Ma passiamo piuttosto al gioco vero e proprio, il quale ci chiede di superare ogni giorno un diverso test formato da alcuni minigames scelti a caso tra quelli disponibili. In base al risultato verrà stabilito il nostro punteggio con una percentuale che va da 0% (morte cerebrale in pratica) a 99% (Einstein vi fa un baffo). In realtà ci sarebbe parecchio da discutere sulla validità effettiva di un test del genere: senza dubbio i minigames sono ben studiati ed aiutano ad “allenare la mente” ma non sono dei veri e propri testi di intelligenza (MENSA-style per intenderci) quindi i risultati non rispecchiano l'effettivo QI del giocatore. In sostanza un test intellettivo non deve basarsi né sulle conoscenze pregresse del soggetto (cosa che ad esempio accade nei giochi basati sul linguaggio, chi conosce più parole è avvantaggiato) né sull'esperienza passata (molti minigame diventano più facili con la pratica) né tantomeno sulla fortuna (alcuni dei giochi possono essere più o meno facili a seconda di come vengono posizionati gli elementi casuali). Ma d'altronde anche il vecchio Brain Training era così, un software divertente e stimolante, utile ad esercitare (ed in una certa misura migliorare) le proprie capacità cognitive ma inadatto a valutare correttamente il quoziente intellettivo del giocatore.
Chiusa la parentesi spocchiosa passiamo ai minigame veri e propri che sono ben 20, divisi in quattro categorie: logica, aritmetica, linguaggio e osservazione. In sostanza ogni giorno ce ne vengono proposti quattro a caso come test per determinare il nostro grado di intelligenza (o meglio “Potenza Mentale”), mentre possiamo liberamente giocare a quelli sbloccati nella “modalità libera”. Ogni minigame va risolto il più velocemente possibile per ottenere un buon punteggio, indicato sia dal cronometro che da una valutazione in stelline (da zero a tre). Ad esempio nei giochi di Osservazione dovremo avere colpo d'occhio per distinguere e memorizzare oggetti, o per toccare dei pannelli con le due superfici touch. Tra quelli di Aritmetica abbiamo equazioni in cui si deve inserire la cifra esatta al posto giusto, serie di operazioni a raffica in cui tenere a mente il risultato per poi scriverlo alla fine o ancora confronti in cui dovremo stabilire se un numero (intero, decimale o frazione) è superiore, inferiore o uguale all'altro proposto. Le prove di Linguaggio si basano sui vocaboli, e dovremo di volta in volta completare parole o crearne con le lettere proposte, trovare l'intruso o addirittura ascoltare la parola pronunciata e scriverla correttamente come in un novello Grillo Parlante della Texas Instruments. Infine nei giochi di Logica ci sarà richiesto di completare un enigma dove in genere la pianificazione ha un ruolo fondamentale: ruotare blocchi inclinando la console, creare un percorso per una pedina e persino una sorta di Pipe Mania dove i percorsi sono disegnati sulle superfici di cubi e poligoni.
Quasi tutti i giochi utilizzano il touch, ed alcuni di essi incorporano un sistema di riconoscimento della scrittura che interpreta piuttosto bene i nostri “scarabocchi” a video traducendoli in lettere e numeri. Inutile dire che dovendo utilizzare le dita e non un pennino come accadeva su DS, la precisione dell'utente è giocoforza inferiore ed il riconoscimento dei simboli è molto più ostico per il software. Fortunatamente Smart As se la cava egregiamente e solo di rado sbaglierà ad interpretare le nostre ditate. Oltre ai tipi di interfacce già citate, abbiamo anche due eventi che richiedono una carta di realtà aumentata e due che utilizzano le fotocamere integrate. Se affrontati in modalità libera, ognuno dei 20 minigame ha ben quattro livelli di difficoltà che si sbloccano ottenendo la valutazione massima (tre stelle) nel livello precedente. Ma le funzioni più innovative sono quelle online: potremo cimentarci in sfide indirette con altri giocatori della nostra stessa area (Sfide viaggiatore) o lasciare in giro prove da superare con Near; potremo inviare via Twitter o Facebook i risultati dei nostri test giornalieri o consultare le classifiche (mondiali, continentali e nazionali), ma soprattutto sbirciare le varie statistiche che ci informano su quale tipologia di utenti sono i più intelligenti dell'orbe terraqueo.
Tecnicamente parlando, Smart As dimostra una cura nell'aspetto grafico mai vista prima d'ora in un titolo del genere (più che altro perché non ne hanno bisogno!) il tutto è mosso nientemeno che dall'Unreal Engine, motore generalmente utilizzato per i giochi più sgargianti come FPS o action. La grafica è pulita ma elegantissima, con scritte ed oggetti sapientemente modellati che si muovono sospesi su un paesaggio surreale. Gli effetti di luce, rifrazione ed ombreggiatura si sprecano, mentre la fluidità è sempre al sessantesimo. I movimenti di camera sono dinamici ed estremamente curati; il tutto restituisce più la sensazione di un filmato in CG che non di grafica in realtime. Il sonoro offre piacevoli musiche rilassanti e una doppiaggio italiano ben realizzato. La localizzazione ovviamente comprende anche i testi e soprattutto tutti i minigames del settore linguistico, i quali attingono ad un vocabolario italiano molto ricco.
8
Sony torna in territorio Brain Training con il suo Smart As, titolo che ricalca la formula del classico Nintendo ma tenta di svecchiarla con una presentazione accattivante e nuove funzionalità online. L'azzardo è ampiamente riuscito grazie ad una serie di minigames ben studiati, divertenti ed intellettivamente stimolanti, contornati da buone modalità collaterali, interessanti aggiunte online (sfide indirette, classifiche, buffe statistiche) ed un aspetto grafico estremamente curato e piacevole. Ovviamente si tratta di un titolo accattivante ed utile per esercitare i neuroni, ma come l'originale Nintendo non è uno strumento valido per misurare l'effettiva intelligenza di chi lo usa. La validità dell'offerta ed il prezzo adeguato (circa 29 euro) ne fanno un titolo altamente consigliato ai fan dell'enigmistica ed a chiunque voglia allenare un po' la mente.



