quanto la telecamera percepisca in maniera ottima la distanza, ci siamo trovati al cospetto di due elementi disturbanti. Il primo è indubbiamente la dimensione del tavolo di gioco, che lascia parecchio spazio ai lati, risultando quindi relativamente “piccolo”; il secondo è un'antipatica tendenza del sistema a percepire come “attacchi” dei semplici movimenti di rientro, col risultato che molti colpi escono incontrollati. Sicuramente parte della colpa è nostra, che probabilmente siamo dei pongisti scarsi, ma certo il gioco in questo non ci ha aiutato.
Fortunatamente le cose sono migliorate in seguito con le altre discipline. Il tiro con l'arco è studiata per essere giocabile sia con uno sia con due Move: nel primo caso, utilizzerete il controller per estrarre la freccia dalla faretra e poi per puntare e scoccare, un po' come in un punta e clicca; nel secondo caso, più realistico, l'iterazione tra i due controller stabilirà la traiettorie e la tensione dell'arco. La modalità brilla per varietà: si passa dai canonici bersagli concentrici fissi, a frutti posti su pali, a sacchetti di soldi in volo parabolico o altri oggetti in movimento, fino a vere e proprie sfide di precisione e velocità in cui bisogna spingere delle sagome a colpi di freccia contro l'avversario (ma non è possibile inchiodare l'avversario...).
Con la lotta dei gladiatori abbiamo potuto testare l'efficacia del Move in un contesto di movimenti vari e complessi: i contendenti imbracciano spada e scudo, e per brandirli possono utilizzare due Move ciascuno, oppure alternare il controllo da un braccio all'altro semplicemente premendo o rilasciando il trigger T. Va da sé che utilizzare la spada servirà per cercare di colpire l'avversario e quindi infliggergli danno, il quale varierà a seconda della velocità e della forza del colpo, mentre alzare lo scudo sarà necessario per ripararsi dai colpi, o occasionalmente spintonare il nemico. Per quanto il PSEye e il Move riescano in parte a gestire anche un minimo di spostamento laterale, per gli scatti laterali e all'indietro dovremo però affidarci ai tasti frontali del controller. Interessante il fatto che gli scudi si rovinino a suon di botte, o il fatto che siano presenti colpi speciali, come attacchi sull'avversario atterrato o “super attacchi” eseguibili dopo aver riempito l'apposita barra a suon di parate.
Il beach volley ricalca un concept già visto che prevede il movimento automatico dell'atleta, lasciando a noi l'incombenza di effettuare le intercettazioni, le alzate o le schiacciate. Essendo uno sport da giocare a coppie, in SinglePlayer dovremo affidarci ad un gregario IA, il quale di solito si limiterà a recuperi e passaggi piuttosto semplici, lasciando a noi l'incombenza di segnare i punti. Oltre ai movimenti naturali, eseguibili tanto con uno quando con due controller, è possibile talvolta attivare delle azioni extra, come la schiacciata rapida o il pallonetto smorzato: per fare ciò sarà necessario padroneggiare un minimo di controlli su tasto.
12