Dopo un filmato iniziale tutto sommato gradevole (ma che mostra fin da subito le prime magagne grafiche,delle quali parleremo più avanti)vestiremo immediatamente i panni di un Ghost Warrior, un operativo militare di una élite segreta con la qualifica di...rullo di tamburi...un cecchino. Dopo il tutorial, che sarà indispensabile per prendere confidenza con il non sempre simpatico sistema di controllo, inizieremo a venire catapultati da una missione all'altra senza soluzione di continuità e senza mai capire bene il (fragile) filo della trama attorno alla produzione C. I. .Nonostante questo, il rischio di perdersi nella giungla è mitigato dall'onnipresente indicatore degli obiettivi, grazie al quale avremo sempre una idea di massima su dove si trova il nostro prossimo bersaglio, quale che esso sia.
I singoli obiettivi delle missioni sono abbastanza vari. Mentre la maggior parte del gioco si concentra sui classici stilemi del “cecchinaggio”, - come il tirare giù dai bastioni le sentinelle di questo o quell'accampamento, non mancheranno sporadiche situazioni nelle quali la precisione chirurgica del cecchino dovrà lasciar posto ad un'anima più brutale da FPS sulla falsa (anzi falsissima) riga di CoD.
Ad animare un po' di più quello che sarebbe altrimenti un gioco troppo simile a se stesso, ci hanno pensato i game designer, facendoci passare in mezzo a location che riproducono giungle lussureggianti, antiche rovine, spiagge sabbiose nonchè baracche di lamiera: questo dona al gioco un senso di movimento che sicuramente non guasta, in un quadro generale non proprio idilliaco. In effetti, nonostante l'uso raffinato del Chrome Engine 4,non si può dire che, graficamente parlando, ci si trovi di fronte ad un titolo soddisfacente: già dal filmato iniziale si noterà una certa superficialità nella realizzazione dei poligoni, unita ad una gestione delle ombre davvero sconcertante (più che ombre,si tratta in effetti di grossi cubi neri). Decisamente meglio i rumori di sottofondo della giungla,anche se consigliamo,ai fini di goderli pienamente, un sistema di casse almeno 4.1.Nonostante le diversità intrinseche di locations e gameplay, il gioco di per se non offre particolari emozioni; è sicuramente interessante far volare il cranio di un nemico in aria, dopo averlo colpito da una distanza abissale,ma alla trentesima volta la faccenda verrà a noia. L'introduzione di parametri quali vento, gravità, frequenza cardiaca e posizione regalano un po' di realismo al titolo oggi sotto esame e, nella versione Xbox 360, non ci sono apparsi come must da rispettare ad ogni costo. Qualche riga più sopra, abbiamo parlato delle incredibili facoltà medianiche dei nostri avversari: in effetti, capiterà con una certa frequenza che, nel fitto della giungla, i cattivi sappiano sempre dove trovarci, con una mira infallibile che ci ridurrà a groviera in un secondo; in altre situazioni, diametralmente opposte, uno stuzzicadenti si rivelerà un ostacolo impenetrabile per gli occhi dei nostri scaltri avversari. Non a caso abbiamo usato il termine “scaltri”: così come il comparto audio, video e stilistico, anche la IA dei nemici è a dir poco altalenante, con momenti quasi esilaranti (se non fosse che comunque il gioco lo si paga per intero,al negozio) dove gli ostili si incastrano in muri e pareti, sparano in aria (questo lo fanno anche i nostri commilitoni,quando presenti) e non ci notano neanche quando siamo a un passo (virtuale) da loro.
Molti di questi difetti sono in parte attenuati in modalità multiplayer, dove né i picchi di difficoltà né le bizze della IA del gioco possono influire; il titolo City Interactive offre le modalità Deathmatch, Team Deathmatch, e VIP (un giocatore è designato come VIP, il che lo rende un bersaglio più prezioso) e dobbiamo riconoscere che le mappe multi giocatore sono ben strutturate. Peccato per l'assenza di una modalità co-op, in quanto le sessioni FPS sarebbero state molto interessanti da affrontare nei panni di un cecchino e di un soldato d'assalto.
Siamo indubbiamente di fronte ad una buona idea,ma realizzata,ci pare, in modo un pò troppo approssimativo. Il risultato è un titolo afflitto da troppe magagne e,nell'economia generale del gioco,l'ago della bilancia pende più sul "Negativo"...il che, lasciatecelo dire, è un vero, autentico peccato.
6
Un titolo modesto, questo Sniper:Ghost Warrior.Non innovativo e tutto sommato non proprio coinvolgente, il gioco oggi sotto esame ci è sembrato realizzato con un velo di sollecitudine e tutt'altro che scevro da difetti. Indubbiamente, chi vive di pane e colpi sulla lunga distanza, potrebbe passar sopra alle (troppe) magagne evidenziate in fase di recensione,ma tutti gli altri utenti potrebbero pretendere qualcosa in più, visto il prezzo - pieno,a cui il gioco viene venduto; il buon supporto multigiocatore colma parzialmente tali lacune, ma nel complesso,ci aspettavamo sicuramente qualcosa di meglio...e di più.



