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Recensione Spore : Avventure Galattiche

Nei panni del Capitano galattico..
Walter Paiano Di Walter Paiano(10 agosto 2009)
Maxis, software house responsabile del simulatore di vita Spore, realizza quello che era nell'ordine delle cose realizzare: una espansione per quel gioco che è riuscito a guadagnarsi nei mesi precedenti l'uscita non solo, come era prevedibile, l'attenzione degli appassionati, ma anche la copertina di riviste scientifiche e generaliste e in qualche caso perfino servizi sui TG nazionali.

Il maggior pregio del gioco originale, la grande possibilità di personalizzazione dell'ambiente, delle creature e degli edifici, viene usata in “Avventure Galattiche” per dare maggiore profondità alla quinta delle “ere” in cui il gioco originale è diviso, quella spaziale.
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 1
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 2
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 3
Il gioco ci permette di affrontare da subito questa fase, che ci vede impersonare i panni di un capitano di cui decideremo aspetto esteriore, abilità e armamenti, che naturalmente verranno scelti tra un carnet che va via via accrescendosi. Possiamo da subito testare il gioco vivo scegliendo una tra le missioni già realizzate (molto poche a dir la verità) e vedere fino a che punto gli sviluppatori sono riusciti a donare profondità a questa era del gioco, che era in ordine cronologico l'ultima giocabile.

Piccolo passo indietro. Per simulare la vita Maxis ha pensato bene di dividerla in 5 fasi cronologiche: cellula, creatura, tribù, civiltà, spazio. Ogni fase rispecchia in linea di massima non solo l'evoluzione delle specie animali, ma anche la storia dei videogiochi. Si passa così dalla fase cellula, nella quale impersoniamo un esserino pluricellulare che nuota in un brodo primordiale e a due dimensioni che va a caccia di pezzi di alghe o carne e deve sfuggire ai predatori più grossi, a quelle intermedie che costituiscono una sorta di reinterpretazione degli strategici in tempo reale, fino alla fase spazio in cui il nostro scopo è guidare la navicella della nostra specie tra i pianeti ancora inesplorati, prendere contatti e espandere il nostro impero galattico.

Con AG si può dire di essere arrivati alla fase dei giochi di ruolo in terza persona. Bene, è il problema è proprio questo. Qualcuno guardando le missioni già pronte nota che sono state divise per tipologia: uccidere i membri di un altra tribù, difendere una base, portare un oggetto da un punto all'altro della mappa, socializzare usando le proprie abilità speciali. Dato un sistema di combattimento inadatto all'azione frenetica, una telecamera ballerina e l'impossibilità di orientarsi facilmente tra i vari comandi di attacco che possiamo impartire alla nostra creatura, il sistema fa acqua da più parti. La critica mossa a Spore, di aver voluto attingere da più generi senza riuscire poi bene in nessuno, si riflette anche nell'espansione. Se AG deve riflettere l'era degli RPG o degli Action lo fa in malo modo.
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 4
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 5
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 6
Si dirà, meglio optare per le missioni più tranquille. In effetti quando si tratta di socializzare o di trasportare oggetti ci si orienta meglio, ma fino a che punto questo può.. appassionare? Chi inizia una missione “campagna” si troverà a dover affrontare decine e decine di questi compiti, raramente intervallati da momenti più d'azione, galvanizzato solo dalla possibilità di dotare il proprio capitano di qualche lanciarazzi più devastante e spettacolare una volta ottenuti abbastanza punti. Magra consolazione, anche perché il carisma dei personaggi che incontreremo è sotto lo zero, le battute ripetitive e i discorsi adatti ad un gioco per bambini dai 6 a 12 anni. C'è il look cartoonesco che pervade l'intero gioco e questo lo capiamo, ma questo non è un buon motivo per rinunciare a ricercare qualcosa di più profondo dal punto di vista dei contenuti.

E' importante a questo punto rimarcare l'importanza dell'editor, che permette ai giocatori di creare mondi (attraverso gli strumenti di terraformazione), creature con annessi armamenti e pezzi di ambiente di gioco in pochi clic. Un editor fatto di icone grandi e in cui ci si muove facilmente, con cui possiamo creare ex novo una campagna e riscattare così la mancanza di nerbo delle missioni preparate da Maxis. Le potenzialità dell'editor sono non solo nel grande impatto scenico, che ci permette di realizzare tramonti suggestivi e di mettere in atto, con un po' di pazienza, battaglie tra mostri mutanti degne di tal nome, ma anche nella possibilità di scriptare il comportamento delle creature (quindi, non solo missioni del tipo “ammazza tutti quelli che trovi sul cammino”) e di piazzare ovunque sulla mappa effetti sonori e trigger di azioni. Qui però dipende tutto dalla volontà dei giocatori, che si ritrovano comunque tra le mani uno strumento di editing abbastanza potente.
Spore : Avventure Galattiche - Immagine 7
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E' innegabile la mole di nuovi elementi introdotti in Spore, dalle armi in dotazione ai capitani protagonisti di queste avventure, alle possibilità di creare eccezionali scorci paesaggistici e usarli come sfondi per le proprie missioni, fino ad un sistema di scripting piuttosto potente che permette di diversificare un pò l'azione di gioco oltre il solito ammazza,difendi, porta questo oggetto, parla con me senza uno specifico motivo (situazione piuttosto frequente). Purtroppo la noia viene presto a prevalere rispetto la più ferrea volontà del giocatore di andare a fondo nel gioco, e non resta che affidarsi a giocatori più fantasiosi di Maxis nel creare missioni avvincenti. Rimane però un confusionario sistema di movimento/combattimento (non adatto ad un aspirante Action-GDR-qualcosa di più) e una ambientazione fin troppo onirica e poco matura come contenuti e come design.
voto grafica7,5
voto sonoro7,5
voto gameplay6
voto durata8