Un'evoluzione che tra l'altro ha contaminato anche i personaggi, le cui animazioni risultano ancora più curate come anche le texture che li compongono, fino ad arrivare alle strutture poligonali decisamente più convincenti. Nessuna radicale rivoluzione, ma modifiche mirate atte ad impreziosire un gioco che già nella sua prima apparizione fece gridare al miracolo. Un prodigio superato in questa versione, in virtù anche di ambientazioni più appaganti e scenari mozzafiato. Il movimento della vegetazione, con le piantine di marijuana che assecondano i movimento leggiadri di Sam spostandosi al suo passaggio ha dell'indescrivibile, come anche la gestione dei fluidi o alcune chicche con le quali raggiungere la paralisi mascellare o, nei casi più estremi, l'estasi mistica. Effettivamente si registrano alcuni minimi difetti che però non intaccano minimamente il giudizio finale. Questi riguardano l'eredità del primo Splinter Cell, ovvero le compenetrazioni di poligoni in casi molto rari e la fluttuazione dei piedi sulle scale, come se Fisher si muovesse su una invisibile rampa parallela agli scalini. Anche il reparto audio non è da meno, con una colonna sonora composta da Lalo Shifrin e due doppiatori d'eccezione, l'ormai famosissimo Luca Ward nei panni di Sam Fisher e Morgan in quelle del suo antagonista Suhadi Sadono.Tirando le somme, siamo di fronte all'ennesimo capolavoro da parte di Ubi Soft, che è riuscita a superare il predecessore in virtù di miglioramenti strutturali e di una grande novità, la modalità multiplayer che tratteremo in modo più approfondito nello speciale ad essa dedicato. Da Gamesurf è tutto.
12
8,5
Al ritmo spedito e lineare dell'opera di Hideo Kojima si contrappone il capolavoro Ubisoft, che lascia da parte le tendenze cinematografiche del designer nipponico e si butta più sull'avventura vera: il risultato finale è un maggiore senso di coinvolgimento, dove la tensione si taglia a fette mentre, nascosti nel buio, la sentinella ci passa di fianco. Molto più curato, quanto a stile, spessore di gioco e finezze, Pandora Tomorrow è un seguito che conferma il valore del prequel, qua superato in virtù di miglioramenti tecnici e strutturali. L'ennesimo capolavoro da parte di UbiSoft che si dimostra sempre più vicina al rango dei grandi, con Nintendo e Sega che pian piano discendono il piedistallo. Da avere.



