Nel corso dell'avventura controlleremo quasi esclusivamente Rallen, (sostituito in alcuni frangenti dalla collega Jena), con il quale potremo andare ad esplorare i numerosi pianeti che compongono il sistema di Nanairo. All'interno di essi, saremo perlopiù impegnati in combattimenti o in scavi, ma avremo anche il tempo e la possibilità di interagire con i numerosi personaggi non giocanti, sempre prodighi di consigli o bisognosi di aiuto. La trivellazione è certamente uno degli aspetti maggiormente originali e curati del titolo; difatti sottoterra si nascondono i fossili (che poi evolveranno in Spectrobes nel nostro laboratorio), minerali ed altri preziosi oggetti. Durante le fasi di scavo utilizzeremo lo stilo come fosse la punta di un trapano, con il quale picchiettare sul touch screen fino ad arrivare in prossimità dell'oggetto da recuperare. Una volta giunti là, bisognerà prestare maggiore attenzione per evitare di danneggiare il nostro obbiettivo; dovremo quindi dare dei colpetti molto più leggeri ed in taluni casi anche soffiare sul microfono per allontanare il terriccio e la polvere che potrebbero depositarsi sopra i fossili e non solo. Proseguendo nel gioco avremo occasione di acquistare nuovi tipi di trapani, che andranno ad adattarsi ai differenti tipi di terreno dei pianeti che andremo ad esplorare.
Per quel che riguarda i combattimenti, controllando Rallen, avremo modo di effettuare tre diversi tipi di attacchi, due ravvicinati con una spada ed un guanto energetico, ed uno a distanza grazie ad una arma laser. Avremo modo anche di agganciare con la telecamera un nemico, cosicché potremo seguirlo senza troppi affanni anche in caso di spostamenti repentini. Una procedura purtroppo non troppo semplice, a causa di un sistema di controllo sotto questo frangente un po' macchinoso, per via di un sistema di inquadrature non sempre perfetto.
Inoltre sempre con Rallen saremo chiamati a disputare solamente dei combattimenti “minori”, che ci vedranno coinvolti principalmente contro i Krawl più piccoli, mentre quelli più grandi (esternamente del tutto simili a dei vortici) potranno essere contrastati solamente dagli Spectrobes. Le nostre amate creature si differenzieranno in tre tipologie, aurora, corona e flash, ed in maniera analoga alla morra cinese (carta, forbici, sasso) dovremo scegliere la specie adatta per sconfiggere la rispettiva creatura nemica. Durante i combattimenti saranno due gli spectrobes sul campo, uno controllato direttamente dal giocatore, ed uno dalla cpu, ma in qualsiasi momento i comandi potranno essere invertiti. Si potranno eseguire degli attacchi semplici, potenziati (dopo aver accumulato energia), combinati con il proprio partner, o ancora si potrà rianimare il compagno ferito o in casi estremi anche scappar via dal combattimento. Le fasi degli scontri, insieme agli scavi, rappresentano il cuore pulsante dell'intero titolo; nonostante un bilanciato livello di difficoltà esse tenderanno a ripetersi nel corso della storia, ma dopo aver familiarizzato con tutte le meccaniche del gioco, ci si accorge comunque che “Oltre i Portali” è caratterizzato da un gameplay vario e profondo. Tra esplorazione, combattimenti, e sottomissioni, la carne al fuoco è davvero tanta, anche se una volta concluso il gioco gli stimoli per completarlo al 100% scemano.
Come aggiunta rispetto al predecessore, questo nuovo titolo offre anche una interessante modalità multigiocatore; affianco a quella via wireless piuttosto classica, che permette di combattere con un amico e di importare i dati dell'episodio precedente, è presente anche l'opzione per l'online, grazie alle quale si potrà accedere ad un vero e proprio mercato virtuale di spectrobes ed oggetti, o ci si potrà cimentare in scontri a turni contro giocatori di tutto il mondo. Anche sotto il profilo tecnico si può apprezzare il buon lavoro svolto dagli sviluppatori: l'aspetto migliore è sicuramente rappresentato dagli ambienti totalmente tridimensionali, che appaiono ben diversificati e soprattutto caratterizzati da uno stile curato ed accattivante. Anche i personaggi ben si difendono, anche se si può denotare una differenza un po' troppo marcata tra i protagonisti ed i comprimari. La nuova avventura degli spectrobes rappresenta un deciso passo avanti rispetto al predecessore; pur ricordando per diversi frangenti la serie Pokèmon, il titolo riprende alcune delle caratteristiche dell'episodio originario, ampliandole e migliorandole, dando vita così ad un gioco di ruolo che ben sfrutta tutte le peculiarità del Ds.
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Un po' gioco di ruolo, un po' strategico, il secondo episodio della saga degli Spectrobes, è un titolo ambizioso, curato e profondo. Le migliorie rispetto al predecessore, sotto il profilo tecnico, narrativo e nella modalità multigiocatore sono abbastanza evidenti, e nonostante alcune somiglianze con la serie dei Pokèmon ed alcuni difetti spesso intrinsechi ai gdr, “Oltre i Portali” sfrutta in maniera adeguata e spesso originale tutte le caratteristiche del Ds.



